Presidio di solidarietà: lunedì 15 aprile dalle ore 18 davanti al Rettorato dell’Università di Torino in via Po, 17.
Il 19 marzo, il Senato Accademico dell’Università di Torino ha approvato una mozione per sospendere la collaborazione con le istituzioni accademiche israeliane per la ricerca, rendendo UNITO il primo ateneo italiano ad esprimersi contro il bando MAECI (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale), un bando di cooperazione industriale, scientifica e tecnologica per progetti congiunti di ricerca tra Italia e Israele.
Negli ultimi anni queste ricerche hanno sviluppato tecnologie ad uso duplice (cioè sia civile sia militare) contribuendo alle violazioni dei diritti internazionale e umanitari della popolazione palestinese da parte di Israele. l’Italia non deve in nessun modo essere complice dei crimini contro l’umanità che compie Israele sistematicamente.
La decisione del Senato Accademico di UNITO è stata un passo molto importante per prendere una posizione ferma e chiara per rispondere alla richiesta di giustizia del popolo palestinese, ma subito dopo questa decisione si è scatenata una campagna mediatica contro il Rettore ed il Senato Accademico.
La situazione nella Striscia di Gaza è grave e tragica, in questo momento storico è necessario che le Università prendano le distanze da tutti gli accordi, collaborazioni e ricerche scientifiche che coinvolgono le industrie belliche (ELBIT e Leonardo solo per nominarne alcune), producendo effetti militari che contribuiscono al genocidio in corso e a massacri di civili in tutte le guerre.
E’ un nostro dovere come parte attiva della società civile esprimere solidarietà e supporto al Senato Accademico della nostra università, perciò abbiamo chiamato un presidio pubblico per:
– ribadire che denunciare i crimini di Israele è una responsabilità etica e morale;
– sostenere il Senato Accademico in questo percorso;
– chiedere che il Politecnico di Torino si unisca a UNITO nel sospendere i progetti di ricerca con atenei israeliani;
– chiedere all’Università di fare un passo ulteriore, allargando la presa di posizione presa con il bando MAECI a tutte quelle collaborazioni dual use ancora esistenti.