
Un incontro di riflessione e condivisione sul cammino come apprendimento: perché è sulla strada che si apprende a vivere. Conduce Gianni D’Elia, esperto in metodologie autobiografiche.
Per entrare nella riunione:
http://us05web.zoom.us/j/9400174090?pwd=MXJrQ3dHMFVSejlKMGVQTmxwZTlSUT09
ID riunione: 940 017 4090
Passcode: pGq1Qy
A chi intende partecipare chiediamo di:
- comunicarlo all’indirizzo e-mail [email protected], possibilmente entro domenica 7 febbraio;
- dirci se intende condividere una propria esperienza attraverso immagini o testi, e se ha bisogno di caricare files.
L’essere umano impara a camminare ben prima che a parlare. Da sempre gli esseri umani sono in cammino. Lo sono nel percorso evolutivo della loro umanità e civiltà e lo sono, piu’ metaforicamente, nelle loro traiettorie di vita soggettive e collettive.
Si cammina e si marcia per molte motivazioni e obiettivi diversi. Si pensi, nel corso della storia, nei diversi continenti e tradizioni religiose, a quante forme di pellegrinaggio sono esistete e tutt’ora permangono.
Solo nella nostra parte di mondo migliaia di persone ogni anno si mettono sul cammino che porta a Santiago di Compostela sulle orme di S.Giacomo e moltissime altre ripercorrono i passi di S.Francesco sulla via Francigena che porta a Roma.
Tutti i pellegrinaggi meditativi, di ricerca umana e spirituale hanno tante motivazioni e obiettivi quanti sono i pellegrini in cammino.
Si pensi ancora, alle marce per i diritti umani, la democrazia, per chiedere la pace o la libertà o la tutela dell’ambiente.
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