2 – 6 ottobre 2024 | PACE SUBITO. Esperienze di nonviolenza nel segno della cura
Lo sviluppo di una cultura della nonviolenza è l’alternativa più radicale alla violenza culturale profondamente radicata nelle nostre società. Al suo centro sta un concetto di conflitto inteso come realtà che fa parte della vita e che in quanto tale non va negato, ma trasformato in modo costruttivo, attraverso i principi della comunicazione nonviolenta, del dialogo, della lotta nonviolenta, in tutte le sue forme.
PROGRAMMA
Mercoledì 2 ottobre
Giornata Internazionale della Nonviolenza
Anteprima del Festival con il convegno del Coordinamento A.Gi.Te. Prospettive nonviolente per una cultura di pace, nell’Aula Magna dell’IIS Avogadro, Corso San Maurizio 8, un’occasione di approfondimento e confronto per identificare possibili passi verso un cambiamento di cultura, approfittando dell’occasione data dalla Marcia mondiale per la pace e la nonviolenza e dal Festival della Nonviolenza.
Venerdì 4 ottobre
In mattinata eventi decentrati con le scuole
Giaveno: presso il Cinema San Lorenzo, interventi di Domenico Quirico, Piero Gorza, Nadia Lambiase su “Storie di guerra e di migrazioni verso un’economia di pace”; in alcune scuole medie e superiori del territorio, Giochi di pace (con Ultima generazione).
Sala Poli del CSSR
ore 17,30
Sessione introduttiva del Festival
Modera: Angela Dogliotti
- “Rischi e opportunità del mondo emergente: dal sistema di guerra al paradigma della convivenza possibile” – Francesco Vignarca, Rete italiana pace e disarmo;
- “Dalla guerra alla cura” – intervento video di Rossella Miccio, presidente di Emergency;
- “Migranticidio. Dal viaggio allo sfruttamento. Le forme della violenza strutturale, diretta e culturale su chi si sposta ” – Maria Perino, ADL a Zavidovici e OnBorders, Gianfranco Crua, Carovane migranti;
- “Per un’economia di pace e sostenibilità: domande e prospettive sul futuro di Torino” – Gaetano Quadrelli, Pastorale sociale del lavoro e Enzo Ferrara, CSSR;
- “I danni all’ambiente causati dalla guerra in Ucraina” – Domenico Sanino , Pro Natura Piemonte;
- “Per affrontare le sfide globali: una Costituente per la Terra?” Alessandra Algostino, docente di Diritto Costituzionale presso l’Università di Torino.
ore 20 Apericena
ore 20,45 Give Peace a Screen al Festival della Nonviolenza
Il festival Give Peace a Screen propone un incontro con il regista Sandro Bozzolo, con le proiezioni di
Amazonia 2.0,
dedicato a un particolare movimento di resistenza: a Sarayaku, in Ecuador, per la prima volta negli ultimi secoli, l’Amazzonia ha smesso di essere un luogo passivo che subisce senza reagire alle prepotenze degli altri. Una comunità indigena, particolarmente visionaria, ha intrapreso un cammino di proposte creative e concrete, per una vera e propria rivoluzione della coscienza che vuole unire tutti i popoli in resistenza, nel mondo.
Un sindaco fuori dal comune,
dedicato alla esperienza nonviolenta del sindaco di Bogotà, Antanas Mokus, che ha gestito la città adottando tecniche di cittadinanza attiva, di partecipazione alle decisioni, soprattutto di approccio nonviolento ai conflitti.
Sandro Bozzolo, dottore di ricerca in Migrazioni e Processi Interculturali presso l’Università di Genova, discuterà con noi di queste sue importanti esperienze che hanno coniugato il documentario e l’impegno politico e sociale.
Give Peace A Screen, festival dedicato ai cortometraggi che parlano di pace, proseguirà il 17 ottobre con l’inaugurazione ufficiale, e si concluderà domenica 20 ottobre con un altro grande documentario: Disturbing the peace, sulle azioni nonviolente che un gruppo di israeliani sta compiendo per fermare il genocidio di Gaza e l’aggressione della Cisgiordania.
Sabato 5 ottobre
Sala Poli del CSSR
ore 9,30 – 12,30 Esperienze di pace, nonviolenza, sostenibilità
Modera: Rita Vittori
- Studenti di Giaveno sull’esperienza con Rondine, Cittadella della Pace;
- Studenti della scuola di Oulx su Achille Croce, fondatore del Gruppo valsusino di azione nonviolenta e promotore della mozione contro la produzione di armamenti degli operai della Moncenisio;
- La protesta degli studenti contro il coinvolgimento delle Università nella ricerca sugli armamenti;
- L’esperienza della Scuola per la pace e dell’ Osservatorio contro la militarizzazione della scuola e dell’Università
- Presentazione dei “Quaderni di frontiera” sulle rotte dei migranti, di Matthias Canapini;
- Ultima generazione racconta la sua metodologia di intervento.
ore 14,30 -16,30 Esperienze di pace, nonviolenza, sostenibilità
Modera: William Bonapace
- L’esperienza del personale medico e logistico di Emergency nei teatri di guerra o sulla nave soccorso;
- Testimonianza di Ilaria Olimpico, Uri Noy Meir e Sulaiman Khatib (in collegamento), sul movimento dei Combattenti per la pace (su questa esperienza è appena stato pubblica to da Pressenza/Multimage il testo Combattenti per la pace. Israeliani e Palestinesi insieme per la liberazione collettiva, curato da Daniela Bezzi);
- L’esperienza di Carovane Migranti e OnBorders con le persone in cammino;
- Testimonianza di Carlo Miglietta sulla lotta nonviolenta di Roraima (Brasile), a cura di Pro Natura e Comitato Roraima. INTERVALLO
Ore 17 Reading sull’obiezione di coscienza di Pietro Pinna a cura della Biblioteca del CSSR
Pietro Pinna. A qualsiasi prezzo
di Elena Buccoliero. Adattamento a cura del Centro Studi Sereno Regis, con Gianni Bissaca e Walter Cassani
Pietro Pinna è stato il protagonista del primo caso mediatico di un obiettore di coscienza nell’Italia repubblicana. Nel 2024 ricorrono i 75 anni del suo processo, che si svolse il 30 agosto del 1949 al Tribunale militare di Torino. In questo reading, tratto da un testo teatrale di Elena Buccoliero, si ripercorre lo svolgimento di questa vicenda, raccontata con l’ausilio di immagini e documenti storici.
Domenica 6 ottobre
Laboratori in Casa del Quartiere di San Salvario
ore 10-12 e 15-17
- Mattino – Assemblea popolare di Ultima gener azione (proposta di tema: Torino città dell’aerospazio), Giardinetti della Casa del Quartiere
- Pomeriggio – Workshop: La militarizzazione delle scuole e delle universitàEsploriamo insieme il tema della presenza militare all’interno delle scuole e delle università utilizzando le tecniche del dibattito nonviolento, uno strumento basato sul riconoscimento, l’ascolto e la comprensione profonda di opinioni e bisogni dell’altr* e di se stess*, con l’intento di contrastare la polarizzazione e la disinformazione. “Participation Needs Debate”, metodologia del confronto nonviolento (Centro Studi Sereno Regis).