Il movimento del mondo
Parag Khanna, Il movimento del mondo, Fazi, Roma 2021, pp. 454, € 20,00
Un’analisi delle potenti forze globali che porteranno miliardi di persone a migrare nel corso dei prossimi trent’anni, inaugurando un’era di cambiamenti radicali.
Da quando gli esseri umani hanno cominciato a colonizzare i continenti, circa 60.000 anni fa, la mobilità è sempre stata una caratteristica della civiltà umana, nella costante ricerca di risorse e stabilità. La storia è ricca di eventi globali sismici: pandemie e pestilenze, guerre e genocidi. Ogni volta, dopo una catastrofe, il nostro istinto ci spinge a muoverci in cerca di sicurezza fisica: la mappa dell’umanità non è stabile, né mai potrà esserlo.
Di fronte a un clima sempre più imprevedibile, all’arrivo di nuove pandemie e a un’economia altalenante, quali saranno le aree da cui le persone fuggiranno e verso quali aree migreranno? Quali paesi le accetteranno e quali no? Quale sarà la mappa futura della geografia umana che tracceranno i miliardi di persone in vita oggi e i miliardi in arrivo?
In questo libro chiarificatore, il consulente di strategia globale Parag Khanna risponde a queste e altre domande sulla civiltà del futuro. Mostrando come le prime due rivoluzioni dell’umanità – quella agricola e quella industriale – ci abbiano condotto sulla soglia della terza rivoluzione: quella della mobilità e della sostenibilità.
La sfida che abbiamo di fronte a noi consiste nel cercare di spostare le persone nei luoghi in cui si trovano le risorse e le tecnologie nei luoghi in cui le persone ne hanno bisogno.
Alla radice di questa accelerazione della mobilità vi sono innanzitutto cinque fattori: gli squilibri demografici; la dislocazione economica; gli sconvolgimenti tecnologici; le crisi politiche e il cambiamento climatico.
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