Quali sono i risultati attesi?
YOUNG diverCITY Mira a costruire collettivamente linee guida per le nuove politiche giovanili di Settimo Torinese a seguito del coinvolgimento dei giovani, costruiti su di una dimensione orizzontale e dialettica e progettata dando valore alla diversità e all’inclusione.
I 300 giovani vivranno l’esperienza della cittadinanza attiva, influenzando direttamente il loro senso individuale di efficacia di sé e il loro ruolo positivo nella comunità.
Una piattaforma per la collaborazione all’interno della società civile e ricostruita e consolidata tramite un obiettivo concreto, lo sviluppo delle linee guida e il monitoraggio del loro implemento, con lo scopo di rafforzare i modi in cui i giovani possono assumere un ruolo attivo nella costruzione della propria comunità.
In che modo l’idea rafforza la cittadinanza attiva a livello locale e comunitario?
YOUNG diverCITY è un progetto di dialogo strutturato. Il dialogo strutturato è uno spazio non formale nel quale i giovani e i decisori politici si confrontano in piccoli gruppi, discutendo visioni riguardanti il futuro dei giovani locali.
Il dialogo strutturale è orizzontale. Esso permette a coloro che sono solitamente silenziosi (giovani, stranieri) di prendere il palco e dare voce alla diversità. Il dialogo strutturale è preparato tramite una fase intensa di coinvolgimento giovanile (micro-azioni) che accompagna i 300 giovani a prendere parte al dialogo in maniera coscienziosa e informale. Inoltre, è stato creato un posto per differenti gruppi di giovani per presentare le loro riflessioni. Infine, il progetto mira a creare un gruppo per monitorare l’attuazione da parte delle istituzioni locali delle linee guida derivanti dal confronto.
Perché questa idea è importante per voi?
Siamo tutti convinti che lo sviluppo della comunità possa e debba partire dai giovani e vogliamo ascoltarli.
Ilaria Zomer, educatrice alla pace del Centro Studi Sereno Regis, lavora da diversi anni nella formazione di giovani facilitatori per lo sviluppo comunitario.
Paola Pesci, dipendente del Comune di Settimo Torinese, settore politiche giovanili, da 20 anni impegnata nella valorizzazione del ruolo dei giovani sul territorio.
Irene Galletti, ha numerose esperienze di peer-leadership in gruppi giovanili che si occupano di advocacy, riappropriazione degli spazi urbani e innovazione nei processi partecipativi. Presidente dell’A.P.S. “Tavolo Giovani”.
Michele Pizzino, direttore della Casa dei Popoli, lavora da 20 anni nell’educazione globale dei giovani.
Chi sta unendo le forze?
Coinvolgeremo anche 6 scuole superiori e una scuola professionale presenti sul territorio, il locale centro di accoglienza per richiedenti asilo e circa altre 20 associazioni culturali, giovanili, religiose, sportive.