Interviene Adel Jabbar sociologo. Coordina e modera la conversazione con il pubblico Karim Metref, giornalista
L’incontro intende evidenziare una lettura critica a un certo discorso pubblico che spesso tende a utilizzare una chiave culturalista per leggere e interpretare i conflitti in corso e in particolare modo la complessa e contradditoria realtà arabo-islamica.
Si assiste a un continuo perpetuarsi di semplificazioni a scapito di un necessario approccio analitico che getterrebbe uno sguardo critico sulle vicende storiche e le questioni attuali.
Adel Jabbar è sociologo dei processi migratori e relazioni transculturali. Ha insegnato sociologia delle culture e delle migrazioni all’Università Ca’ Foscari di Venezia e Comunicazione interculturale all’università di Torino. Libero docente incaricato nell’ambito della sociologia della migrazione in diverse università italiane. Collabora con le seguenti riviste: Cem mondiali (BS), Fenomenologia e Società (TO) e Confronti (Roma). Svolge attività di ricerca e formazione per diversi organismi di ricerca e enti locali.
Karim Metref, nato in Cabilia (Centro Nord dell’ Algeria), dopo studi di scienze dell’educazione ha lavorato come insegnante di educazione artistica per circa dieci anni in un piccolo villaggio di montagna ed è stato, contemporaneamente agli studi e al lavoro attivista per i diritti culturali dei Berberi e per l’accesso ai diritti democratici in Algeria. Nel 1998 si è trasferito in Italia, prima in Liguria poi a Torino e dopo varie formazioni nel settore, In Italia, Francia e Germania, è stato animatore e formatore in educazione alla pace, pedagogia interculturale e gestione nonviolenta dei conflitti. Il giornalismo e la scrittura sono strumenti per veicolare le sue convinzioni politiche e le nuove forme di pedagogia che ha imparato e che contribuisce a diffondere come formatore. Collabora con vari enti come formatore e operatore su progetti educativi e nello stesso tempo scrive su varie testate cartacee (Carta, Internazionale, Il manifesto, CEM-Mondialità, Missioni della Consolata…) e elettroniche (Peacereporter, Babelmed, agoravox…)
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