Una mostra da vedere – Piercarlo Racca
Curata e ideata da Renzo Dutto (Centro Studi Santos-Milani), con la collaborazione di Nanni Salio (Centro Studi Sereno Regis) e della Fondazione Vera Nocentini, è stata allestita a Cuneo la mostra ItaliaEuropa: Lavoro e Pace in 150 anni.
La mostra, realizzata con il coinvolgimento di scuole, biblioteche, fondazioni, archivi storici ecc…, è una occasione per esplorare questi ultimi 150 anni di storia attraverso tre parole chiave: LAVORO (Costituzione art. 1 “l’Italia è fondata sul lavoro”), PACE (Costituzione, art. 11: L’Italia ripudia la guerra per le risoluzioni delle controversie intarnazionli) ed EUROPA.
Il lavoro viene rappresentato attraverso le condizioni di vita nelle fabbriche e i modelli di sviluppo che sottintendono:
– imprese che producono beni ma anche sfruttamento di chi lavora, costringono all’emigrazione e all’immigrazione, si lasciano coinvolgere nelle guerre;
– imprese dove i lavoratori si riappropriano dei processi produttivi e prendono le distanze da un’economia di rapina e di sfruttamento.
La pace viene rappresentata attraverso le modalità con cui gli italiani hanno affrontato i conflitti e dove la soluzione presa è stata la strada della guerra. Si possono rivisitare le diverse modalità con cui si è manifestata la non partecipazione alle guerre, la lotta contro la guerra e le proposte alternative quale quella dei “corpi civili di pace”. Sezioni specifiche sone dedicate ai principali temi:
– la resistenza alla coscrizione obbligatoria, l’antimilitarismo, il pacifismo democratico, l’antimilitarismo anarchico;
– l’insubordinazione, l’autolesionismo, la diserzione, la nascita delle prime organizzazioni internazionali contro la guerra: l’IFOR (International Fellowship of Reconciliation) e la WRI (War Resister’s International), l’obiezione di coscienza al servizio militare, alle spese militari e all’industria bellica.
Nella mostra sono esposti anche manifesti, che riguardano la nascita del Movimento Nonviolento, la prima marcia Perugia Assisi, la rivista Azione Nonviolenta, l’attività di Aldo Capitini, Don Lorenzo Milani, Domenico Sereno Regis e tanti altri.
L’Europa viene rappresentata nel suo percorso “federalista” con un’apertura sul mondo attuale in cui viene messo in evidenza “il nuovo disordine mondiale” e “l’alternativa della nonviolenza”: dall’economia nonviolenta all’educazione alla pace, dalle Nazioni Unite alla rete dei Comuni per la Pace.
E’ una mostra che consigliamo vivamente di visitare. E’ esposta a Cuneo (fino al 29 maggio), Palazzo Samone, via Amedeo Rossi 4.
Orario: martedì e mercoledì 10-13; venerdì, sabato, domenica 16-19.
Ingresso libero.
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