Cercate la pace

Cercate la pace

Enrico Peyretti

David Maria Turoldo, Cercate la pace (testi raccolti a cura di Luigi Giario), Ed. Castelvecchi 2023, pp. 94, euro 12,50

Cercate la pace

La copertina del libro “Cercate la pace”

Amico, perdi la quiete

Il titolo di questa raccolta mi suona come un’invocazione, a me, a te che leggi. La pace va cercata, disperatamente sperando e volendo, come l’acqua per la sete nel deserto, quando la vita è sacra volontà di vivere. Le pagine di Turoldo sono tuoni, sono saette di luce sul nostro deserto armato: non lampi di armi, ma scosse di coscienza viva, disperata e profetica. Quando tutto dispera, è l’ora di sperare, di udire la promessa, negata calpestata e  offesa dall’impero della violenza.

L’impero impone l’opposta promessa: la forza delle armi e del denaro dominerà tutto il mondo umano, livellerà a propria immagine le civiltà e i volti umani, perché noi forti siamo tutto. L’arma e la volontà imperiale è la metallica profezia imposta alla terra. Turoldo grida e mormora la ribellione. Anch’io l’ho conosciuto di persona, ho ascoltato molte volte la sua voce di fanciullo gigante, come vento potente, che porta il leggero Spirito inestinguibile, e ora posso leggere questa pagine riascoltandone tutto l’effetto interiore, timidamente, e inesorabilmente.

Turoldo ha scritto e parlato con potenza per quarant’anni, dal ’50 circa al 1992, quando morì. Tremiamo pensando che oggi siamo nel sacrilegio universale della guerra, più gravemente di allora. Rileggere oggi i suoi gridi inorriditi, come le vibrazioni della sua speranza-preghiera, ci risveglia, ci turba, ci manda sul campo della resistenza, più forte delle armi, alla morte nemica, che offende la morte sorella. In queste pagine, di poesia, racconto, appello, denuncia, invocazione, c’è tutto il mondo, ci sono i martiri noti, pieni di vita giusta nel morire ingiusto, e quelli ignoti, ci sono i maggiori maestri, c’è l’accusa alla sconcia economia delle armi, e il vilipendio del potere traditore.

Leggi, amico, e perdi la pericolosa quiete.


L’autore

David Maria Turoldo (Coderno, 1916 – Milano, 1992). Frate dell’ordine dei Servi di Maria, poeta e scrittore. Durante l’occupazione di Milano partecipa attivamente alla Resistenza. Attraverso libri, collaborazioni a giornali, riviste e televisioni, la sua voce ha accompagnato i principali eventi della storia contemporanea, come coscienza critico-profetica. Negli ultimi anni segnati da una grave malattia, dopo lunghe incomprensioni sfociate talvolta in veri e propri scontri con l’autorità ecclesiastica, viene riabilitato dal cardinal Martini, vescovo di Milano, che gli chiede perdono a nome della Chiesa per averlo fatto soffrire, affermando solennemente che «occorre onorare i profeti quando sono in vita».

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