Peacebuilding: Nuovi sforzi necessari in una situazione di crisi

René Wadlow

I conflitti armati in corso fra Russia e Ucraina e Israele-Hamas hanno evidenziato in modo stridente la necessità di nuovi sforzi nel peacebuilding – essendo stati i precedenti inadeguati a prevenire tali conflitti. Essi sembrano lontani dalla fase di negoziati in buona fede in modo da poter trovare interessi comuni. Purtroppo, pare che ambo i conflitti continueranno a stritolare sempre più uccisi, col pericolo inoltre del loro ampliarsi.

Il Consiglio di Sicurezza ONU è stato bloccato dal veto di uno o più membri permanenti nel proporre una tregua e susseguenti misure umanitarie nel conflitto Israele-Hamas benché l’Assemblea Generale ONU abbia proposto un cessate-il-fuoco a vasta maggioranza.

In ampia assenza di misure governative, dobbiamo soppesare le possibilità di sforzi non-governativi per un peacebuilding creativo. Specialmente nel conflitto Israele-Hamas, sono state le ONG a prendere l’iniziativa di un appello per una tregua e per la fine del blocco delle scorte [vitali] per la Striscia di Gaza. Alcune forniture umanitarie raccolte da ONG hanno potuto entrare nell’area di Gaza dal [varco del] Sinai egiziano. Ci sono stati alcuni tentativi di rinnovare il dialogo fra le ONG già all’opera su problematiche israelo-palestinesi, ma gli atteggiamenti si sono induriti.

C’è un diffuso senso di disperazione e d’apprensione per il futuro. C’è frustrazione per il fatto che incontri o dialoghi su una Seconda pista non siano stati in grado di far progredire la situazione.

Così siamo a un punto in cui sono necessari nuovi sforzi rivitalizzati da parte delle ONG e dei ricercatori accademici. C’è bisogno d’immaginazione e creatività. Dobbiamo protenderci a trovare nuove voci e ricontattare persone già attive in passato ma che avevano disertato il “campo di battaglia”. Abbiamo bisogno di lasciarci la disperazione dietro le spalle procedendo verso la creazione di una nuova realtà.

 

EDITORIAL, 6 Nov 2023

#821 | René Wadlow – TRANSCEND Media Service

Traduzione di Miki Lanza per il Centro Studi Sereno Regis


 

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