I premi e le motivazioni

Mettersi gli occhiali di Gandhi significa pensare un cinema nuovo,che offra visioni di pace invece che di guerra,
di condivisione più che di esclusione, di partecipazione e non di antagonismo.

31° Torino Film Festival #TFF31

Premio alla cinematografia nonviolenta
GLI OCCHIALI DI GANDHI
a cura del Centro Studi Sereno Regis

La Giuria della terza edizione del premio “gli occhiali di Gandhi” premia:

L’Image manquante
di Rithy Panh

skorea-film-busan-rithy_panh2A cinquant’anni, la maturità e la distanza raggiunta permettono al regista di ritornare alla straziante esperienza dell’infanzia vissuta sotto la dittatura cambogiana, con il suo carico di immenso dolore, eppure mondata da qualunque volontà di vendetta o di rivalsa.
Un film che narra la violenza senza mai essere violento, un’opera ricca di umana poesia, credibile e toccante, mai retorica.
La consapevolezza che l’immagine perduta non potrà mai essere ritrovata non distrugge la speranza di una vita senza sopraffazioni.

Menzione speciale a:


El Lugar de las Fresas
di Maite Vitoria Daneris

Lina e Hassan 2Una favola gandhiana nella realtà torinese, legata ad un contesto sociale multietnico, il mercato più grande d’Europa, Porta Palazzo.
Un incontro tra persone autentiche colte dalla regista nella loro umanità con sguardo delicato, rispettoso e partecipe.
Una tenace contadina e un giovane marocchino in cerca di lavoro e stabilità diventano simbolo di una solidarietà e di un dialogo possibile a partire da umanità differenti.

Menzione speciale a:

Striplife
di Grignani, Mussolini, Scaffidi, Testagrossa e Zambelli

STRIPLIFE_2Un film collettivo con una forte coerenza stilistica e di intenti.
Il problema del conflitto israelo-palestinese è trattato in modo nonviolento e universale attraverso un racconto corale in cui è la vita quotidiana il motore per azioni autentiche che superano la distinzione amico-nemico. Un esempio chiaro di lotta nonviolenta attraverso la quotidianità della resistenza.
Le azioni dei protagonisti, pur delimitate da un confine geografico ristretto e opprimente, si aprono a un contatto profondo con il mondo esterno.

Il premio “gli occhiali di Gandhi” 2013 è stato consegnato

sabato 30 novembre, alle ore 16
sala 3 cinema Lux
galleria San Federico 33, Torino

 

Mettersi gli occhiali di Gandhi significa pensare un cinema nuovo che offra visioni di pace invece che di guerra, di condivisione più che di esclusione, di partecipazione e non di antagonismo.

 Torino Film Festival 2013
Premio alla cinematografia nonviolenta

GLI OCCHIALI DI GANDHI

a cura del Centro Studi Sereno Regis

logo occhiali di gandhi

Il premio alla cinematografia di pace che promuove la risoluzione nonviolenta dei conflitti, giunge alla terza edizione. Fare e guardare il cinema con l’ottica gandhiana infatti è possibile. Questa la scommessa lanciata nel 2011 dal Centro Studi Sereno Regis, quando propose al Torino Film Festival di conferire un riconoscimento all’opera che meglio comunichi una visione nonviolenta della vita.

Scopo dell’iniziativa è promuovere una civiltà giusta, solidale e ambientalmente sostenibile attraverso la capacità di testimoniare il superamento dei conflitti con metodi pacifici.

Quest’anno la giuria del premio gli occhiali di Gandhi è formata da cinque elementi, attivi nel progetto Irenea: cinema e arte per la pace del Centro Studi Sereno Regis: Giordano Amato e Massimo Giovara, drammaturghi, Vita Nolè, docente di discipline artistiche, Carmen Riccato, semiologa cinematografica, e Luciana Spina, critico cinematografico, già direttore della biblioteca Mario Gromo.

Il trofeo sarà realizzato tramite un concorso al quale partecipano studenti del Primo Liceo Artistico, dell’Istituto Albe Steiner, del Liceo Artistico Musicale Aldo Passoni e dell’I.T.I.S. Bodoni-Paravia.

Questa edizione del premio gli occhiali di Gandhi è sostenuta dalla VII Circoscrizione di Torino, e si avvale degli sponsor AURORA e Cooperativa Triciclo.

 

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