The Danger of A Single History

The danger of a single history: sfida alla narrazione del colonialismo nel Mediterraneo

Francesca Novelli

Lo scambio internazionale “The danger of a single history”, organizzato dall’associazione Giosef Torino, ha avuto luogo ad Alpignano. I partecipanti hanno alloggiato alla Cascina Govean, dal 12 al 18 novembre 2022. Al progetto hanno preso parte 31 persone provenienti da Palestina, Francia, Algeria, Tunisia, Spagna e Italia. Allo scambio ha partecipato anche il Centro Studi Sereno Regis.

Il progetto aveva come obiettivo il mettere in discussione la narrazione coloniale, studiata (o non studiata) a scuola, quindi spesso incompleta poiché narrata da un solo punto di vista: quello europeo.

The danger of a single history

I contenuti

I partecipanti allo scambio hanno sviluppato i contenuti dello Youth Exchange attraverso forme artistiche quali il teatro (Image Theatre), la musica e contenuti visuali.

Le sessioni di educazione non formale, che hanno caratterizzato lo scambio, hanno fornito ai partecipanti lo spazio per discutere l’approccio con cui il sistema scolastico affronta la storia del colonialismo che ha interessato i paesi presenti. In tal modo è stato possibile scambiare riflessioni critiche e evidenziare le problematiche di un unico punto di vista, spesso tramandato da generazione in generazione.

Inoltre, attraverso il gioco di ruolo del LARP ( Live Action Role Play), proposto dall’associazione palestinese, i partecipanti hanno sperimentato questo strumento educativo. Diversi gruppi di giocatori, che interpretavano rispettivamente un paese “colonizzatore”, un paese “colonizzato” e un terzo paese, agivano seguendo la regola del comunicare senza l’uso del linguaggio verbale.

Con una modalità quasi teatrale, il corpo diventata l’unico mezzo di comunicazione e l’immedesimazione nel ruolo assegnato diventava cruciale.

Dopo aver sperimentato alcuni strumenti comunicativi per veicolare un pensiero, una storia o un’emozione, i partecipanti hanno avuto l’occasione di esporre gli output del progetto. Scegliendo fra il cortometraggio, il podcast e l’opera visiva, i partecipanti hanno esposto ciò che, divisi in gruppi, avevano creato durante la settimana.

L’esposizione, che ha avuto luogo al Centro Studi Sereno Regis, presentava la piccola comunità creatasi, le amicizie nate tra giornate passate insieme a raccontarsi in pausa pranzo e a ballare le danze tipiche nelle serate culturali. Ciascun partecipante ha avuto modo di narrare la propria storia, i propri sogni e le proprie paure più profonde attraverso la mostra. Si ha avuto la possibilità di condividere questi momenti con tutti e tutte, sentendosi in uno spazio sicuro e familiare.


 

 

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