Anno nuovo… calendario vecchio
Avete, nella notte dell’ultimo dell’anno, avvolto il vecchio calendario in 9 giri di filo rosso? Lo avete bruciato recitando “che i giorni bui dell’anno trascorso non tornino più”? Io l’ho fatto. Ma per bruciare il calendario bisogna prima toglierne la spirale di filo metallico, ricoperta di plastica (bianca, di solito) che tiene insieme i fogli. E poi? Ho la sensazione di averlo già raccontato una volta, ma nel dubbio…
Dunque, per prima cosa occorre strappare – uno o pochi per volta – i fogli, così alla fine vi resterà in mano la spirale. Embe’? – direte voi – che ci facciamo? È un ottimo fil di ferro – pure carino – per legare, appendere, fermare… Ma prima occorre raddrizzarlo. Niente di più semplice: con una mano usiamo una pinza per non farci male alle dita, con l’altra mano – guantata – teniamo forte un capo della spirale mentre con la pinza tiriamo l’altro capo, et voilà! Avremo un filo, più o meno “steso” a seconda dell’uso che vorremo farne. Per appendere qualcosa ad esempio può essere carino lasciargli un po’ della sua andatura a spirale, perché è più carino a vedersi. Io avevo assicurato il cestino posteriore della bici con il bel filo bianco, avvolto più volte (scusate il bisticcio di parole) intorno al portapacchi. Si può persino tagliare – con l’apposito attrezzo – in pezzi più piccoli per chiudere il pacco dei biscotti o della pasta. Siccome si può modellare, possiamo creare dei “fili da bucato” per piccoli spazi, magari in bagno, o sul muro del balcone, per far asciugare lo straccio del pavimento. A proposito di balcone possiamo usare il bel fil di ferro per farci arrampicare le piante… Oppure lo arrotolate su te stesso – un po’ largo – e lo riponete nella cassetta degli attrezzi, pronto all’uso quando vi servirà un pezzo di fil di ferro. Vedrete, sono infinite le occasioni in cui vi servirà e non dovrete correre da un ferramenta… io raccolgo da anni la spirale del calendario (o dei calendari) e nel corso dell’anno le finisco, così sono contenta alla fine dell’anno, anche per questo motivo!
Ah, dimenticavo! Naturalmente avete tenuto via i tappi di sughero delle innumerevoli bottiglie stappate durante le feste appena trascorse vero? Se sì, potete portarli presso uno dei “Negozi leggeri” (che li raccolgono, www.negozioleggero.it; [email protected]) e/o in uno degli esercizi commerciali (bar, ristoranti ecc.) che aderiscono al progetto “Tappo a chi?”, promosso da Rilegno (www.rilegno.org per avere informazioni che non hai trovato sul sito – o preferisci i rapporti umani, puoi rivolgerti agli uffici: 0547 672946, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 16. O ancora, puoi mandare un messaggio di posta elettronica all’indirizzo [email protected].)
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