Adonella Marena ci ha appena lasciato. Il Centro Studi Sereno Regis, in collaborazione con Djanetfilm e l’Associazione Museo Nazionale del Cinema, vuole ricordarla dedicandole una serata. Adonella Marena è stata una delle più importanti animatrici del cinema al femminile. Attiva fin dalla fine degli anni ‘80, ha concentrato le sue energie creative nel documentario sociale, non dimenticando mai di valorizzare il cinema realizzato dalle donne.
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Conosciuta per la sua attiva partecipazione alle vicende sociali legate alla Val Susa, Adonella ha vinto per ben due volte il premio Spazio Italia al Torino Film Festival, raccogliendo nel suo cinema le sue passioni politiche: l’ambientalismo, l’ecologia, la conservazione della memoria, la solidarietà con i popoli in lotta e i diritti degli animali, per un compiuto approccio intersezionale.
“La soggettività non è un limite e lo sguardo delle emozioni e del desiderio non è il tradimento della realtà. Al contrario è l’uso totale della propria testimonianza, della propria presenza nella società”. Così diceva Adonella Marena, rivendicando l’adozione di uno sguardo cinematografico mai didascalico, mai disciplinato dalle convenzioni, ma sempre libero e creativo.
Venerdì 16 dicembre saranno proiettate tre sue opere, introdotte da Massimo Arvat, produttore di Zenit Arti Audiovisive: La Combattente (1998, 32’), una docu-fiction sull’incontro tra una studentessa e un’anziana partigiana, una riflessione sulla difficoltà di trasmettere la memoria; Facevo le nugatine (1996, 16’), il percorso solitario di un ex operaio nella sua vecchia fabbrica abbandonata. Primo premio Spazio Italia al Torino Film Festival, menzione speciale del premio Cipputi (miglior film sul mondo del lavoro) e Commissione Pari Opportunità (Migliore regia femminile) e Indiani di valle (2005, 54’), la storia del movimento notav in Val di Susa. Il film, distribuito da Carta, venne proiettato in numerosi festival internazionali, in particolare a Strasburgo presso il Parlamento europeo.
