Palestina: non c’è giustizia senza pace, non c’è uguaglianza senza giustizia

Autrice
Elena Bettinsoli


Palestina: non c’è giustizia senza pace, non c’è uguaglianza senza giustizia. Questi alcuni dei concetti ribaditi durante l’evento lancio della Campagna per il riconoscimento della Palestina lo scorso martedì 29 giugno, trasmesso in streaming alle 18 ora italiana sulla pagina Facebook della Rete Italiana Pace e Disarmo. Obiettivo principale della campagna è quello di sensibilizzare il più possibile i Paesi e i governi in Europa e in tutto il mondo sul riconoscimento dello Stato sovrano della Palestina, promuovendone la piena adesione all’Assemblea delle Nazioni Unite e farne quindi il 194° membro.

L’evento ha visto la partecipazione di organizzazioni della società civile, organizzazioni non governative, sindacati e alcuni membri del parlamento europeo. L’elenco completo è consultabile sul sito web della campagna. Dall’Italia figurano, insieme al Centro Studi Sereno Regis di Torino e ad altre associazioni, anche l’ANPI, la CISL, la CGIL e la Rete Italiana Pace e Disarmo. Sono organizzazioni e rappresentanze che si occupano di ambiti spesso diversi tra loro. Si pongono però, come proposito comune quello di ribadire la necessità di un intervento a livello europeo e internazionale per porre fine al conflitto e alle continue violazioni dei diritti umani perpetrate nel suo svolgimento.

Gli obiettivi della campagna

Gli obiettivi della Campagna sono quindi chiari ed espressi a gran voce. Sono in coerenza con i valori democratici su cui si basa la Convenzione Europea dei Diritti Umani, la Carta delle Nazioni Unite e l’Unione Europea stessa. Bisogna prendere posizione contro l’annessione dei territori palestinesi, facendo pressione sul governo di Israele affinché rispetti il diritto internazionale. Solo il riconoscimento del popolo palestinese e della Palestina come Stato sovrano potrà avviare questo processo di pace. Ciò è già stato fatto con Israele il 14 maggio 1948, mentre l’11 maggio 1949 è diventato membro delle Nazioni Unite. Ed è tempo di fare lo stesso anche per lo Stato palestinese. Questa è l’unica soluzione praticabile per poter aprire una nuova fase basata sulla cooperazione e coesistenza dei due popoli, israeliani e palestinese, sul rispetto e riconoscimento reciproco. C’è bisogno di pace, non di una tregua temporanea.

Grande importanza è stata data anche al lavoro in rete, di cui questo evento è stato un primo esempio. Non si tratta solamente di un’operazione essenziale alla promozione della campagna. Ma è un processo utile ad amplificare le voci del popolo palestinese, dando particolare importanza alle donne e ai giovani, restituendo dignità democratica e stabilendo una condizione di parità tra le parti coinvolte nel conflitto.

L’evento si è concluso con una nota di speranza. L’esibizione di “The Dream I Saw” da parte dei bambini dell’associazione Al Kamandjati; organizzazione no profit che si occupa della promozione di un’educazione musicale per i bambini della Palestina. “Insieme, senza paura” cantano i giovani studenti, un incoraggiamento per tutti a partecipare a questa iniziativa.

Per maggiori informazioni, visita il sito della campagna per il riconoscimento dello stato di Palestina.

Palestina: non c’è giustizia senza pace

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