Come far passare un mammut attraverso una porta (senza tirarla giù)
venerdì 20 marzo 2015
ore 18.00, sala Gandhi, Centro Studi Sereno Regis – via Garibaldi, 13 – Torino
Presentazione del libro, con l’intervento di Giovanni Zoppoli, educatore e fra i fondatori del centro territoriale ‘Mammut’ di Scampia, Napoli
In un momento difficile per la salute di ambiente, scuola e sociale una decina tra insegnanti, genitori e educatori percorre vie nuove alla ricerca dell’equilibrio perduto. Scansando le sirene del marketing (industria per l’infanzia, new age, facebookpatia, guru e persecutori vari) il pugno di avventurieri scopre e racconta vie nuove di liberazione dai banchi per adulti e bambini, fornendo una fotografia lucida e aggiornata sullo stato di salute di scuole e spazi pubblici. L’archetipo della “porta” e i suoi mille miti, utilizzati come sfondo integratore dell’intervento, smuove le porte del carcere, dell’aula, dei campi rom e più in generale di quella tra le due città. Con risultati sorprendenti, anche dal punto di vista quantitativo, ad esempio con un incremento di frequenza scolastica fino al 90% nelle classi con maggiore difficoltà. Prende così forma la possibilità di una scuola migliore per tutti, a partire proprio da una delle periferie più stigmatizzate d’Italia. Rafforzando l’idea di una didattica capace di incidere sugli acciacchi di natura e spazi pubblici urbani. Queste le 336 pagine di “Come far passare un Mammut attraverso una porta”, frutto della scrittura collettiva tra alunni e maestre di Scampia e dell’area nord di Napoli e dense di “prove”, spunti teorici e indicazioni pratiche sulle possibilità di una didattica salutare oggi. Pagine arricchite dalle illustrazioni di Luca Dalisi, con il contributo di 40 e più insegnanti, educatori, docenti, pedagogisti, filosofi, medici, psicoterapeuti, artisti, architetti e scrittori.
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