#bike4westernsahara arriva a Torino e poi Val Susa, 30.000 km in bicicletta per la causa Saharawi

Daniela Bezzi

Si concluderà a Bussoleno in Val Susa, dopo la più intensa agenda di incontri che si inaugura da stasera a Torino, il capitolo italiano del progetto #bike4westernsahara: trentamila chilometri a pedali in giro per il mondo per accendere qualche sparsa lampadina sulle atroci condizioni del popolo Saharawi, l’ultima colonia rimasta in Africa nel Sahara Occidentale.

Protagonisti della folle impresa due giovani attivisti svedesi, Sanna Ghotbi e Benjamin Ladraa, da sempre impegnati sul fronte dei diritti umani con Solidarity Rising. Partiti quasi due anni fa, era il 15 maggio del 2022, da Goteborg in Svezia, i due hanno già attraversato una trentina di Paesi, dalla Danimarca alla Turchia, e poi via in aereo verso l’estremo oriente, sbarco in Corea, approdo via nave in Giappone dove hanno avuto modo di dialogare con politici e cittadini che erano lì per il summit del G7 di Hiroshima… e poi passaggio in Indonesia, dove hanno subito spiacevolissimi interrogatori dall’intelligence del governo che ha deciso di espellerli scambiandoli per spie… e poi eccoli in Grecia attaccati dai lupi… e in Montenegro, dove sono rimasti bloccati in montagna da un temporale e per fortuna che un paio di turisti indiani erano nei paraggi…

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Solidarity Rising (@solidarityrising)

Ovunque sono stati ospiti di associazioni amiche, hanno dialogato con esponenti del governo e amministratori, hanno tenuto seminari all’interno di importanti università, hanno soprattutto parlato con persone qualsiasi, passanti, simpatizzanti, che hanno incontrato per le strade di mezzo mondo, per sensibilizzare l’opinione pubblica circa i dettagli di questa storia così grave e dimenticata. Perché la guerra che ha colpito nel recente passato il Sahara occidentale è ormai ufficialmente conclusa, ma in condizioni di inaccettabile abuso e vera e propria detenzione per la popolazione Saharawi, imprigionata da un muro di oltre 2 mila chilometri nel deserto africano, nell’area controllata dal Polisario (movimento indipendentista) sotto l’occupazione marocchina.

Ci sarebbe un referendum per l’indipendenza (ripetutamente richiesto dall’ONU) che però non è mai stato effettuato. E quel che resta è una comunità che da più di 40 anni è costretta a vivere in condizioni di vera e propria tragedia umanitaria nei campi profughi, ultima colonia africana occupata illegalmente dal 1975 dal Marocco. Una tragedia che continua e si perpetua nella più totale disattenzione, lontana anni luce dagli occhi di tutti noi.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Solidarity Rising (@solidarityrising)

Pedalata dopo pedalata Sanna e Benjamin sono arrivati in Italia verso la metà di febbraio (espulsi appunto dall’Indonesia) e piano piano hanno risalito la stivale per raggiungere Milano e dintorni (ed era Pasqua) e poi Novara ed eccoli infine a Torino da oggi

  • con debutto stasera al Kontiki per un incontro a cura di Fridays For Future e Arci;
  • partecipazione domattina a Piazza Castello al presidio “Presenza di Pace”
  • ben due incontri al Sereno Regis (sabato 6 aprile alle ore 16,30 e poi ancora lunedì 8 aprile alle ore 20.30 con la partecipazione della rappresentante del Fronte Polisario in Italia Fatima Mahfoud);
  • altro incontro il 9 aprile alla Casa delle Donne…

Ecco nella locandina di #bike4westernsahara qui sotto tutti i dettagli circa orari, luoghi e organizzatori degli eventi che non mancheremo di seguire i prossimi giorni.

Gran finale sulla via verso le Alpi non potrà che essere in Val Susa, ospiti dell’Associazione Culturale La Credenza di Bussoleno e nella stessa mattina a San Didero con vista sul fortino per il settimanale pranzo conviviale.

Le prossime tappe di #bike4westernsahara, scavalcate le Alpi, saranno in Svizzera, e poi Francia, Spagna. Arrivo previsto nel Sahara occidentale: febbraio 2025.


 

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.