Gandhi. Come un uomo cambiò se stesso per trasformare il mondo – Recensione di Nanni Salio

Eknath Easwaran, Gandhi. Come un uomo cambiò se stesso per trasformare il mondo, Elliot, Roma 2011

Un’altra biografia su Gandhi? Sì, è vero, la letteratura su Gandhi è semplicemente sterminata. Ma questo è un libro speciale, scritto quarant’anni fa e da allora in attesa di un intelligente editore che lo pubblicasse in italiano.

L’autore, Eknath Easwaran, ci era già noto per la bellissima biografia di un “altro Gandhi”, Badshah Khan, “il Gandhi musulmano” (edizioni Sonda, Casale Monferrato 1990 e 1998). I due libri si completano a vicenda, perché in entrambi Easwaran ripercorre la matrice spirituale dei due grandi pionieri delle lotte nonviolente nel sub-continente indiano.

Nella bella prefazione, Michael Nagler offre una chiave di lettura per comprendere meglio l’originalità e il valore di questo importante libro: la scoperta della via seguita da Gandhi per trasformare la propria umile ed esile persona in uno straordinario personaggio capace di confrontarsi con il più potente impero del tempo, trasformando gli avversari sino a renderli capaci di modificare il loro punto di vista.

Anche Easwaran aveva intrapreso un proprio cammino spirituale che venne arricchito dall’incontro che ebbe con Gandhi nell’ashram di Sevagram. Iniziò così un lungo cammino che lo portò ad approfondire le vie della meditazione, a partire dal testo fondamentale della cultura hindu la Bhagavad Gita, che Gandhi considerava il suo “breviario spirituale”, sino a fondare il Blue Montain Center of Meditation a Berkeley in California (www.easwaran.org/ ).

Il libro alterna in brevi capitoletti la biografia di Gandhi con una serie di belle fotografie corredate da alcuni passi degli scritti e degli aforismi gandhiani. La postfazione di Timothy Flinders, “Come opera la nonviolenza”, riassume e attualizza il pensiero gandhiano nei suoi punti essenziali.

In ultimo, oltre a una sintetica ed essenziale cronologia e una buona bibliografia, un illuminante e denso scritto di Aldo Capitini, “Introduzione alla pedagogia di Gandhi” tratto da Educazione aperta (La Nuova Italia, Firenze 1967).

Un libro importante che dovrebbe essere letto da chiunque intenda accostarsi seriamente alla figura e all’opera di Gandhi, da usarsi come un vero e proprio agile manuale di educazione alla nonviolenza.

 

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