Tre autori, tre libri, tre prospettive diverse sullo stesso tema. Intervengono gli autori del libro “L’immagine carnefice”, pubblicato da Cronopio Edizioni, Amato, Barberio, Corace, Galbo, La Tella, Letizia, Orlando, Pagano, Pagliaro, Palumbo, Princiotta.
Al centro dell’interesse dei contributi che compongono questo volume è innanzitutto la carica filosofica ed estetica, ma anche politica e psicanalitica, sottesa sia alle nuove forme contemporanee di guerre iper-tecnologiche sia all’impiego delle immagini per costruire la logica del terrore globale. In particolare, partendo dalle celebri fotografie scattate nel carcere irakeno di Abu Ghraib, dove nel 2004 dei soldati americani si lasciano fotografare mentre torturano dei prigionieri, si snoda una riflessione sul valore ‘cinematografico’ delle immagini nelle esecuzioni dell’Isis. Per articolare le proprie tesi il volume prende in considerazione l’opera, tra l’altro, di Barthes, Baudrillard, Bazin, Benjamin, Debord, Deleuze, Fanon, Foucault, Grousin, Lacan, Nietzsche, Zizek. Analizza, inoltre, alcuni film di guerra (ad esempio: America Sniper di Clint Eastwood e Zero Dark Thirty di Karen Bigelow) e il valore ‘estetico-politico’ di alcune fortunate serie tv (ad esempio: Black mirror). (Dalla quarta di copertina)
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