Le nuove giustificazioni della tortura nell’età dei diritti | Segnalazione redazionale

Marco Di Giovanni, Cinzia Rita Gaza e Gabriella Silvestrini (a cura di), Le nuove giustificazioni della tortura nell’età dei diritti, Morlacchi, Perugia 2017, pp. 368, € 18,00

            Capace di una prolungata e silenziosa resilienza occultata negli spazi extragiudiziali, la tortura dopo l’11 settembre torna a proporsi come strumento accettato e praticabile anche per gli Stati di diritto. Non più prerogativa unicamente di regimi e di poteri autocratici, essa dovrebbe risolvere in chiave utilitaristica il bisogno di sicurezza di società «dei diritti» investite dalla minaccia di un nemico crudele, nichilista e inafferrabile, garantendo un bene collettivo a fronte di una circoscritta deroga ai princìpi.

            Il volume affronta questa drammatica e problematica rinascita delle giustificazioni della tortura nell’età dei diritti a partire da un serrato dialogo tra discipline differenti: dalla storia del pensiero politico e delle istituzioni alla riflessione giuridica, filosofica e politologica.

            Il percorso del lavoro mira a smantellare gli scenari sottesi a questa riproposizione, delineandone il carattere meramente ideologico e mettendo a fuoco la fenomenologia della tortura e le sue principali caratteristiche, ponendola in relazione con le esigenze di una sovranità punitiva piuttosto che con quelle della «verità».

            Il ritorno della tortura si nutre così del ritorno della «guerra», aprendo inoltre il campo ad altri «abusi» e confermandone l’ineludibile vocazione a scardinare il ruolo tutorio e di garanzia che legittima lo Stato a fronte del Diritto e dei diritti.

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