Orologi e materialismo che corrode…

Tutto è partito da alcune foto che ritraevano un uomo con 4 (quattro!) orologi Rolex al polso… ecco qua un articolo che mi sembra degno di essere riportato – e letto – all’interno della «Pillola» settimanale:

[…] Il materialismo è un sistema che ci corrode da dentro (di George Monbiot)

Il comprare sempre più merci si associa a depressione, ansia e relazioni infrante. È socialmente distruttivo e logora la persona

[…] In queste foto — foto di un giovane uomo che indossa tutti e 4 i suoi Rolex, un giovane in posa di fronte al suo elicottero, infinite foto di macchine, yachts, scarpe, ville, piscine e ragazzi bianchi viziati che fanno pose da gangster in jet privati — c’è un’ombra di qualcosa di peggiore: qualcosa che, dopo che se ne sono viste qualche dozzina, diventa disturbante, addirittura angosciante.

Le foto, ovviamente, intendono causare invidia. Invece emanano un odore di disperazione. I giovani uomini e donne sembrano persi nel loro vestiti di marca, sovrastati e disumanizzati dai loro possedimenti, come se la proprietà fosse capovolta.[…] Forse sto proiettando i miei pregiudizi. Ma un impressionante corpo di ricerca psicologica sembra supportare queste sensazioni. Suggerisce che il materialismo […] è distruttivo sia socialmente sia personalmente. […] È associato ad ansia, depressione e relazioni distrutte. […] una serie di studi pubblicati […] nella rivista Motivation and Emotion ha mostrato che quando le persone diventano più materialiste, il loro benessere (buone relazioni, autonomia, motivazioni, eccetera) diminuisce. Quando diventano meno materialiste, aumenta.

In uno studio, i ricercatori hanno considerato un gruppo di 18enni, poi li hanno rivisti 12 anni dopo. A loro è stato chiesto di stilare una classifica di importanza di differenti obiettivi — lavoro, denaro e status da una parte, e autostima, sentimenti personali e di appartenenza dall’altra. È stato dato poi un test diagnostico standard per identificare problemi di salute mentale. All’età di 18 e 30 anni, le persone materialiste erano più soggette a disordini. Ma se in quel periodo diventavano meno materialiste, diventavano più felici.

In un altro studio, gli psicologi hanno seguito islandesi che resistevano al collasso economico della loro nazione. Alcune persone sono diventate più focalizzate sul materialismo, nella speranza di recuperare il terreno perduto. Altri hanno risposto diventando meno interessati al denaro e volgendo la loro attenzione alla famiglia e alla vita in comunità. Il primo gruppo ha riportato livelli più bassi di benessere, il secondo gruppo livelli più alti. […] Un altro studio, pubblicato in Psychological Science, ha scoperto che, in un esperimento controllato, le persone che erano esposte ripetutamente a immagini di beni di lusso, a messaggi che li catalogavano come consumatori invece che come cittadini e a parole associate al materialismo (come comprare, status, beni e costoso) hanno mostrato un aumento immediato ma temporaneo nelle aspirazioni materiali, ansia e depressione. Sono diventati anche più competitivi e più egoisti, con un ridotto senso di responsabilità sociale e con minor tendenza a unirsi in attività sociali impegnative. I ricercatori hanno messo in evidenza che, dato che siamo ripetutamente bombardati da queste immagini attraverso pubblicità, e costantemente descritti dai media come consumatori, questi effetti temporanei potrebbero essere innescati più o meno continuamente.

Un terzo studio, pubblicato (paradossalmente) nel Journal of Consumer Research, ha studiato 2500 persone per 6 anni. Ha scoperto una relazione a doppio senso fra materialismo e solitudine: il materialismo favorisce l’isolamento sociale; l’isolamento favorisce il materialismo. […] Le due varietà di materialismo che hanno questo effetto –usare i possedimenti come parametro di successo e cercare la felicità con l’acquisizione– sono le varietà che sembrano essere mostrate da [quelle foto da cui siamo partiti, NdR]. È stato solo dopo aver letto questo studio che ho capito perché queste foto mi angosciavano: sembrano una sorta di auto-mutilazione sociale.

Forse questo è uno dei motivi per cui un modello economico basato sulla crescita perpetua continua ad avere successo secondo i suoi termini, anche se può lasciare una scia di debiti non saldabili, malattie mentali e relazioni distrutte. Creare degli automi sociali può essere la miglior strategia di vendita mai concepita, e il commercio perpetuo sembra un programma imbattibile per gli automi.

Il materialismo ci forza a un paragone con i possedimenti di altri […]. Se hai 4 Rolex mentre un altro ne ha 5, ti serve ancora un Rolex per sentirti appagato. La ricerca materiale di autostima riduce l’autostima. […] Questo è il terribile errore che stiamo commettendo: permetterci di credere che avere più denaro e più cose incrementi il nostro benessere, una convinzione posseduta non solo da quelle povere persone deluse nelle foto, ma da quasi ogni membro di quasi ogni governo. Ambizione globale, aspirazione materiale, crescita perpetua: queste sono le formule per l’infelicità di massa.

Fonte: www.theguardian.com

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di Ilaria Groppi

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