In memoria di Gino Strada
«Io non sono pacifista. Io sono contro la guerra. Se uno di noi, uno qualsiasi di noi esseri umani, sta in questo momento soffrendo come un cane, è malato o ha fame, è cosa che ci riguarda tutti. Ci deve riguardare tutti, perché ignorare la sofferenza di un uomo è sempre un atto di violenza, e tra i più vigliacchi». Gino Strada, 21 aprile 1948 – 13 agosto 2021
Non so a quante persone, alla fine di una vita, si può rivolgere un grazie così largo, così unanime almeno tra quegli uomini e quelle donne che provano a mantenere uno straccio di passione civica, di dirittura morale.
Un grazie proprio per quella vita, per come l’ha percorsa, per le scelte che ha fatto, per la coerenza dimostrata, per aver tenuto con i propri atti e le proprie parole una luce accesa anche quando le ombre si sono fatte più cupe. Gino Strada è stato uno degli uomini migliori di questi ultimi trent’anni.
Ci ha indicato un’idealità altissima, non ci ha permesso di riposarci mai bene dentro un senso di adeguatezza appagante, nella convinzione che il nostro impegno fosse vagamente sufficiente.
Oggi misuriamo la distanza tra la strada presa dal mondo negli ultimi quarant’anni (e in maniera freneticamente devastante da Genova in poi) e quella indicata con tanto coraggio da Gino Strada, ci interroghiamo perché la sua proposta di una terra migliore sia stata via via accantonata, a tratti derisa, contiamo i lutti che si sarebbero risparmiati se la sua idea di mondo avesse avuto il potere di realizzarsi.
Autore
Marco Labbate
Sono addolorato per questa morte.
Mi unisco alle tue parole Marco. Forse ognuno di noi può far qualcosa per migliorare sé stessi e il mondo che ci circonda, anche magari non fondando ospedali, sempre utili in qualsiasi parte del mondo, ma specialmente in quelle dove, ad esempio, oggi, in tempo di Covid, arriva lo 0,1% del vaccino necessario. Oggi viene ritenuta "civile" una "difesa" tra stati che ci distruggerebbe in tanti modi , amici e nemici, e assorbendo enormi quantità di denaro che potrebbe permettere una vita non solo dignitosa per tutti, ma proprio una esistenza reale nel Pianeta che abitiamo, con i problemi di oggi, comuni a tutti i Paesi.
mi unisco ai tanti GRAZIE
GINO STRADA è sicuramente l'uomo del FUTURO
un' ITALIANO contro la GUERRA , combattuta nella trincea del dolore, accanto alle vittime innocenti
ora nel ricordarlo voglio pensare che un esercito di SOGNATORI-PACIFISTI posso continuare la sua OPERA
Le parole, in questo momento, non vengono. Possiamo solo urlare un grazie immenso e continuare a credere che la sua poderosa testimonianza rafforzerà il nostro sogno di un mondo migliore.
La Comunità di Sestu
… i libri di storia sono pieni di fatti di guerra.Gino Strada ne ha smascherato l’uso. Ora non c’è più, ma le radici che ci ha lasciato sono profonde , tocca a tutti noi che gli abbiamo voluto bene e felici di averlo sostenuto continuare in questa direzione e usare tutte le situazioni per ricordarlo e costruire una forte voce comune affinché la figura di Gino Strada e dello straordinario progetto di Emergency entri nei libri di storia. Le generazioni future devono crescere con il senso della vita, non della guerra e della morte.
Giuseppe Amato