L’umanità è patrimonio. Nuove narrazioni contro le paure | Segnalazione redazionale

Monica Cerutti, L’umanità è patrimonio. Nuove narrazioni contro le paure, Neos, Torino 2019, pp. 72, € 11,00

L’umanità, così come ce la propone lo scenario di oggi con i suoi tanti flussi e tasselli, può intimorire ma è invece un patrimonio disponibile per costruire una società nuova. Serve narrarla con parole diverse, storie di interazione e inclusione a lieto fine, risultati positivi voluti e cercati con pazienza e impegno quotidiano, ma soprattutto possibili.

Dietro ai preconcetti razziali, alla xenofobia, al puntare il dito contro il “diverso”, l’immigrato, lo straniero, si cela una forte mancanza di buona comunicazione. Sono troppi i racconti d’odio e quasi inesistenti quelli che parlano di inclusione, interazione e integrazione, di crescita come persone e come comunità. Le “nuove narrazioni” dunque diventano indispensabili.

L’orgoglio di essere umani, la pazienza di non inseguire l’umore dilagante, il disprezzo per l’altro, l’idea che ci si salva da soli contro il resto del mondo: le storie che racconta Monica Cerutti non hanno nulla di mieloso. Sono piuttosto la testimonianza di una fatica quotidiana, fatta di tentativi di risalire la corrente contro il pregiudizio. Una battaglia contro il medioevo della politica, contro la predicazione di chi vuole difendersi dentro le mura di castelli immaginari, nell’illusione che si possano alzare i ponti levatoi per proteggersi da chi arriva da fuori. C’è ancora un’Italia che a tutto questo si ribella. E che ogni giorno, con tanti piccoli gesti, demolisce i muri. È ora di cominciare a raccontarla.

… I popoli si incontrano e si contaminano da quando i nostri antenati vivevano nelle caverne e nessun nazionalismo riuscirà a fermare il migrare di corpi e di sogni, l’incontro di mani, lo scambio di sguardi e di sorrisi tra esseri umani. Ci sarà sempre qualcuno disposto a condividere una ciotola di riso o un piatto di spaghetti con chi non ha niente. Siamo tutti di una stessa razza e non siamo tutti impauriti e chiusi a riccio in difesa dell’orticello, per timore che le verdure non bastino per tutti i commensali. Paura legittima, per carità! Ma non sarà tentando di tenere lontano lo straniero che fugge da guerre e carestie che si risolveranno i nostri problemi.

La soluzione non è l’assenza di umanità, di giustizia sociale, di solidarietà, ma, al contrario, solo la riscoperta del potere di queste virtù ci farà uscire vincitori e vincitrici da questa guerra tra poveri. Perché è di questo che si tratta. Per i ricchi non esistono confini, colore della pelle…

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