Perché è inevitabile l’estinzione del genere umano a breve termine

Robert J. Burrowes

L’espressione “estinzione del genere umano a breve termine” è relativamente recente nella letteratura scientifica, ma a differenza di altre realtà che le ‘élite’ nazionali e i canali d’informazione dominanti sono riusciti a soffocare, questa continuerà a filtrare finché non inizierete a sentirla regolarmente. Perché?  Perché questa verità è semplicemente troppo grande da poter essere soffocata in modo permanente e l’ambiente del nostro pianeta ce ne fornisce direttamente prove continue sotto forma di catastrofi naturali e ambientali e altro, indipendentemente da quanto ce ne diano notizia o meno i mezzi d’informazione.

È opinione diffusa oggi che stiamo per vivere la sesta grande estinzione di massa nella storia del pianeta. L’ultima è avvenuta 65 milioni di anni fa, quando scomparvero i dinosauri.  Oggi stiamo perdendo la biodiversità a un ritmo simile ad allora. Ma questa estinzione la stiamo causando noi stessi. E noi ne saremo una delle vittime. L’unico dubbio è quando avverrà esattamente. E questo dubbio è fondato sulla presunzione non dichiarata, e fortemente discutibile, che possiamo continuare ad evitare una guerra nucleare.

Quindi, che significa l’espressione “estinzione umana a breve termine?” In sostanza, secondo quegli scienziati che la usano, significa che gli esseri umani si estingueranno intorno al 2030. Per avere una sintesi di questa opinione, ricca di riferimenti, ascoltate la lezione del prof. Guy McPherson su Crisi del clima ed estinzione del genere umano a breve termine (conferenza, audio inglese 59’04”) .  Perché il 2030? Perché, secondo McPherson, la “tempesta perfetta” di attacchi ambientali che stiamo attualmente infliggendo al clima del pianeta, compresi i 28 cicli ambientali autorigeneranti che già si sono instaurati, sono già molto ben oltre quello che la Terra possa sopportare e assorbire e che si verificheranno in successione dei crolli definitivi di sistemi e processi ambientali fondamentali – ovvero, perdita degli habitat – che darà il via all’estinzione dell’homo sapiens.

Ora, va detto che sono molti gli scienziati che non condividono i termini temporali di questa prospettiva. Ad esempio, il giornalista scientifico Scott K. Johnson espone la sua opinione in Dove sbaglia Guy McPherson. E, recentemente, il dott. Piers J. Sellers, direttore esecutivo di scienze della Terra al Goddard Space Flight Center della NASA, ha affermato che: “E’ praticamente certo che assisteremo all’aumento di 2° gradi Celsius prima del 2100, ma anche possibile che siano 3° o più.  Gli impatti in questo spazio temporale considerato saranno enormi.  Più rimandiamo delle azioni correttive, più devastante sarà il quadro”. Vedasi: Esitando sul Cambiamento Climatico.

estinzione del genere umano a breve

Pubblico dominio, Collegamento

Anche se Johnson e Sellers avessero ragione e McPherson torto sulle previsioni, ci sono tuttavia moltissimi altri scienziati convinti che oggi stiamo per raggiungere dei “punti di rottura”, superati i quali la sopravvivenza degli uomini diventerà molto problematica. Nel 2009, ad esempio, Johan Rockström, James Hansen e loro colleghi hanno spiegato che sono stati superati già tre dei nove limiti planetari interconnessi – relativamente al clima, alla perdita di biodiversità e ai cicli biogeochimici. Vedasi: Uno spazio vitale sicuro per l’umanità.

Inoltre, nel 2012, il Prof. Kevin Anderson, Vice Direttore del primario istituto britannico di modelli climatici, il Tyndall Centre for Climate Change Research, lanciò l’allarme che attualmente le emissioni sono fuori controllo e a questo passo andiamo verso un aumento della temperatura del pianeta di 6°C; aggiunse che anche l’ International Energy Agency e altre organizzazioni simili ad essa, prevedevano, all’attuale passo, un aumento di 4°C di temperatura globale (a livello pre-industriale) entro il 2040.   Anderson accusò anche molti studiosi climatici di rimanere troppo inerti di fronte alle valutazioni poco realistiche fornite dai vari governi. Vedasi: Quello che non ti diranno mai sulla catastrofe del clima.

Quello che tali valutazioni non considerano necessariamente è l’impatto sinergico dei vari attacchi combinati al clima, compresi anche quelli non legati al clima. Questi comprendono gli attacchi all’ambiente causati dalla violenza militare (che spesso lasciano vaste aree inabitabili),  la distruzione delle foreste pluviali, l’agricoltura industriale, le attività minerarie, la pesca commerciale e la diffusione della contaminazione nucleare causata da Fukushima. Stiamo anche distruggendo sistematicamente le già limitate riserve idriche di acqua del pianeta, il che significa che la scarsità di acqua sta già diventando oggi una realtà per una parte della popolazione del pianeta, e che entro il 2020 assisteremo al crollo dei sistemi idrogeologici.  Le attività umane attuali stanno già facendo estinguere ogni giorno circa 200 specie, tra mammiferi, pesci, uccelli e insetti;  l’80% delle foreste del mondo e il 90% dei grandi pesci degli oceani sono già stati distrutti.

Nonostante queste informazioni facilmente disponibili, i governi continuano a spendere ogni giorno prioritariamente $US2,000,000,000 in violenza militare, il cui unico scopo è quello di terrorizzare ed uccidere esseri umani. Il punto è, semplicemente: potete pure analizzare da voi stessi le prove scientifiche  e fare le vostre valutazioni sulle tempistiche e il livello di gravità della minaccia. Forse l’estinzione umana non avverrà fino al prossimo secolo. Ma sia che parliamo di estinzione entro il 2030, o 2040 o anche per il prossimo secolo, resta il fatto che l’estinzione è una possibilità ben definita.  E dopo 200,000 anni di specie, sembra una cosa ragionevole chiamarla “estinzione a breve termine”.

Dunque, è inevitabile l’estinzione del genere umano a breve termine?

Secondo me, l’estinzione è un’evenienza molto probabile.  Ma non solo perché stiamo infliggendo al nostro paese troppi colpi mortali. L’estinzione è inevitabile a causa delle paure umane, in particolare di quelle inconsce.  La paura in noi stessi e negli altri di cui non ci si rende conto, ma che spesso determina tre capacità di importanza vitale in qualsiasi contesto: il centro dell’attenzione, la nostra capacità di analizzare adeguatamente le prove (se cioè concentriamo o meno su di esse la nostra attenzione) e il nostro comportamento in risposta a tale analisi.

Ad esempio, se tu non sai che è la tua paura che non ti fa vedere dei fatti sgraditi, allora non noterai neanche che la tua attenzione è rivolta altrove e hai già dimenticato quello che hai appena letto.  O la tua paura ti impedisce di analizzare adeguatamente le prove e/o rispondere ad essa in modo intelligente.  Vedasi Perché la Violenza? e Psicologia senza paura e Psicologia della paura: principi e pratiche.

Quindi, se state ancora leggendo questo articolo, probabilmente avete meno paura di quanta ne abbia la maggior parte delle persone. Molti altri hanno smesso di leggere molto prima di arrivare a questo punto. Lasciatemi quindi dire qual è il problema principale della paura.  Distorce la concentrazione mentale, la capacità di analisi e il comportamento dei leader di un paese, vale a dire i proprietari di aziende e dei loro lacchè burocratici, militari, d’informazione, accademici, politici e giudiziari.

In sostanza, è impossibile massimizzare i profitti di un’impresa in un mondo che contempla dei vincoli ambientali, siano essi dettati dalla propria sensibilità o imposti per legge; quindi sarà la paura a determinare l’attività aziendale disfunzionale, a prescindere dai suoi costi ambientali. E i dirigenti di un’azienda faranno in modo che i loro lacché politici e di altro genere non siano di ostacolo, poiché le paure che muovono il loro comportamento sono molto più profonde e forti delle paure legate all’ambiente. Per una maggiore spiegazione di questo punto, si legga: L’amore negato: psicologia del materialismo, della violenza e della guerra.

Ecco perché è inutile tentare di convincere i leader a modificare i loro comportamenti verso modelli di sostenibilità ambientale, di pace, di giustizia, ecc.: è una totale perdita di tempo. E’ la loro paura che li blocca in ciò su cui sono concentrati, in quello che pensano e in quello che fanno;  qualsiasi argomentazione, sia pure la più ragionevole ed evidente, non funzionerà per sbloccarli.

Quindi è la paura che spinge i comportamenti ambientali disfunzionali. E, la storia ci dice, sarà la paura ad impedirci di prendere in tempo utile delle misure adeguate. Questo forse significa che è inutile fare qualsiasi cosa per impedire che avvenga l’estinzione umana a breve termine? Significa forse che siamo spacciati?

Beh, se siete come me, allora siete quel tipo di persone che non si arrendono senza lottare.  Una grande lotta!  Quindi potreste considerare l’ipotesi di aderire al ‘The Flame Tree Project to Save Life on Earth’, una strategia di quindici anni per affrontare sistematicamente tutte le nostre sfide ambientali in modo da minare la paura che muove i nostri leader. Potreste anche voler firmare l’impegno online The People’s Charter to Create a Nonviolent World.

Il Flame Tree Project è stato ispirato da un grande ambientalista, Mohandas K. Gandhi, che identificò il problema dell’ambiente quasi cento anni fa, e dopo averlo fatto, scelse di vivere una vita di straordinaria semplicità e autosufficienza, simboleggiata dal suo motto: “La Terra ha abbastanza per tutti, ma non per l’avidità di tutti”.

Lo spettro dell’estinzione può anche essere lì, dietro la nostra porta, ma se avete coraggio potete ancora lottare. Di certo tentar non nuoce. Ma è necessario lottare in modo strategico e sistematico, per tentare di sconfiggere quella maledetta paura che guida i nostri leader. Quanto volete aspettare ancora prima di unirvi a questa lotta?


Originale in: http://www.informationclearinghouse.info/article40499.htm 17.12.2014

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SKONCERTATA63
Revisione a cura del Centro Studi Sereno Regis
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=14652


 

49 commenti
  1. Simone Edoardo
    Simone Edoardo dice:

    Ho letto tutto… Mi domando ora, se pensassi che il processo è irreversibile, quali comportamenti dovrei adottare per non essere implicato nel l’estinzione umana a breve termine? Dove andare quali comportamenti/diete adottare di cosa fare scorta…

    Inoltre penso che parte della paura dell’uomo derivi dalle cose che ha creato e non riesce più controllare… Quasi tutti gli esemplari ormai vengono sottoposti a stili di vita ben diversi da quelli per cui era predisposto. Troppe modifiche… mi chiedo solo perché ancora ci si basa su cose così stupide come “affermarsi”… In ambito religioso militare… Tutto sempre e solo per APROVIGIONARSI delle risorse… Competendo e mettendo tutto in relazione alla MONETA… Per prevalere gli uni sugli altri. Che idiozia! Era sufficiente mettersi d’accordo prima e creare un’unica coalizione mondiale che permetta a tutti gli esemplari di prosperare. Questa può essere una follia mia, ma comunque, a cosa servisse la guerra non lo ho ancora capito. Non Mi riferisco al bene o al male. Parlo della “violenza”, del “rancore”, della “prepotenza” e di altri comportamenti umani che non sono proprio utili alla prosperità e alla salute.

    Spero infine, di non essere il solo a temere per le conseguenze ma sopratutto a non voler stare con le mani in mano. Ad ogni posto, e se devono cadere, si spera sempre che siano i meritevoli a farcela.

    Saluti a chiunque legga, e se posso vorrei che mi spedisse via mail informazioni in più. Ciao

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    • Paolo
      Paolo dice:

      Purtroppo o per fortuna l'essere umano resta comunque un animale, seppur con straordinarie capacità e potenzialità, è comunque assoggettato ai propri impulsi primordiali e ai propri istinti come il sesso, la necessità di prevaricare, il bisogno innato di riprodursi ecc.ecc. Ma questo spesso viene dimenticato, forse perchè tendiamo a sopravvalutarci sempre e comunque.
      Aldilà di questo personalmente credo che non ci sia una via d' uscita dalla situazione attuale, ovvero siamo spacciati, ma non per questo mi azzarderei a dire che ogni gesto compiuto per mitigare la situazione sia tempo buttato.
      Ad ogni modo in quanto animali, volenti o nolenti siamo al cospetto della natura la quale non fa distinzione fra meritevoli e non meritevoli.
      Bell'articolo

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    • Fabio
      Fabio dice:

      Non sono qui per darti torto,
      Ma su una cosa sono un po contrario. “Inoltre penso che parte della paura dell'uomo derivi dalle cose che ha creato e non riesce più controllare…“
      In parte è vero , ma la paura del uomo sta tutta in ciò che non conosce, quindi qualcosa che ha creato e che non sa più controllare, dove diventa qualcosa di nuovo per l’uomo

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    • Giovanni
      Giovanni dice:

      Si deve lottare perché la fine e vicina purtroppo già ho avuto dei sogni premonitori che mi hanno fatto vedere già tutto anche prima di leggere questo articolo purtroppo se tutti gli abitanti non si coalizzano contro i governanti che sene fregano del pianeta e finita Gesù a fatto questo pianeta per la vita eterna che singlifica la rincarnazione delle stesse anime in nuovi corpi gli abitanti della terra non si devono percorsa estinguere se ci coalizzassimo senza guerre e cazzate varie come potere assuluto ed economia uccidi mondo le cose andrebbero molto meglio

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    • Rita
      Rita dice:

      posso solo condividere appieno ciò che hai scritto, in pratica esattamente come la penso, ma non so darti informazioni in più, anzi, vorrei delle risposte, io, sul perché l'uomo sia su di un pianeta, in questo caso la terra, se poi lo distrugge, non rispetta ecc ecc, perchè, non siamo come gli altri esseri viventi per la continuazione?

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  2. mauro
    mauro dice:

    Nel mio piccolo cerco di fare quello che posso , ad es il fatto di non avere voluto dei figli penso sia una cosa giusta, ma come dice il Signor Paolo parlando di impulsi primordiali, vallo a dire a una donna in giovane età , il suo istinto di madre che io mi azzardo a definire egoistico , prevarrà .Per quanto riguarda la paura che alberga in ogniuno di noi e che genera ogni sorta di violenze, beh su quella ci lavoro ogni giorno, anche se i risultati si vedono molto poco. Credo che non ci resti altro da fare che accettare il nostro inevitabile destino. Saluti a tutti.

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  3. gess
    gess dice:

    La mia opinione è che siamo troppi sulla terra . E le popolazioni che si riproducono di più ovviamente sono le più povere , ma in via di sviluppo . africa , asia , india . La terra non può supportare tutta questa gente che vive sempre più consumando energia di ogni tipo . Dipingiamo il mondo di bianco era un progetto fattibilissimo …. nulla di fatto perché porta via profitto . Le auto elettriche stessa storia . i cibi a km zero idem . Lo scudo spaziale x oscurare il sole nell'artico sarebbe pronto , ma niente da fare , la pesca in mare controllata , altra fantasia da raccontare ai bambini prima di dormire . Ci meritiamo di morire perché siamo intelligenti x poter rimediare e non lo facciamo . Lo trovo giusto . Se una guerra batteriologica uccidesse il 90% dell'umanità , forse quel 10 % rimasto imparerebbe la lezione…. ma la memoria è breve , tempo 3 generazioni e saremmo daccapo .

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    • Guido
      Guido dice:

      Sono completamente d'accordo, purtroppo è nella natura umana prevaricare ed accaparrare più di quanto sia necessario.
      Ciò che ha teorizzato il filosofo Hobbes "Homo homini lupus" è sacrosanta verità.
      Lo diceva anche Gandhi: La terra ha risorse per soddisfare il fabbisogno di tutti, ma non per l'avidità di tutti.

      Rispondi
    • Daniele
      Daniele dice:

      Non siamo troppi,per spazio e risorse….ma sbagliamo nel non condividerle e non saper vivere di reali bisogni,che limitetebbero quelli materiali…. cambiassimo abitudini e sprechi,vivremmo 10anni con.quello che consumiamo in 1 anno!!!

      Rispondi
    • Alexa
      Alexa dice:

      Troppe Parole , troppe domande, ma ad esse non ci sono risposte, la risposta siete voi è dentro voi, perché avete paura di cosa accadrà? ..se non vi preoccupate del presente? non avete neppure preso in considerazioni gli eventi del passato.. che rappresentano la chiave al tutto, perché parlate di tutto ciò che deve avvenire o che sta per avvenire come non vi appartenesse? siete voi gli artefici di quanto fino a oggi è avvenuto ora non ribaltate le cose e non fate scaricabarile, perché quando parlate del mondo circostante ne parlate distaccati?.. egli è in voi e voi siete in esso. Non avete capito nulla.

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    • Gino
      Gino dice:

      L'agricoltura aggressiva,lo spreco di acqua ,energia elettrica ,sfruttamento delle fonti naturali per creare energia e combustibili sono propri della cultura evoluta e dei paesi ad alta industrializzazione , attualmente ci sono risorse per tutti, solo l'egoismo e il compiacimento della propria posizione economica crea le diseguaglianze ed lo sconsiderato inquinamento del globo.
      Appena sarà messa la vita al centro di tutto e non il denaro si potrà rimandare l'estinzione.

      Rispondi
    • daniele
      daniele dice:

      Date no…..ma a sensazione qualcosa mi dice che possiamo esserci vicino….un mix di nevrosi umana e incazzatura della terra che stanno andando di pari passo( frequenza terra in elevato aumento,aumento terremoti,uragani in.zone mai viste,ecc ecc)

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  4. tommaso nenna
    tommaso nenna dice:

    …………aldilà di argomentazioni scientifiche sulla estinzione umana a breve scadenza, parlerei di vera estinzione in essere , dovuta ad una nostra trasfomazione in Belve Umane , considerando di come siamo capaci di soffocare giornalmente centinaia di migliaia di nostri simili in fuga dalle Guerre………….se non muoiono in Guerra , muoiono in mare davanti alla totale indifferenza di Noi Belve Umane…….per la nostra sete e fame di lauti guadagni , lasciamo che i nostri giovani si uccidano giornalmente con droghe , alcool e vita sregolatissima………..ci differenziamo dagli Animali solo perchè loro sono istintivamente più buoni e razionali.e hanno una Anima(le) in noi in estinzione…………

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    • Daniele
      Daniele dice:

      A me tocca maggiormente l'assoluto non farsi toccare da ciò dalla media….capisco il riuscire nella vita presente,e son.quasi d'accordo…ma qui non si tratta di coscienza e resistenza,ma di totale menefreghismo per chi sa,ma per i più una totale.ignoranza ,presi dal loro quotidiano privo oramai di logica e assenza umana….sembra di assistere all estate in cui hitler venne eletto cancelliere e tutta l aristocrazia tedesca …ando al mare!!! Serve uno scossone da mamma terra….come la.scossa a un bambino che gioia con la.presa elettrica…..basterebbe la fusione della tecnologia….voglio vedere senza luce gas auto ecc ecc…..vedi che si torna a far collettività

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  5. Gianni
    Gianni dice:

    Perché preoccuparsi se l'essere umano si estinguerà. E' già accaduto diverse volte. Qualsiasi sai la causa dell'estinzione, la natura ha dalla sua parte il fattore tempo e ne ha ancora tanto. Mica la terra si stacca dal sole se l'essere umano si estingue. Continuerà a girare e darà ancora un'altra opportunità a chi vorrà intraprendere la via dell'evoluzione.

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    • Guido
      Guido dice:

      Cara Leonella, ti do due notizie, una cattiva ed una buona.
      La cattiva è che Dio non esiste, la buona è che non ne hai bisogno.
      Vivi pienamente la tua vita, apprezzane la bellezza giorno per giorno, tanto dopo non c'è nulla.
      L'estinzione del genere umano è ormai inevitabile, e non c'è alcun padreterno che ci può salvare.

      Rispondi
      • marcus
        marcus dice:

        fin troppo ottimista…Dio esiste eccome. Non è ultraterreno, non cammina sull'acqua, non fa miracoli e non ci parla dall'aldilà. Tantomeno è compassionevole come lo dipingono tutti più per soddisfare quella vana speranza di salvezza che si augurano le persone che per come è davvero.
        Prova a cercarlo e ti accorgerai di quanto è nefasto e cattivo.
        Decisamente meglio adoperarsi per godersi la vita e farla godere al prossimo il più possibile.

        Rispondi
    • Moris Fabbri
      Moris Fabbri dice:

      C'è una frase illuminante attribuita a Dionigi Aeropagita (V.secoloD.C.) " tutto quello che so di Dio è quel che non so". Aveva pienamente ragione dal momento che Dio o come lo si voglia chiamare è inconoscibile; ciò che precede l'inizio è superiore alla nostra comprensione, alla nostra coscienza che ci impone domande sulle cause prime e pretende risposte ma quelle vanno cercate non inventate, come abbiamo sempre fatto. Abbiamo costruito miti e leggende a nostra immagine e somiglianza e l'unica cosa che siamo riusciti a creare è l'inferno in Terra, come se le leggi della natura non fossero sufficientemente aberranti e poi, ti sei chiesta mai se Dio è interessato ad usare il suo potere a nostro vantaggio? L'universo è vasto, chi ti dice che gli siamo simpatici, che dobbiamo essere salvati? La nostra storia dimostra il contrario e noi siamo pessimi allievi altrimenti non saremmo a questo punto, non credi?

      Rispondi
    • janzizka
      janzizka dice:

      Ma se "Dio" non è riuscito nemmeno a fermare un piccolo coronavirus! Se anche un prete molto convinto, padre Zanotelli, se ne esce con l'affermazione che bisogna riconoscere che "Dio" non è onnipotente! (una affermazione del genere porta diritto a dire che "Dio" non c'è)

      Rispondi
      • sussy amogussy
        sussy amogussy dice:

        ma fra chi ci dice che dio se ne freghi del coronavirus? non ha neanche aiutato il suo popolo negli anni 40' (ovvio dopo la guerra è finita ma dettagli :flushed:

        Rispondi
    • Nat
      Nat dice:

      Hai perfettamente ragione…solo Dio sa quando il genere umano si estinguerà!!e poi fa delle ipotesi basate sul nulla… evidentemente fa'parte di una cerchia ridotta di personaggi che hanno il compito di impaurire in tutti modi le persone

      Rispondi
  6. orfeo
    orfeo dice:

    il pianeta terra a causa degli umani ,senza umanita, si sta ribellando… GAJA per difendere la vita,TUTTA ,del pianeta dovra fare una scelta
    e la scelta ineluttabile sara di eliminare la causa di tale distruzione, sfruttamento in atto e dunque gli umani…
    l egoismo di pochi avra come risultato un catastrofe immane.. che trascinera molte milioni di esseri umani per decenni in uno stato
    spaventoso di turbamento fisico e mentale…..chiunque abbia deciso la vita nei multiversi. nelle sue molteplici forme, non potra che essere d'accordo con Gaja…il mondo non finira cosi in fretta…ma gli umani, purtoppo per gli innocenti, gia sono in agonia….troppo egoismo
    troppi conflitti…..e comunque tutti noi siamo uno dei tanti modelli , esperimenti del creato…abbiamo avuto un' opportunita…ma abbiamo
    sprecato la chance….anche se siamo stati avvertiti molte e molte volte attraverso l arte i saggi , la natura, la vita TUTTA…..

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  7. Claudio
    Claudio dice:

    L'uomo è la specie più folle: venera un Dio invisibile e distrugge una Natura visibile. Senza rendersi conto che la Natura che sta distruggendo è quel Dio che sta venerando.

    Rispondi
  8. lombardi giuseppe
    lombardi giuseppe dice:

    Da Lucrezio fino adesso , non ho capito nulla del nulla, perché in un tempo e spazio infinito non esiste nessuna misura della nostra esistenza umana siamo solo una composizione di atomi senza una regia.

    Rispondi
  9. Gaia
    Gaia dice:

    Morirete tutti! Fate l'orto,curate i rapporti personali, fate mutui e progetti a lungo termine. Non siate cancrena del mondo. Non sentitevi
    piccoli. Diventate grandi. Sentitevi unici, importanti. Umili e seguaci di voi stessi. La "Montagna " vi sorriderà. La vostra breve vita non vi darà altre possibilità. Una….. e solo una.

    Rispondi
  10. Maurizio Perrone
    Maurizio Perrone dice:

    Il ciclo vitale di esseri viventi avviene con l'evoluzione del nostro pianeta. L'evoluzione non si può fermare, i cambiamenti non si possono fermare, la terra continuerà ad ospitare vita finché può, poi rimarrà un semplice pianeta morto che continuerà a girare attorno al sole fiche il sole non si spegnera'. Questa e la storia del nostro pianeta, ma niente paura l'universo e pieno di pianeti come il nostro dove in questo momento c'è VITA.

    Rispondi
  11. Ste
    Ste dice:

    Io non credo che l'estinzione umana sia sul tavolo any time soon… prima o poi succederà forse, ma non in tempi brevi secondo me, non certo nelle nostre vite e manco dei nostri figli. Anche questa idea io credo che sia in qualche modo frutto della nostra profonda presupponenza di dominatori del creato.

    A me sembra realistico aspettarsi che la Terra sopravviverà, la vita continuerà, e che 7 miliardi di esseri umani non scompariranno da un giorno all'altro, non da un anno all'altro, e nemmeno da un decennio all'altro. Quello che è veramente a rischio (direi concreto) di estinzione a mio parere è il nostro mondo moderno, la tecnologia, le strutture e organizzazioni sociali ecc… in una parola, la "complessità" del mondo che abbiamo creato. Certo la complessità che abbiamo creato ha una sua resilienza (a volte sorprendente devo dire) ma immagino che prima o poi una qualche forma di collasso sistemico arrivi. Certo il collasso dei suddetti elementi comporterebbere in tutta probabilità anche delle drastiche riduzioni di popolazione… forse anche con un overshoot negativo importante, se i modelli piu basic (mi viene in mentre il banale preda-predatore, dove un overshoot piu forte rispetto all'equilibrio porta a un collasso piu violento down the road) hanno un senso qui. Ma circa l'estinzione completa… non ne vedo il motivo, la darei perfino per irrealistica.

    Con questo non dico che come prospettiva catastrofica quella di cui sopra sia migliore (forse è anche peggio), ma se le cose buttano male mi sembra onestamente piu realistica.

    E comunque mi sembra interessante per riflettere sul fatto che qui la questione non è salvare il pianeta… il pianeta è sopravvissuto piu o meno a qualsiasi cosa e sopravviverà certamente anche a noi. Non siamo cosi importanti e onnipotenti come pensiamo, io credo. Quindi la questione qui è salvare noi stessi, ma non tanto come specie… ma piuttosto come mondo organizzato e civile.

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  12. Damiano Zappi
    Damiano Zappi dice:

    Beh, per me ci sono due cose fondamentali per la quale le persone ragioneranno da questo punto di vista : 1) il tempo di morte della terra (lunghissimo, per la nostra concezione di tempo) 2) il fatto che siamo tutti egoisti, in un modo o nell altro e proprio per questo, concatenato dal fatto del lasso di tempo molto lungo, fara' si che l uomo, in generale, se ne freghi (qualcuno piu' di altri e qualcuno meno di altri) completamente e continui a fare quello che vuole, pensando che noi (come persone) abbiamo una vita di qualche decennio, mentre la morte della terra potrebbe avvenire tra qualche migliaio di anni (o miliardo).

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  13. tarci
    tarci dice:

    Rimango deluso per alcune risposte che ho letto, c'è chi crede in un potere di Dio che nessuno ha mai visto e sentito,perchè quello della
    Bibbia non è Dio, basta leggerla tutta dalla prima all'ultima pagina. Carissima Leonella ignorante è chi parla senza sapere a cosa crede,
    Lei crede ancora che il mondo è stato fatto in 6 gg. Oggi i ragazzi delle elementari sanno che il pianeta dove anche Lei vive,è stato fatto
    in 4,5 Miliardi di anni; IL suo presunto Dio non centra nulla, nella Bibbia quel Personaggio ha fatto milioni di morti e distrutto città intere.
    Vorrei concludere tornando al tema, mi sono sempre posto un quesito: ( è meglio stare bene in pochi,o stare male in tanti su questo
    pianeta) La scelta a livello mondiale penso che sarà questa. Tutti non potranno avere tutto, è la legge della natura. Tarci

    Rispondi
  14. Frederick
    Frederick dice:

    La Terra é il pianeta dei vivi! Questo mondo é circa a metà, del tempo che gli resta per ospitare nuove forme viventi, estinguere quelle attualmente presenti oppure far evolvere quelle che riusciranno a prosperare. Si parla di egoismo, che però nella natura della specie umana, sovrasta da sempre la specie stessa, creando ogni categoria di ogni genere.. Si parla degli uomini(specie umana che comprende uomo e donna), perché é la specie che domina tutti gli animali del pianeta, e tutto ciò che ospita:dalle ortiche alla balena 😉 Questo ha fatto sì, che l'uomo é arciconvinto che il mondo si può cambiare a proprio piacimento perché ha il controllo del proprio sostentamento. Questo però non basta. Perché il pianeta che ha una vita(non dipende dalle vite presenti che vivono ma viceversa), prospera comunque vada. Il pianeta é stato bombardato pesantemente da meteoriti almeno 3 volte il 4.5milioni di anni e ogni volta si è saputa rinnovare. Ogni forma, ogni molecola, ogni atomo si trasforma e crea ciò che chiamiamo essere vivente. L'uomo non é la vita del pianeta ma forse il proprio fallimento. Se i dinosauri so sono estinti era il loro destino. Se l'uomo é comparso sulla terra dopo tanto stravolgimento, uno giorno (anche senza l'uomo), il pianeta riuscirà a rinnovarsi e sarà in grado di ospitare altre forme viventi.Ciao

    Rispondi
  15. Ribe
    Ribe dice:

    É il popolo che sostiene il comando degli assassini. Chi approva la guerra per avidità di potere, di ricchezza, di tiranneggiare le nostre vite con leggi ingiuste o con la forza, non può avere a cuore la nostra salute e quella di tutti gli altri esseri viventi del pianeta.É un essere spietato e insensibile alla sofferenza altrui, che decide chi deve vivere o morire a suo piacimento. Se ne infischia della distruzione della Terra,perché il suo odio per chi prova sentimenti ed emozioni a lui negati,é incontenibile.

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  16. Davide
    Davide dice:

    Credo che solo le persone dotate di cervello sopravviveranno,molte,la maggior parte non lo usa,non sa pianificare, pensare,creare ..sono semplicemente inutili al proseguire la società umana ed è per questo che verrà depopolato il pianeta.in verità è anche giusto,la maggior parte degli umani pass la vita a consumare,guardare partite di calcio inutili e altre sciocchezze.non hanno nessun interesse di provare a fare qualcosa,sono spettatori e consumatori inconsapevoli e inutili.sara una selezione naturale,come sempre stato .

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  17. Michele
    Michele dice:

    Purtroppo è ragionevole che la razza umana si estingua in un tempo relativamente breve, siamo troppi invadenti, prepotenti e distruttivi. Quello che temo è l inenarrabile sofferenza che ci condurrà ad essa, accompagnata dalla violenza e dalla oscurantismo di pensiero. È un peccato che non siamo riusciti a far emergere le nostre qualità, ma se dobbiamo soffrire facciamolo con dignità e cerchiamo di collaborare perché almeno si possa rinviare il nostro disastro. Quanto alle preghiere perché no. Qui ci vuole un miracolo

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