Johan Galtung e il Centro Studi Sereno Regis

Angela Dogliotti

Ieri mattina, 17 febbraio, si è rapidamente diffusa la notizia della morte di Johan Galtung, pioniere della ricerca / educazione/ azione per la pace a livello internazionale. Gianmarco Pisa ha scritto per Pressenza un bell’articolo, che presenta in modo puntuale  la figura di questo grande costruttore di pace e anche Enzo Ferrara ha già scritto su di lui una memoria per il nostro sito.

Vorrei ricordare qui il ruolo che Johan ha avuto per noi del Centro Studi Sereno Regis di Torino, fin dagli anni ottanta, almeno, del secolo scorso.

Incontrai Johan Galtung per la prima volta in un convegno che Tonino Drago e Nanni Salio organizzarono a Vicchio del Mugello, in occasione di uno dei campi degli insegnanti per la nonviolenza, che dall’inizio degli anni Ottanta si ritrovavano ogni anno a Barbiana, sulle orme della scuola di don Milani.

Da allora, Nanni Salio mantenne costantemente il rapporto con Galtung e lavorò intensamente per promuoverne il pensiero, gli scritti, l’insegnamento. Uno dei primi risultati di questo impegno fu la pubblicazione, da parte della casa editrice torinese EGA (Edizioni Gruppo Abele), una delle emanazioni dell’associazione fondata da don Ciotti, del testo di Galtung  Ambiente, sviluppo e attività militare, nel 1984, cui seguirono altre pubblicazioni, tra cui Palestina/Israele: una soluzione nonviolenta?, edito da Sonda , nel 1989, Buddismo. Una via per la pace, EGA, 1994, La trasformazione nonviolenta dei conflitti, EGA, 2000, per citarne solo alcune.

Negli ultimi decenni Galtung, consapevole dell’importanza dei media nella formazione di una cultura di contrasto alla guerra,  si era impegnato molto sul giornalismo di pace. Nanni, insiema ad una giovane ricercatrice che era stata molto coinvolta su questo tema, Silvia De Michelis, curò una raccolta di scritti che furono pubblicati nel 2016 dalle Edizioni Gruppo Abele col titolo Giornalismo di pace.

Da quando nacque la Rete Transcend,  nel 1993, il rapporto di collaborazione si intensificò.  Regolarmente, infatti, venivano pubblicati sul sito del Centro Studi Sereno Regis gli editoriali di Galtung, tradotti da un socio del centro,  Miki Lanza,  e per un certo periodo ci fu un accordo tra Nanni e Johan che portò Antonio Rosa, il collaboratore di Galtung che si occupava della Rete, a stabilirsi per un certo periodo a Torino, avendo il Centro Studi come punto di riferimento organizzativo. In seguito a ciò,  l’8 e 9 marzo del 2007 si svolse presso il nostro Centro  la conferenza internazionale di Transcend. Collaborazioni ci furono anche con Erika Degortes, co-fondatrice del Galtung Institute for Peace Theory and Peace Practice in Svizzera.

Numeroso sono stati i seminari svolti da Galtung e organizzati in collaborazione con il Sereno Regis e con il patrocinio delle istituzioni locali. Uno dei più importanti è stato quello svoltosi l’8 e 9 dicembre 2007, presso il Centro incontri della Regione Piemonte, La pace è nonviolenza.

Al convegno fece seguito un seminario condotto da Galtung presso i locali di via Garibaldi 13 sulla Mediazione internazionale , nei giorni 10-13 dicembre. Altri seminari si svolsero negli anni seguenti, in concomitanza con convegni nei quali Galtung era coinvolto, come quello organizzato in collaborazione con il Centro Interateneo di Studi per la Pace dell’ottobre 2010,  presso la Fondazione Einaudi.

Si può dire che il patrimonio culturale del Centro Studi Sereno Regis deve molto al lavoro di Johan Galtung, grazie anche alla stretta collaborazione che negli anni si era stabilita tra lui e Nanni Salio, instancabile animatore e presidente di questo centro.

Ricordiamo perciò con affetto e riconoscenza Johan, che se n’è andato in questi giorni e Nanni, che Elena Camino ha commemorato in un articolo su questo sito, nell’ottavo anniversario della sua morte, il 1 febbraio 2016.

Sono due figure  imprescindibili della nostra storia, delle nostre radici, della nostra cultura.


 

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