Cinema | (SECONDE) VISIONI | The Cambodian Room – Situation with Antoine D’Agata

venerdì 20.03 | venerdì 29.05
ore 18 e ore 21.00, sala Poli

(SECONDE) VISIONI

Il Centro Studi Sereno Regis è lieto di presentare un nuovo progetto per la diffusione del cinema documentario d’autore, dal titolo (seconde) Visioni. Ideato e curato da Stefano Grossi, il primo ciclo di film avrà per tema e filo rosso – a legare tra di loro gli otto titoli – il “ritratto”.

Ritratti di persone note e meno note, ma tutte ugualmente interessanti da raccontare: da Luigi Pintor a Enzo Del Re, da Antoine d’Agata a Nico Cirasola, da Piero Ciampi a Franco Costabile, dai musicisti jazz dell’Italian Instabile Orchestra ai non vedenti protagonisti del film di Silvio Soldini e Giorgio Garini vincitore dell’ultimo David di Donatello per il cinema documentario.

In questa stessa linea, ogni film sarà accompagnato da un cortometraggio facente parte della serie dei Diari del Novecento realizzata dal curatore della rassegna, il regista e sceneggiatore Stefano Grossi. Ritratti (ancora una volta) di personaggi noti e meno noti del ventesimo secolo, tratteggiati sullo sfondo della grande Storia, a partire dalle pagine dei loro diari.

La novità di questo progetto sta nella completa condivisione degli obiettivi a tutti i livelli della realizzazione e della diffusione: autori, registi, produttori, distributori, curatori, esercenti, hanno deciso insieme, in nome della diffusione di una cultura indipendente, di condividere i rischi economici correlati alla proiezione dei film che la rassegna ha voluto raccogliere e offrire in (seconda) visione al pubblico.

Il Centro Studi Sereno Regis, con il progetto “Irenea, cinema e arte per la pace” ha avviato un progetto di diffusione della cultura indipendente coerente con i propri obiettivi di educazione alla pace e di ricerca della soluzione nonviolenta dei conflitti. Con un sito web capace di oltre 170.000 contatti annui, una pagina facebook in costante crescita (oltre 2200 “like” in poco più di un anno), una biblioteca di rilevanza nazionale, il Centro Studi ha infatti avviato un nuovo corso della propria vita riaprendo uno dei primi cinematografi di Torino e offrendolo, come un bene comune, alla fruizione della cittadinanza. Qui si promuoverò il cinema di pace e il cinema documentario d’autore.

Proprio nell’ambito del cinema documentario d’autore nasce il progetto compartecipativo qui presentato. L’idea fondante è la sostenibilità reciproca: così come la produzione di documentari d’autore va sostenuta e promossa, così anche la loro distribuzione va parimenti incoraggiata. Condividere rischi e positività permetterà a tutte le parti coinvolte di offrire alla cittadinanza opere importanti che troppo spesso scompaiono alla visione pubblica, proprio per l’oggettiva difficoltà di sostenerne le spese di proiezione.

La rassegna (seconde) Visioni vuole inoltre incoraggiare il rapporto diretto tra spettatori e autori: per questo è prevista la partecipazione alle proiezioni da parte degli autori (quando possibile dal vivo o altrimenti via skipe): permettendo in questo modo il dialogo diretto, il confronto, l’analisi in profondità delle opere presentate – e soprattutto il piacere di condividere delle idee.

PROGRAMMA | (SECONDE) VISIONI

RITRATTI

ore 18:00 e 21:00, sala Poli

Ingresso 3,50 € – ridotto 2,50 € (under 25, over 65)

venerdì 20 marzo: The cambodian room
Tommaso Lusena Giuseppe Schillaci

Antoine D’Agata, fotografo dell’Agenzia Magnum, è a Phom Penh (Cambogia). Droghe, sesso e derive notturne sono elementi imprescindibili del suo lavoro autobiografico, ma in Cambogia il suo percorso artistico sembra essere giunto al punto più estremo. Dopo essersi dedicato a fotografare paesaggi desolati e realtà marginali in tutto il mondo, Antoine D’Agata focalizza la sua ricerca sul corpo e la carne, nello spazio ristretto di una camera.
In Cambogia Antoine passa alcune settimane dentro la camera di Lee. D’Agata vive una sorta di « love story » paradossale e disperata con Lee, una prostituta vietnamita, fumando ice nel tentativo di fotografare la sua relazione intima con la donna.
THE CAMBODIAN ROOM svela la parte nascosta della vita-arte di Antoine; la sua scelta di vivere il sesso e la droga come cura e come perdizione. Un percorso apocalittico e sublime, simile a quello di altri artisti eretici della cultura contemporanea come Kerouac, Artaud, Bacon e Pasolini.

Catherine Robbe-Grillet Giovane sposa, diario (1957)

venerdì 27 marzo:  (proiezioni ore 20.30 e 22.30)
Il suono instabile della libertà
Marco Bergamaschi Gianpaolo Gelati

Judith Malina Paradise now! Diario ’68

venerdì 3 aprile: Nel paese di Giralaruota (Il grande inganno di Calciopoli)
Stefano Grossi

Carlo Emilio Gadda Diario di guerra e di prigionia

venerdì 10 aprile: Per altri occhi
Silvio Soldini Giorgio Garini

Arnold Schoenberg Leggere il cielo, Diario (1923)

venerdì 24 aprile: La morte mi fa ridere, la vita no
Todomodo

Kurt Cobain Diari (1991)

venerdì 15 maggio: Io e la mia sedia
Angelo Amoroso d’Aragona

Alda Merini Diario dal manicomio (1965)

venerdì 22 maggio: Il mio nome è Nico Cirasola
Giovanni Piperno

Vittorio De Seta Un uomo a metà, Diario di lavorazione (1966)

venerdì 29 maggio: Il canto dei nuovi emigranti
Felice d’Agostino Arturo Lavorato

Rodolfo Sonego Diario australiano (1970)

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