Non uccidere. Una nuova scienza politica globale | Segnalazione redazionale

Glenn D. Paige, Non uccidere. Una nuova scienza politica globale, EMI, Bologna 2010, pp. 224, € 13,00, Prefazione di Antonio Papisca

Non uccidere una nuova scienza politica

Glenn D. Paige ha l’ardire di lanciare la sfida dell’etica al cuore della scienza politica attuale:
 sei capace di rispondere alla domanda
 «è possibile una società nella quale non avvengano uccisioni?»
 
 dalla Prefazione all’edizione italiana di Antonio Papisca

Dalla IV di copertina

Siamo abituati a pensare che a volte l’uso della forza è necessario [«quando ci vuole, ci vuole»] e che la società o la nazione, almeno per difendersi, deve essere pronta a uccidere […] Tuttavia, diverse ricerche scientifiche in campo biologico e culturale hanno concluso che gli esseri umani sono altrettanto capaci di non uccidere. Tutta la scienza politica è costruita sul presupposto che l’uso della forza è necessario. Tuttavia, diverse ricerche scientifiche in campo biologico e culturale hanno concluso che gli esseri umani sono altrettanto capaci di non uccidere. Secondo Glenn D. Paige le istituzioni che hanno dimostrato una capacità di soluzione pacifica dei conflitti possono organizzarsi per contribuire allo sviluppo di una civiltà non letale. Questo è il suo contributo alla rivisitazione globale delle scienze politiche, nella loro organizzazione accademica e nel loro ruolo sociale.

[Interessanti le Appendici (da p. 175), in particolare quella che riporta le «Denominazioni religiose degli obiettori di coscienza nei Campi di servizio civile degli USA nella Seconda guerra mondiale», con il numero (in totale 11.996) dei membri nei Campi; solo come esempio: 951 Quaccheri, 409 Testimoni di Geova, 192 Presbiteriani, 17 Avventisti del Settimo giorno ecc., NdR]


Glenn D. Paige

Non uccidere una nuova scienza politica

Glenn D. Paige (28 giugno 1929 Brockton – 22 gennaio 2017 Honolulu), scienziato politico americano, dopo aver combattuto da giovane in Corea, iniziò a studiare le alternative politiche nonviolente. In seguito coniò il concetto del nonuccidere, che comprende la pace, la nonviolenza e la gandhiana ahimsa [non ferire con opere, parole e pensieri]. È stato professore emerito di Scienze politiche alla University of Hawai’i, e presidente del Center for Global Nonkilling (http://nonkilling.org/center/). In collegamento con studiosi di tutto il mondo, promuoveva il ripensamento e la riorganizzazione delle scienze politiche su una nuova base nonviolenta.

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