Tacciano le armi. Negoziato subito

Tacciano le armi negoziato subito!

Gianni D'Elia

Domani, sabato 23 luglio, è stata lanciata in Italia dalla Rete Italiana Pace e Disarmo una giornata di mobilitazione per la Pace dal titolo “Tacciano le armi negoziato subito!”.

Anche a Torino ci ritroveremo alle ore 18 in piazza Carignano.

Occorrerebbe una grossa mobilitazione popolare che non sembra in vista. Eppure, ci sarebbe un gran bisogno di chiedere a gran voce di fermare l’escalation militare che ha già provocato migliaia di morti civili e militari. Le armi non portano pace, non si è mai visto. Portano solo nuove sofferenze per la popolazione ucraina soprattutto, e anche per quella russa.

Si deve pretendere che il nostro paese, l’Europa, le Nazioni Unite operino attivamente per favorire il negoziato e avviino un percorso per una conferenza internazionale di pace che si dovrebbe basare sul concetto di sicurezza condivisa. Fino a ora si è visto poco.

Vorrei qui, in vista del 23 luglio, citare alcune iniziative dal basso che dimostrano la nostra volontà di stare dalla parte delle popolazioni civili, delle vittime della guerra in Ucraina e per chi da entrambe le parti si batte per porre fine all’aggressione militare e alla guerra.

Stopthewarnow continua la sua presenza nell’Ucraina del Sud con una iniziativa:

Il comitato di Roma e Lazio promuove una raccolta fondi urgente per l’acquisto di un dissalatore per Mykolaiv. La popolazione è da mesi senza acqua potabile. L’obiettivo è di arrivare alla cifra di 11 mila  euro, per garantire dai 17 ai 20mila litri d’acqua potabile al giorno alla popolazione locale, aiutando così i civili soprattutto in vista dei prossimi mesi, che saranno i più duri da affrontare. Chi volesse donare:

All’associazione Papa GiovanniXXXIII, presente laggiù e a Stopthewarnow continuano ad arrivare richieste di evacuare civili in difficoltà a causa dei bombardamenti. L’ultima richiesta proviene da una visita fatta dai volontari all’ospedale pediatrico di Mykolaiv che è in condizioni disastrose. Si chiede di portare in Italia 4 persone.

Chi volesse rendersi disponibile a ospitare persone ucraine lo può fare presente scrivendo a: [email protected] chiedendo maggiori info a chi scrive.

Anche l’ong Un ponte per si è attivata in questi giorni a Kiev con il partner locale PATRIR per incontrare esponenti di associazioni e reti giovanili e pacifiste ucraine. Gli attivisti stanno preparando i resoconti dei diversi meeting.

Nei giorni scorsi, gli attivisti dell’associazione hanno incontrato Yuri e Ruslan del Movimento per la pace, molto allarmati per la situazione giudiziaria di Ruslan Kotsaba. Il giornalista è accusato di alto tradimento. Nel 2015 invitava a boicottare l’arruolamento nell’esercito dopo aver visto con i suoi occhi la situazione a Lugansk come corrispondente di guerra. Anche IFOR e Movimento Nonviolento si sono mobilitati per far conoscere la situazione del giornalista obiettore. Chiedono protezione internazionale per tutti gli obiettori di coscienza ucraini e russi.

Per maggiori info e per vedere una dichiarazione video di Ruslan, qui c’è il link dell’articolo scritto da Enzo Gargano pochi giorni fa.

Ecco, ho citato solo alcune delle cose che tutti possiamo concretamente fare per dare sempre più spazio alla nostra volontà e richiesta di pace e giustizia, per dare spazio ad altri modi di risolvere le controversie, per stare sempre e comunque dalla parte delle vittime e con ciò denunciare l’insensatezza di ogni guerra.

2 commenti
  1. MIR Italia
    MIR Italia dice:

    IFOR ha segnalato al Consiglio ONU dei Diritti Umani, a inizio luglio il caso di due cittadini ucraini che si sono rifiutati di imbracciare le armi per motivi pacifisti e religiosi e che sono stati condannati da un tribunale ucraino http://www.miritalia.org/2022/07/05/ifor-intervi

    A inizio giugno e' stata lanciata una campagna europea per chiedere al Parlamento Europeo e all'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa di dare asilo agli obiettori di conscienza e disertori della guerra in Ucraina, provenienti da Russia, Ucraina e Bielorussia http://www.miritalia.org/2022/06/09/appello-alle

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