Militare è bello!

Rita Vittori

Non ce ne siamo accorti o forse ancora oggi non ce ne accorgiamo, ma da anni la presenza nelle scuole di rappresentanti delle Forze Armate (quindi l’esercito, la Marina Militare, l’Aereonautica Militare, l’Arma dei Carabinieri ecc.) in veste di «esperti» sta diventando sempre più massiccia. Vengono in classe a parlare delle caratteristiche della loro Arma, descrivendone i vantaggi e il significato simbolico, sempre legato alla Difesa del nostro territorio nazionale. Fanno propaganda per un arruolamento volontario e, vista la scarsità di posti di lavoro per i giovani, stanno diventando un «futuro a portata di mano» per molti di loro… Militare è bello!

Ma la cosa che vorrei sottolineare è l’ambiguità e la modalità menzognera del modo di porsi e proporsi di questi rappresentanti, mettendo in luce solo alcuni aspetti della loro realtà, nascondendone il lato più crudele: quello di essere portatori di morte per sé e per gli altri definiti «nemici».

Il centenario della Regia Aereonautica

Partiamo dalle manifestazioni che si sono svolte  in tutta Italia per il centenario della nascita dell’Aereonautica Militare. Martedì 28 febbraio 2023 Roma, in occasione di questa celebrazione, ha messo in piedi una ricca serie di eventi spettacolari, tra cui l’allestimento di una specie di parco-giochi bellico (un villaggio-expo, dove sono stati esposti 4 aerei caccia e 1 elicottero da guerra come se fossero modelli di giocattoli solo di dimensioni maggiorate). L’ingresso gratuito ha fatto affluire file di turisti e di cittadini che hanno voluto entrare nella cabina di pilotaggio e perdersi tra i pulsanti…

«Gli ufficiali, occhiali da Top Gun e tuta da specialista impreziosita con patch del reparto di appartenenza, illustrano dettagli e potenza, segreti e manovre» si legge sul «Messaggero» del 24 marzo 2023… Chi sono le star?  A parte l’MB-339A che compongono le Frecce Tricolori, abbiamo «l’avanzatissimo Eurofighter che sorveglia i cieli italiani e dei paesi alleati è l’altra star. Il sogno di centinaia di persone in fila è sedersi nella cabina a due posti» e «Ancora il caccia Tornado e l’HH-139 l’elicottero versatile impiegato per la ricerca e soccorso. E l’F-35 Lightning, il gioiello schierabile anche su portaerei, più gettonato delle montagne russe di parchi divertimento». C’è anche l’HH-139 elicottero usato per la ricerca e il soccorso.

A disposizione degli interessati ci sono anche gadget tipo calendari, cartoline e peluches a forma di aviatore… Non mancano stand promozionali, proiezioni, esibizioni musicali e sportive…

Militare è bello!

Fonte; governo.it | CC-BY-NC-SA 3.0 IT

Insomma un clima allegro che non parla di morte… la morte è la grande assente.

Io volo verso il futuro

Militare è bello!

Fonte; governo.it | CC-BY-NC-SA 3.0 IT

Senza parlare degli spot pubblicitari sponsorizzati da Leonardo (azienda leader nell’Aereospazio, Difesa e Sicurezza) dove tutti sono felici di salire o guidare un aereo militare come se si andasse in vacanza in posti meravigliosi e lontani… Il messaggio che ne viene fuori è che nell’Aereonautica Militare i bambini (che sono protagonisti in ben 2 spot su 3) potranno coronare il loro sogno di… volare.

Volare e uccidere? La domanda viene spontanea… Ma è omesso, oscurato il luogo ove voleranno, lo scopo per cui saranno su quell’aereo. Insomma possiamo definirla «pubblicità ingannevole»? Mi pongo il quesito. Il Codice di Autodisciplina prevede infatti che la pubblicità debba essere «sempre riconoscibile» per assicurare la distinzione, non solo formale ma sostanziale, tra informazione e promozione, così da essere facilmente riconoscibile dal pubblico.

Possiamo applicare a questi spot le stesse critiche che si fanno a creme, integratori, cibi che promettono guarigioni facili o felicità? Dal sito Guida consumatore (www.guidaconsumatore.com) si legge: «Sono considerati ingannevoli non solo i messaggi pubblicitari che affermano il falso, ma anche quelli che, seppur veritieri, sono alquanto tendenziosi o suggestivi. Allo stesso tempo è condannabile anche la pubblicità cosiddetta reticente ovvero che tralascia alcune informazioni utili e indispensabili per la completa e corretta comprensione del messaggio pubblicitario». Forse potrebbe essere propaganda: cioè un’azione tesa a influire sull’opinione pubblica, orientando verso determinati comportamenti individuali e collettivi…

Un caso di mistificazione?

O forse ci troviamo di fronte a una mistificazione della realtà?

Ci viene in aiuto Vincenzo Saladini [1] quando ci spiega che la mistificazione è una specie di inganno, e avviene attraverso molte modalità. Le più calzanti  in questo caso sono:

  • l’omissione o la dissimulazione: è un modo di mentire senza dire il falso, ma consiste nel nasondere o omettere informazioni o particolari importanti, fuorviando l’attenzione su aspetti più accattivanti;
  • l’occultamento: in questo caso le informazioni rilevanti vengono nascoste, offrendone altre vere ma secondarie o accessorie;
  • il travestimento:è una combinazione di omissione e occultamento, tale per cui una situazione o un evento vengono edulcorati o resi accettabili esaltandone gli aspetti più accattivanti che fanno leva sui desideri o i bisogni delle persone.

Sempre Saladini ci ricorda come la componente ideologica stia alla base della manipolazione comunicativa della mistificazione, dove vengono introdotti elementi simbolici, come l’uso di slogan. Essendo indirizzata a un gran numero di persone vengono fuse insieme parole-chiave e elementi simbolici con riferimenti ideologici e valoriali per spingere a determinate azioni, sollecitando così una sorta di ipnosi collettiva. Tutto ciò ovviamente viene costruito da «agenzie specializzate» che parlano sia alla sfera cosciente che inconscia della psicologia collettiva.

La mistificazione costruisce una «narrazione» dei fatti e della realtà intesa a convincere della nobiltà degli intenti e degli obiettivi proposti, nascondendone altri importanti.

Ma questo processo continua… non c’è stata solo l’occasione del centenario dell’Aereonautica Militare a mettere in allarme il mondo della scuola….

Come si legge sul sito dell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole a Livorno «La Giornata del Mare» (11 aprile), ricorrenza nazionale introdotta attraverso il D. Lgs. 229/2017 «presso gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, al fine di sviluppare la cultura del mare inteso come risorsa di grande valore culturale, scientifico, ricreativo ed economico» è stata occasione per la Marina Militare di invitare la popolazione e le scuole a visitare basi navali, fregate, portaerei ecc. L’Ufficio Scolastico Provinciale è stato sollecitato dalla Marina stessa a mettere le scuole a conoscenza di tale iniziativa, che comprendeva anche un momento informativo sull’arruolamento per diventare ufficiali della Marina Militare.

E continuerà… ciascuno di noi potrà essere sentinella per segnalare queste iniziative che stanno facendo diventare le scuole un vivaio per le Forze Armate, facendo leva su una narrazione che esaltando  i valori di patria, difesa, tralascia di narrare l’altra parte della realtà: quella della «morte» di cui si diventa portatori e vittime…

Perché glielo lasciamo fare?

NOTA

[1]    V. Saladini, Le vie della mistificazione, Armando, Roma 2012


 

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.