CMYK baseIl progetto Irenea: cinema e arte per la pace

Le iniziative del progetto Irenea traggono linfa dal rapporto fra l’arte e la nonviolenza: un terreno in gran parte inesplorato dove si intersecano i confini dell’estetica, della morale, della politica, della spiritualità, dell’educazione.

Grazie al Torino Film Festival il progetto esordì nel 2011 con il premio gli occhiali di Gandhi, assegnato all’opera che meglio testimoni una visione nonviolenta dell’esistenza.

Attraverso spettacoli, dibattiti, proiezioni, stage, mostre, corsi, concerti, seminari Irenea è un luogo di incontro, ricerca, formazione e sperimentazione.

Le attività sono organizzate e proposte da singoli, compagnie o associazioni che al momento cooperano in quattro gruppi di lavoro, a seconda delle aree di competenza: arti figurative; cinema; danza musica e teatro; letteratura. Tutti sono invitati a partecipare sia come fruitori sia come creatori.

Il progetto Irenea permette di riconoscere le forme di violenza, visibili o nascoste, allo scopo di superarle e di disseminare la pace con la scelta dei contenuti e con l’impiego degli strumenti. Tra le principali tematiche ricordiamo:

conflitti: le tensioni, i preconcetti e le contraddizioni che si radicano nell’interiorità delle coscienze, si espandono nella società fino a provocare le guerre. L’arte li denuncia, li descrive, li critica, li favorisce oppure può aiutare a indagarli, risolverli e trasformarli con creatività;

differenze di genere: per valorizzare la reciprocità tra donne e uomini, per eliminare disuguaglianze e violenza, per cancellare le discriminazioni dovute all’orientamento sessuale l’arte è in grado di promuovere un’evoluzione culturale condivisa;

diritti e doveri: il bisogno di giustizia e la rivendicazione dei diritti dell’essere umano e di ogni vivente subiscono continue aggressioni, che sta alla responsabilità dell’artista avallare o contrastare;

documentazione: nell’epoca odierna la memoria del passato e la comprensione dell’attualità dipendono sempre di più dalla produzione artistica, che può distorcerle o rafforzarle;

ecologia: l’ambiente naturale può essere ritratto come risorsa da sfruttare o come alveo vitale al quale coapparteniamo;

intercultura: le arti sono finestre che avvicinano popoli e tradizioni, acuendone i dissidi o preparandone lo scambio e l’integrazione;

protagonisti: per far conoscere innumerevoli figure della storia della pace e della nonviolenza, che è l’autentica storia dell’umanità;

spiritualità: per dimostrare che l’aspirazione alla bellezza, alla verità e alla pace pulsa nel cuore di ogni persona e in tutte le religioni, nonostante le degenerazioni dell’odio, dell’oppressione e delle fratture;

visioni: presagendo o sognando il futuro e l’altrove, l’arte richiama alla solidarietà qui e oggi.


La struttura

Accanto al progetto culturale già avviato, abbiamo ritenuto necessario disporre di una struttura dove presentare al pubblico l’azione di studio, ricerca, formazione, documentazione.

Nello stabile dove ha sede il Centro Studi Sereno Regis, in via Garibaldi 13, abbiamo acquistato e stiamo ristrutturando la sala che ha ospitato uno dei primi cinema di Torino, l’ex cinema Garibaldi, che risale ai primi anni del secolo scorso, una sala che nascondeva sotto di sé una porzione significativa della chiesa dei ss. Simone e Giuda, già attiva come sede parrocchiale nell’XI secolo.

Oltre al recupero di un significativo bene culturale, questo locale è particolarmente adatto, per dimensione e ubicazione, a sviluppare le attività che ci si propone di promuovere di una cultura cinematografica e artistica ispirata alla pace e alla nonviolenza. La sala si presta anche a svolgere altre iniziative relative al rapporto arte-pace-nonviolenza: mostre, concerti, spettacoli teatrali, conferenze, potenziando così l’insieme di attività già svolte dal Centro Studi Sereno Regis.

Il Centro Studi Sereno Regis
e il Cinema per la pace e la nonviolenza
sono un
BENE COMUNE

Ti invitiamo ad aderire alla sottoscrizione popolare per l’acquisizione e la realizzazione di questo progetto: dimostriamo con i fatti che la solidarietà, l’economia del dono e dei beni comuni sono la strada lungo la quale l’umanità deve proseguire il suo cammino proprio per affrontare con dignità la grande crisi sistemica incombente. Puoi aderire sia con contributi a fondo perduto sia con prestiti senza interesse, da restituire in tempi da concordare.

I contributi a fondo perduto sono detraibili dalla dichiarazione delle tasse.

Per i versamenti dei tuoi contributi puoi utilizzare i seguenti riferimenti indicando nella causale:

“sottoscrizione progetto cinema”.

Versamenti su Conto Corrente Postale n. 23135106 intestato a Centro Studi Sereno Regis, via Garibaldi 13, 10122 Torino:
Bonifici: IBAN IT67 G076 0101 0000 0002 3135 106

oppure:

Conto corrente bancario intestato a Centro Studi Sereno Regis, via Garibaldi 13, 10122 Torino presso la Banca Popolare Etica:
IBAN IT61 D050 1801 0000 00000111 068

Per ulteriori informazioni:
[email protected]
Umberto Forno: [email protected]

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