Modalità di visita e percorso
La mostra è dunque in primo luogo una mostra virtuale itinerante, che attraversa i principali luoghi di Torino legati alla storia dell’obiezione di coscienza e li presenta attraverso una documentazione che li spiega e li contestualizza.
Si accede alla mostra tramite una webApp. In prossimità di ogni luogo, sul proprio smartphone, visitatori e visitatrici potranno:
- Ascoltare un podcast in italiano o in inglese o leggere il testo in italiano sui fatti avvenuti in quel luogo
- Scorrere una galleria di documenti e foto scaricabili
- Vedere la videointervista di un testimone su quanto accaduto
Il percorso completo prevede 15 tappe e ha una durata di circa due ore e mezza. Il percorso più breve riguarda le prime dieci tappe e può essere completato in un’ora e tre quarti circa. Ma in realtà la mostra è libera: ciascuno può costruire il proprio percorso scegliendo solo alcuni luoghi e le sue storie. Ogni tappa presenta infatti un racconto a sé stante che non necessita, per essere compreso, degli ascolti precedenti.
Accanto a questa modalità più innovativa, fruibile in perfetta autonomia con il proprio smartphone, il Centro Studi ha immaginato dei percorsi più classici, attraverso dei tour organizzati su richiesta, per alcuni gruppi di persone.
A partire da settembre saranno infine previste delle attività rivolte specificamente al mondo della scuola secondaria, a giovani studenti e studentesse, a ragazzi e ragazze del servizio civile.
I luoghi dell’obiezione di coscienza
Se obiettori e movimenti pacifisti sono i protagonisti della storia dell’obiezione di coscienza, i luoghi rappresentano gli scenari dove l’obiezione di coscienza si organizza o dove diventa visibile imponendo le istanze degli obiettori agli occhi di una popolazione ignara, benevola o restia. Sono anche luogo dei conflitti che oppongono i movimenti antimilitaristi alla forza pubblica o ai movimenti di estrema destra.
Troviamo due tipologie di luoghi: alcuni sono piazze o palazzi di Torino celebri nel mondo. Riscoprirne la valenza in una storia dell’obiezione di coscienza significa sovrapporre un significato nuovo ai molti che già possiedono. Altri sono sconosciuti: in questo caso si tratta proprio di recuperare una labile traccia, perduta ai più, ripristinarla e fissarla nella memoria.