Come al solito, i media occidentali distorcono grossolanamente il conflitto in Siria

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21 febbraio 2020 – Questa settimana, i media occidentali stanno nuovamente distorcendo il conflitto in Siria con una copertura sbilanciata, sostenendo di concentrare il loro interesse su una crisi umanitaria nel nord-ovest del paese.

Fonti come il New York Times e la BBC, tra le altre, hanno affermato che 900.000 civili stanno fuggendo dalla violenza provocata dalle forze di stato siriane e dal loro alleato russo, che stanno continuando un’offensiva contro i “ribelli”. Ciò implicazione che la responsabilità dell’immensa sofferenza umanitaria è dovuta alle spietate azioni militari siriane e russe. Il NY Times ha descritto la grave condizione dei rifugiati con parole emotive, dicendo: “è come la fine del mondo”.

Nessuno dubita che ci sia una grave condizione umanitaria a causa della violenza e degli sfollati. Ma i media occidentali sono impegnati in una distorsione grossolana e nauseante di ciò che sta realmente accadendo in Siria.Ciò è tipico del modo in cui i media occidentali hanno mentito sulla guerra in quel paese per quasi nove anni.

Per i media occidentali è ormai insostenibile propagandare la narrativa immaginaria di “ribelli moderati” che combattono contro una “crudele dittatura”. I presunti “ribelli” sono svaniti come la chimera che sono sempre stati. Ciò che rimane sono i resti di gruppi terroristici concentrati nella Siria nord-occidentale. La componente dominante è Hayat Tahrir al-Sham, già Fronte di Al Nusra, un derivato di Al Qaeda, come lo Stato Islamico. Si tratta di reti terroristiche proscritte a livello internazionale che hanno compiuto le crudeltà più orribili e barbare contro i civili.

Non potendo più riciclare l’immagine sanguinosa dei terroristi e venderli come “ribelli moderati”, i media occidentali stanno ora enfatizzando “l’emozione umanitaria”, come un modo per indebolire il diritto sovrano dell’esercito siriano di sconfiggere e liberare il paese del flagello del terrore.

L’esercito siriano ha già ampiamente sradicato questo flagello dalla maggior parte del paese. L’ultima roccaforte rimasta ai terroristi si trova nella regione nord-occidentale di Idlib e nei dintorni di Aleppo.

Molti dei civili intrappolati nel conflitto sono usati come scudi umani dai gruppi terroristi per impedire alle forze statali siriane di avanzare verso il confronto finale. È lodevole che l’esercito siriano e il suo alleato russo abbiano messo in campo valore e cura scrupolosa per liberare le aree controllate dai terroristi con perdite civili minime. Ancora una volta, i media occidentali hanno funzionato come propagandisti dei gruppi terroristici e dei loro agenti, gli Elmetti Bianchi, trasmettendo affermazioni febbrili di atrocità commesse contro i civili dalle forze siriane e russe.

Questa settimana sono accaduti due eventi significativi, entrambi ampiamente ignorati dai media occidentali, il che indica la doppiezza della loro agenda politica.

L’esercito siriano ha scacciato i gruppi terroristici da dozzine di villaggi e città nei dintorni di Aleppo. Sono poi seguiti grandi festeggiamenti da parte dei civili nella città di Aleppo, perché i terroristi non sarebbero più stati in grado di lanciare attacchi mortali contro i residenti con razzi e mortai. Sono stati questi attacchi durante lo scorso anno, in violazione degli innumerevoli tentativi di cessate il fuoco del governo di Damasco, che alla fine hanno spinto all’offensiva l’esercito siriano per eliminare i resti dei terroristi.

Il secondo evento significativo è stata la riapertura dell’aeroporto internazionale di Aleppo. L’aeroporto non era in grado di funzionare, nonostante la città fosse stata completamente liberata alla fine del 2016 dall’esercito siriano e dal suo alleato russo. Il continuo bombardamento da parte di gruppi terroristici dalle campagne circostanti ha costretto la seconda città della Siria a tenere chiuso il suo aeroporto negli ultimi tre anni (oltre ai cinque anni prima della liberazione). Come risultato dell’eliminazione definitiva dei miliziani dalla provincia di Aleppo, l’aeroporto della città è ora aperto al pubblico. La vita sta tornando a una certa normalità.

Anche quando la città di Aleppo fu liberata nel 2016, i media occidentali ignorarono i festeggiamenti dei civili, pazzi di gioia per  essere stati finalmente liberati dai gruppi jihadisti assedianti, che li avevano tenuti sotto un vero regno di terrore. I media occidentali cercarono di propagandare quella liberazione come un massacro di civili e “ribelli”, commesso dall’esercito siriano e dalle forze russe. Nessuno dei media occidentali ha poi seguito la vita reale ad Aleppo dopo la liberazione. La realtà senza dubbio sarebbe stata troppo contraddittoria per la loro fittizia narrativa di propaganda.

Allo stesso modo, questa settimana i media occidentali hanno completamente ignorato la realtà sul campo in Siria, cercando di riconfezionare la loro fabulazione di “crisi umanitaria”.

Il fatto è che, dall’inizio della guerra nel marzo 2011, i governi occidentali e i membri della NATO hanno segretamente armato i gruppi terroristici, che hanno inflitto tanta sofferenza e orrore alla Siria in un nefasto piano di cambiamento di regime a Damasco. Il popolo siriano, il suo governo e il suo esercito hanno coraggiosamente resistito a questa cospirazione criminale per quasi un decennio e ora la stanno portando alla fine. La Russia, l’Iran e gli Hezbollah del Libano meritano stima per il loro costante sostegno alla nazione siriana contro l’aggressione sostenuta dall’esterno.

Attualmente, la Turchia, membro della NATO, è visibilmente la più esposta come complice dei gruppi terroristici che stanno per essere schiacciati dall’esercito siriano. Ma gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e la Francia hanno tutti giocato un ruolo sporco nel fomentare la guerra in Siria. I media occidentali non se ne occupano, perché la spaventosa colpevolezza e criminalità dei governi occidentali è troppo vergognosa per essere considerata o esposta al pubblico.

Se i media occidentali fossero sinceramente preoccupati della “crisi umanitaria”, farebbero bene a riferire su come i loro governi hanno creato sofferenza e miseria in Siria. Perché non riferiscono ampiamente su come le forze militari statunitensi occupano illegalmente il paese e saccheggiano i pozzi petroliferi della Siria, impedendo alla nazione di accedere alla sua ricchezza naturale per finanziare la ricostruzione e rifornire di carburante i rifugiati che ritornano? Perché i media occidentali non riferiscono su come gli Stati Uniti e l’Unione Europea stanno inasprendo le sanzioni economiche contro la Siria, ostacolando la ricostruzione di una nazione dilaniata dalla guerra?

La Siria è un esempio da manuale di come i media occidentali – nonostante le pretese di etica e giornalismo – fungano da strumenti di propaganda. E più che strumenti di propaganda, sono complici dei crimini di guerra perpetrati contro la Siria, perché hanno consapevolmente distorto la verità per coprire i loro governi criminali.


SYRIA IN CONTEXT, 24 Feb 2020 | Editorial | Strategic Culture Foundation – TRANSCEND Media Service
Titolo originale: As Usual, Western Media Grossly Distort Syria’s Conflict
Traduzione di Franco Malpeli per il Centro Studi Sereno Regis

Articolo originale – strategic-culture.org

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