#StopTradeWithSettlements: riparte la campagna con la tua firma!
Dopo un’interruzione della campagna #StopTradeWithSettlements a causa dell’inizio della guerra in Ucraina, i promotori si stanno preparando per rilanciare l’iniziativa. Bisogna superare le 100.000 adesioni per attivare la piattaforma Avaaz e stimolare le persone a impegnarsi durante l’estate. Al momento ci sono già più di 50.000 firme, ma ci si deve attivare per arrivare a 100.000 entro la fine di giugno.
«Per dare una grande spinta alla campagna, stiamo interpellando tutte le organizzazioni che hanno appoggiato l’Iniziativa dei Cittadini Europei – spiega Tom Moerenhout, portavoce della campagna – per raggiungere i loro sostenitori con un’e-mail dedicata con il link alla pagina delle firme».
L’UE si oppone alle annessioni e considera gli insediamenti illegali nei territori occupati un ostacolo alla pace e alla stabilità internazionale.
Ma anche se gli insediamenti illegali costituiscono un crimine di guerra, l’UE permette il commercio con essi. Questo commercio consente di trarre profitto dalle annessioni e contribuisce all’espansione degli insediamenti illegali in tutto il mondo.
La campagna chiede una legge dell’UE che ponga fine al commercio con gli insediamenti illegali una volta per tutte. Questa legge si applicherà ai territori occupati ovunque, tra cui i Territori Palestinesi Occupati e gli insediamenti illegali di Israele. La legge invierà anche un segnale forte in tutto il mondo: l’UE non premierà più l’aggressione territoriale con il commercio e i profitti.
Il perché della campagna #StopTradeWithSettlements
Bisogna garantire la conformità della politica commerciale comune con i trattati dell’UE e con il diritto internazionale; regolando le transazioni commerciali con soggetti di paesi occupanti basati o operanti in territori occupati impedendo l’entrata nel mercato dell’UE di prodotti provenienti da tali luoghi.
La Commissione, in qualità di custode dei trattati, deve garantire la coerenza della politica dell’Unione. Ma anche il rispetto dei diritti fondamentali e del diritto internazionale in tutti i settori del diritto dell’Unione, compresa la politica commerciale comune. Deve quindi proporre atti giuridici fondati sulla politica commerciale comune per impedire che soggetti giuridici dell’UE importino prodotti originari di insediamenti illegali in territori occupati e esportino in tali territori. Lo scopo è quello di preservare l’integrità del mercato interno e non favorire o contribuire al mantenimento di situazioni illecite e di prevaricazione.
L’iniziativa #StopTradeWithSettlements invita pertanto la Commissione a presentare una proposta di atto giuridico nell’ambito della politica commerciale comune che sia di natura generale e non riguardi un paese o un territorio specifico.
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!