Obiezione alla guerra

Bassiano Moro

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Sostenere l’obiezione alla guerra, sia in Ucraina che in Russia alla pari, che vale molto di più della solidarietà a una sola Nazione, perché questo largo abbraccio crea fratellanza tra popoli.

Con l’approssimarsi del mese di novembre, ognuno di noi volge il pensiero ai suoi cari defunti, ma la situazione in Ucraina impone una preghiera anche per tanti giovani, posti l’uno contro l’altro, vittime di antiche contese. Sembra che non si possa fare niente per la fermare una guerra d’aggressione, nonostante la penosa pandemia già vissuta e la grave situazione climatica mondiale. Inoltre, la guerra tra Russia e Ucraina non cessa ancora, ben sapendo che essa ha provocato fame nei Paesi poveri.

Molto si discute in Europa sulla liceità di inviare armi in aiuto all’Ucraina per difendere la Democrazia contro despoti invasori, ma le armi vengono continuamente inviate, rasentando il conflitto nucleare. Di questo passo, la guerra cesserà soltanto per sfinimento economico e lutti, ma non porterà mai vera pace a causa di offese mai sanate.

Nel frattempo i contendenti cercano vie diplomatiche, molto auspicabili, ma il conflitto genera sempre accuse e giustificazioni da ambo le parti, impedendo fattivi incontri di pace.

In questo dramma si distingue la solidarietà europea a bisognosi ucraini con invio di beni di prima necessità e aiuto morale per chi ha improvvisamente perso tutto e i suoi cari. Anche questo gesto, che è di grande umanità non riesce a fermare la contesa bellica, perché il clima generale di disperazione e di odio separa piuttosto che unire.

Con queste premesse, la guerra finirà a un certo punto, ma lasciando dolore e voglia di rivalsa. C’è un’altra via per risolvere il conflitto, la quale è la sola in grado di restituire ad ognuno la propria dignità e sicurezza, ma anche a risanare il danno che viene fatto ogni giorno a Madre Natura nei luoghi di scontro. Si tratta di aiutare, con azioni nonviolente, tutti coloro, in Ucraina e in Russia, che rifiutano la guerra. Questi sono obiettori alla guerra: si fanno malmenare e imprigionare piuttosto di andare a uccidere i loro parenti e amici al fronte.

Gli obiettori ucraini e russi rappresentano la forza alternativa alle armi e agli egoismi, smorzando la furia bellica sul nascere nel proprio Paese. Anche loro pagano di persona facendo obiezione, perché ci sono leggi marziali in corso sia in Ucraina che in Russia; allora devono essere aiutati materialmente, moralmente e politicamente. Non devono sentirsi inutili! E’ importante sostenere l’obiezione alla guerra, sia in Ucraina che in Russia alla pari, che vale molto di più della solidarietà a una sola Nazione, perché questo largo abbraccio crea fratellanza tra popoli.

Gli obiettori di entrambi le parti si impongano tramite collaudate tecniche nonviolente dì opposizione al conflitto. Questa è la via più sicura per porre fine ad una guerra fratricida.


E’ in corso l’invito a sostenere la carovana StopTheWarNow:

La carovana STWN è partita dall’Italia il 26 settembre scorso e ha fatto ritorno il 3 ottobre successivo. In quei giorni, abbiamo lanciato ponti e incontrato organizzazioni della società civile (inclusi sindacati) ucraine come il Movimento Pacifista Ucraino per la cultura di pace e il sostegno agli obiettori di coscienza, la Nonviolence International Ukraine per la resistenza nonviolenta nei territori occupati, l’Institute for Peace and Common Ground, All Ukraine Youth Centre. Leggi su internet il diario della carovana: obiezione alla guerra per sostenere le azioni e le attività della società civile ucraina e russa, impegnata per la costruzione della pace, l’obiezione di coscienza e la resistenza nonviolenta.

Proteggere la pace. e dare un sostegno concreto a chi sta scegliendo di resistere alla guerra: sostenere l’obiezione alla guerra e i costruttori e le costruttrici di pace.

Bonifico bancario
IBAN: IT09T0501803200000011007903
Causale: “Stop The War Now – Obiezione alla guerra”
intestato a: MOVIMENTO NONVIOLENTO


 

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