Il governo fascista attacca il diritto all’adozione dei genitori omosessuali.

Kenny Stancil

“È un evidente passo indietro dal punto di vista politico e sociale”, ha dichiarato il sindaco di Milano. “Mi metto nei panni di quei genitori che pensavano di poter contare su questa possibilità”.

Sabato centinaia di persone sono scese in piazza a Milano per protestare contro l’attacco del governo di estrema destra ai diritti genitoriali delle coppie omosessuali.

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“Spiegate a mio figlio che non sono sua madre”, recitava il cartello di una donna, mentre i bambini indossavano magliette con la scritta “È l’amore che crea una famiglia”.

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L’Italia ha legalizzato le unioni civili tra persone dello stesso sesso nel 2016, ma non ha concesso alle coppie gay e lesbiche il diritto di adottare a causa dell’opposizione della Chiesa cattolica. Da allora, i tribunali hanno preso decisioni caso per caso in risposta alle cause intentate da futuri genitori adottivi.

Alcuni comuni, tuttavia, “hanno deciso di agire unilateralmente”, ha riferito sabato l’Agence France-Press. “Milano aveva registrato i figli di coppie omosessuali concepiti all’estero attraverso la maternità surrogata, che è illegale in Italia, o la procreazione medicalmente assistita, che è disponibile solo per le coppie eterosessuali”.

“Ma il sindaco di centro-sinistra Beppe Sala ha rivelato questa settimana che la cosa è stata interrotta dopo che il ministero degli Interni ha inviato una lettera in cui insisteva sul fatto che i tribunali dovevano decidere”, ha osservato l’agenzia di stampa.

In un podcast, Sala ha dichiarato che “è un evidente passo indietro dal punto di vista politico e sociale”.

“Mi metto nei panni di quei genitori che pensavano di poter contare su questa possibilità a Milano”, ha aggiunto, promettendo di reagire.

“Questo governo è la massima espressione dell’omofobia”.

L’AFP ha riferito che “circa 20 bambini sono in attesa di essere registrati a Milano”, citando il principale attivista per i diritti LGBTQ+ Fabrizio Marrazzo. “Una madre o un padre che non sono legalmente riconosciuti come genitori del proprio figlio possono incontrare enormi problemi burocratici, con il rischio di perdere il bambino in caso di morte del genitore registrato o di rottura della relazione di coppia”.

All’inizio della settimana, Marrazzo ha detto che “quando una legge è ingiusta e discriminatoria chi fa politica deve avere il coraggio di disobbedire”.

Per Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay, “il divieto è una delle manifestazioni più concrete dell’accanimento che la maggioranza di destra sta scatenando contro le persone LGBTI”.

L’anno scorso, prima di essere eletta alla guida del governo di coalizione di estrema destra italiano, il primo ministro Giorgia Meloni del partito fascista Fratelli d’Italia aveva detto in un discorso: “Sì alle famiglie naturali, no alla lobby LGBT!”.

All’inizio della settimana, secondo l’Associated Press, “una commissione del Senato ha bloccato il tentativo di riconoscere i certificati di nascita dei figli di coppie omosessuali rilasciati da altri Stati dell’Unione Europea”.

Alessia Crocini, presidente di Famiglie Arcobaleno, ha avvertito che “questo governo è la massima espressione dell’omofobia”.

“La Meloni dice che per crescere bene un bambino ha bisogno di una madre e di un padre, anche se decenni di ricerche dicono il contrario”, ha detto Crocini ad AP. “È un insulto a centinaia di migliaia di famiglie con due genitori dello stesso sesso”.


Fonte: Common Dreams, 18 marzo 2023

https://www.commondreams.org/news/protests-italy-adoption-same-sex-couples

Traduzione di Enzo Gargano per il Centro Studi Sereno Regis


 

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