
…E il futuro è solo l’armonia con l’ambiente
Partecipano: Fabio Balocco (scrittore e blogger) e Carlo Grande (giornalista e scrittore)
Introduce Massimo Mortarino (Comitato Salviamo il paesaggio)
Le Alpi Occidentali, a differenze di quelle Orientali, specialmente dopo la seconda guerra mondiale hanno patito alla grande il fenomeno dello spopolamento. Anche a seguito dell’assoluto disinteresse della mano pubblica rispetto alle dinamiche industriali che succhiavano linfa vitale alla montagna. Esempio Fiat e Michelin.
Ci sono state, sì, alcune località che hanno resistito, ma spesso semplicemente adeguandosi al modello culturale urbano e grazie a capitali provenienti proprio dall’altrove. Così le località sciistiche come Prato Nevoso o Artesina o Sestriere. Località che hanno subito consapevolmente o meno una colonizzazione mutuando un modello culturale/economico altro, della pianura.
In questo quadro, l’ambiente, il territorio naturale sono stati ignorati o, viceversa, “valorizzati” con conseguenti pesanti interventi. Questo quando invece la realtà è che l’ambiente integro o modificato dalla mano umana nel corso dei millenni è un valore in sé e lo sarà sempre di più, e ce ne accorgiamo ancor più oggi.
Da qui alcuni segnali di resistenza “naturale” ed esempi di ritorno alla vita in armonia con la Natura, che si rifanno, ad esempio, a Thoreau, apostolo della disobbedienza civile, cantore selvaggio della vita nei boschi: in realtà intellettuale per nulla modaiolo, ma ascetico ed epicureo, un vero ribelle.
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