In Guatemala lo scorso mese di dicembre si sono commemorati i 22 anni dalla firma degli Accordi di Pace che hanno messo fine al lungo conflitto armato interno durato 36 anni (1960-1996). Da quel momento in poi si è sperato che le organizzazioni della società civile e i difensori dei diritti umani potessero potare avanti i propri valori in difesa dei diritti umani senza rischio per la propria incolumità e sicurezza. Purtroppo ancora il Paese centroamericano è lontano dal garantire la piena sicurezza a coloro che nel quotidiano difendono i diritti umani.
Fra i temi più rilevanti nella difesa dei diritti umani in Guatemala ci sono la difesa della terra, del territorio e dell’ambiente; il recupero delle terre ancestrali, specialmente delle varie popolazioni Maya che abitano il Paese; la lotta contra mega progetti minerari ed idroelettrici; la ricerca di giustizia e verità nei processi di “giustizia di transizione” per i crimini commessi durante il conflitto armato.
SweFor Guatemala e PBI Italia onlus sono ONG internazionali che lavorano da tempo accompagnando difensori dei diritti umani in Messico, Guatemala, Honduras e Colombia con l’obiettivo di creare spazi di sicurezza e di pace, utilizzando metodi nonviolenti. Roberto Meloni è stato volontario di PBI Guatemala (2016-2017) e attualmente lavora come osservatore di pace e accompagnante di difensori dei diritti umani in Guatemala.”Uno sguardo sul Guatemala” ha come obiettivo di raccontare attraverso parole e immagini l’esperienza dell’accompagnamento internazionale e alcune storie dei difensori dei diritti umani guatemaltechi.
Gli eventi sono promossi da Swefor (www.krf.se), PBI Italia (http://www.pbi-italy.org/) e Centro Studi Sereno Regis (https://serenoregis.org/)
Primo incontro del ciclo Senz’armi di fronte alla guerra, un percorso di eventi sul tema del peacebuilding e degli interventi civili in aree di conflitto, per raccontare esperienze civili di reazione di fronte agli effetti delle guerre.
Nell’ambito di questo ciclo sono stati progettati i seguenti incontri, spettacoli e presentazioni di libri:
- Uno sguardo sul Guatemala. L’accompagnamento internazionale ai difensori dei diritti umani – testimonianza
Intervento di Roberto Meloni, Osservatore di pace per l’organizzazione Swefor, già volontario internazionale di PBI e volontario di PBI Italia. Incontro promosso con SweFOR e PBI Italia.
Dopo quasi due anni di lavoro su terreno in Guatemala accompagnando difensori dei diritti umani, il proposito di questo incontro è quello di raccontare l’esperienza sul campo e parlare delle numerose storie delle persone che giorno dopo giorno svolgono un servizio per il bene di tutti per difendere i diritti umani. Sono queste storie di popolazioni indigene, campesinos, organizzazioni sociali che ogni giorno lottano pacificamente per rivendicare diritti. Insieme a queste storie, l’altro obiettivo dell’incontro organizzato in maniera congiunta da SweFOR e PBI Italia, è quello della divulgazione di informazioni sulla pratica dell’accompagnamento internazionale.
Periodo: 7 febbraio 2019
- Badheea: dalla Siria in Italia con il corridoio umanitario – spettacolo teatrale
Spettacolo teatrale sviluppato nell’ambito del progetto di alternanza scuola lavoro dell’Istituto Lagrange sul tema dell’uso dell’arte nel lavoro sociale. Lo spettacolo è tratto dal libro Badheea: dalla Siria in Italia con il corridoio umanitario e racconta la storia di una donna siriana giunta in Italia dal Libano con il progetto dei Corridoi Umanitari. Interviene allo spettacolo Mattia Civico, autore del libro, e alcuni organizzatori e promotori del progetto Corridoi Umanitari della Provincia di Torino.
Periodo: 1 marzo 2019
- Ordalie: memorie e memoriali per la Pace e la Convivenza – presentazione libro
Gianmarco Pisa, Paesaggi kosovari, 1998-2018, Multimage
Il riconoscimento dei giacimenti culturali e la valorizzazione del “luoghi della memoria”, punti di sedimentazione delle memorie collettive, assurgono altresì a occasioni preziose, contro l’oblio e lo spaesamento, per costruire la pace e la condivisione attraverso le culture.
Nella prospettiva del “culture-oriented peace-building”, attraverso il Mediterraneo, nei Balcani, nel Kosovo post-conflitto, contenuti e significati, in essi racchiusi, riverberano per il futuro messaggi di convivenza e giustizia.
Periodo: 29 maggio 2019
- Mauro Julini, Uomini e donne per il dialogo. Negoziati, negoziatori, mediatori, Cartacanta – presentazione libro
Un nuovo contributo all’incontro e all’affermazione del paradigma culturale del dialogo e delle modalità di gestione pacifica dei conflitti, per la conoscenza e la legittimazione culturale di mediazioni, negoziati, interventi di facilitazione, articolati tragitti negoziali, come si sono realizzati lungo la storia dell’uomo e della sua civilizzazione.Il libro narra esperienze di vita e professionali di ambasciatori, segretari generali O.N.U., plenipotenziari, nunzi pontifici, inviati speciali, mediatori, facilitatori, peacekeepers, negoziatori, uomini di stato e avvocati impegnati in attività negoziali.
Donne e uomini che hanno agito in epoche differenti, nell’arco di sei secoli, in paesi e condizioni diverse ed in quasi tutti i continenti. Un testo come pretesto, un’occasione di riflessione per un nuovo e diverso paradigma culturale, che passa anche attraverso un maggior coinvolgimento delle donne, per tentare di fare luce su approcci e pratiche che hanno reso il mondo più civile e vivibile, per concorrere a sostenere un progetto di pace e di umanizzazione per le prossime generazioni, quelle che per affrontare i conflitti avranno la possibilità di scegliere, consapevolmente, tra una pluralità di strumenti. Interviene l’autore Mauro Julini.
Periodo: 27 settembre 2019
- “Il successore” di Mattia Epifani – documentario
La guerra nella ex-Jugoslavia è finita circa vent’anni fa, ma molte mine sono ancora presenti nelle campagne bosniache e continuano a mietere vittime. Al di là del mare, l’ingegner Fontana è proprietario di un’azienda pugliese specializzata nella progettazione e nella vendita di mine antiuomo, la Tecnovar. Ad un certo punto della sua vita un’atroce domanda lo assale: quante vittime avrà causato il lavoro dell’azienda fondata da suo padre?
Da quel momento decide chiudere col passato, rompere con la tradizione familiare e con suo padre – figura tanto carismatica quanto ingombrante. Intraprende così un viaggio esistenziale dall’Italia alla Bosnia Erzegovina, per affrontare i fantasmi che affollano ancora la sua vita.
Periodo: ottobre 2019
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