Verso la pace in Ucraina, oltre la debacle dei neocon

Jeffrey D. Sachs

L’Ucraina rischia il collasso economico, demografico e militare. Cosa dovrebbe fare il governo degli Stati Uniti per affrontare questo potenziale disastro e andare verso la pace in Ucraina?

Stiamo entrando nella fase finale della trentennale debacle neoconservatrice degli Stati Uniti in Ucraina. Il piano neocon di circondare la Russia nella regione del Mar Nero con la NATO è fallito. Le decisioni prese ora dagli Stati Uniti e dalla Russia avranno un’enorme importanza per la pace, la sicurezza e il benessere del mondo intero.

Quattro eventi hanno infranto le speranze dei neocon di un allargamento della NATO verso est, in Ucraina, Georgia e oltre. Il primo è diretto. L’Ucraina è stata devastata sul campo di battaglia, con perdite tragiche e spaventose. La Russia sta vincendo la guerra di logoramento, un risultato che era prevedibile fin dall’inizio ma che i neocon e i media mainstream continuano a negare.

Il secondo è il crollo del sostegno in Europa alla strategia neocon statunitense. La Polonia non parla più con l’Ucraina. L’Ungheria si oppone da tempo ai neocon. La Slovacchia ha eletto un governo anti-neocon. I leader dell’Unione Europea, tra cui Macron, Meloni, Sanchez, Scholz, Sunak e altri, hanno indici di disapprovazione molto più alti di quelli di approvazione.

Verso la pace in Ucraina

Il terzo è il taglio del sostegno finanziario degli Stati Uniti all’Ucraina. La base del Partito Repubblicano, diversi candidati presidenziali del GOP e un numero crescente di membri repubblicani del Congresso si oppongono a ulteriori spese per l’Ucraina. Nella legge di emergenza per mantenere il governo in carica, i repubblicani hanno eliminato il nuovo sostegno finanziario all’Ucraina. La Casa Bianca ha chiesto una nuova legislazione sugli aiuti, ma sarà una battaglia in salita.

Il quarto, e più urgente dal punto di vista dell’Ucraina, è la probabilità di un’offensiva russa. Le vittime dell’Ucraina sono centinaia di migliaia e l’Ucraina ha esaurito l’artiglieria, le difese aeree, i carri armati e altre armi pesanti. È probabile che la Russia segua con una massiccia offensiva.

Biden si è stupidamente rifiutato di negoziare con Putin nel dicembre 2021. È ora di negoziare.

I neoconservatori hanno creato disastri totali in Afghanistan, Iraq, Siria, Libia e ora in Ucraina. Il sistema politico degli Stati Uniti non ha ancora chiesto conto ai neocon, poiché la politica estera viene condotta finora con scarso controllo pubblico o del Congresso. I media mainstream si sono schierati con gli slogan dei neocon.

L’Ucraina rischia il collasso economico, demografico e militare. Cosa dovrebbe fare il governo statunitense per affrontare questo potenziale disastro?

Dovrebbe urgentemente cambiare rotta. La Gran Bretagna consiglia agli Stati Uniti un’escalation, perché è bloccata da reverie imperiali del XIX secolo. I neoconservatori statunitensi sono fermi alla spavalderia imperiale. È urgente che prevalga il sangue freddo.

Il Presidente Joe Biden dovrebbe informare immediatamente il Presidente Vladimir Putin che gli Stati Uniti porranno fine all’allargamento della NATO verso est se gli Stati Uniti e la Russia raggiungeranno un nuovo accordo sulla questione sicurezza. Ponendo fine all’espansione della NATO, gli Stati Uniti possono ancora salvare l’Ucraina dagli sfaceli politici degli ultimi 30 anni.

Biden dovrebbe accettare di negoziare un accordo di sicurezza del tipo, anche se non nei dettagli, delle proposte di Putin del 17 dicembre 2021. Biden si è stupidamente rifiutato di negoziare con Putin nel dicembre 2021. È ora di negoziare.

Ci sono quattro chiavi per un accordo

  1. Come parte di un accordo generale, Biden dovrebbe accettare che la NATO non si allarghi verso est, ma non inverta il passato allargamento della NATO. Naturalmente, la NATO non tollererebbe sconfinamenti russi negli Stati NATO esistenti. Sia la Russia che gli Stati Uniti si impegnerebbero a evitare provocazioni in prossimità dei confini russi, tra cui il posizionamento di missili provocatori, esercitazioni militari e simili.
  2. Il nuovo accordo di sicurezza tra Stati Uniti e Russia dovrebbe riguardare le armi nucleari. Il ritiro unilaterale degli Stati Uniti dal Trattato sui missili anti-balistici nel 2002, seguito dal posizionamento di missili Aegis in Polonia e Romania, ha gravemente infiammato le tensioni, che sono state ulteriormente esacerbate dal ritiro degli Stati Uniti dall’Accordo sulle forze nucleari intermedie (INF) nel 2019 e dalla sospensione da parte della Russia del Trattato New Start nel 2023. I leader russi hanno ripetutamente indicato i missili statunitensi vicini alla Russia, non vincolati dal trattato ABM abbandonato, come una grave minaccia per la sicurezza nazionale della Russia.
  3. La Russia e l’Ucraina concorderebbero nuovi confini, in cui la Crimea, a maggioranza etnica russa, e i distretti dell’Ucraina orientale, a forte componente etnica russa, rimarrebbero parte della Russia. Le modifiche ai confini sarebbero accompagnate da garanzie di sicurezza per l’Ucraina, sostenute all’unanimità dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e da altri Stati come Germania, Turchia e India.
  4. Nell’ambito di un accordo, Stati Uniti, Russia e Unione Europea ristabilirebbero relazioni commerciali, finanziarie, di scambio culturale e turistico. È certamente giunto il momento di ascoltare nuovamente Rachmaninoff e Tchaikovsky nelle sale da concerto statunitensi ed europee.

I cambiamenti di confine sono l’ultima risorsa e dovrebbero essere effettuati solo sotto gli auspici del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Non devono mai essere un invito a ulteriori richieste territoriali, come quelle della Russia nei confronti dell’etnia russa in altri Paesi. Tuttavia, i confini cambiano e gli Stati Uniti hanno recentemente appoggiato due cambiamenti di confine. La NATO ha bombardato la Serbia per 78 giorni finché non ha ceduto la regione a maggioranza albanese del Kosovo. Nel 2008, gli Stati Uniti hanno riconosciuto il Kosovo come nazione sovrana. Allo stesso modo, il governo statunitense ha appoggiato l’insurrezione del Sudan meridionale per staccarsi dal Sudan.

Se la Russia, l’Ucraina o gli Stati Uniti violassero il nuovo accordo, sfiderebbero il resto del mondo. Come osservò una volta il presidente John F. Kennedy Jr.

“si può contare sul fatto che anche le nazioni più ostili accettino e mantengano gli obblighi dei trattati, e solo quelli, che sono nel loro interesse”.

I neoconservatori statunitensi hanno la responsabilità di aver minato i confini dell’Ucraina nel 1991. La Russia ha rivendicato la Crimea solo dopo il rovesciamento del Presidente Viktor Yanukovych, sostenuto dagli Stati Uniti, nel 2014. La Russia non ha nemmeno annesso il Donbas dopo il 2014, chiedendo invece all’Ucraina di onorare l’accordo di Minsk II, sostenuto dalle Nazioni Unite, basato sull’autonomia del Donbas. I neoconservatori hanno preferito armare l’Ucraina per riprendere il Donbas con la forza, piuttosto che concedergli l’autonomia.

La chiave a lungo termine per la pace in Europa è la sicurezza collettiva, come richiesto dall’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE). Secondo gli accordi OSCE, gli Stati membri dell’OSCE “non rafforzeranno la loro sicurezza a spese della sicurezza di altri Stati”. L’unilateralismo neocon ha minato la sicurezza collettiva dell’Europa spingendo l’allargamento della NATO senza tener conto di terzi, in particolare della Russia. L’Europa – compresa l’UE, la Russia e l’Ucraina – ha bisogno di più OSCE e meno unilateralismo neocon come chiave per una pace duratura in Europa.

Correzione: Questo articolo è stato aggiornato per riflettere più accuratamente il numero di giorni in cui il Kosovo ha subito i bombardamenti.


Fonte: Common Dreams, 3 ottobre 2023

https://www.commondreams.org/opinion/path-to-peace-in-ukraine

Traduzione di Enzo Gargano per il Centro Studi Sereno Regis


 

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