Festival dell’Alta Felicità 2024: milioni di cose
Che cosa rimane negli occhi e nella testa dopo ogni edizione del Festival dell’Alta Felicità?
Milioni di cose.
Il concretizzarsi di un’idea folle e visionaria.
L’ impegno indefesso di tutte e tutti.
Il cibo favoloso.
La musica, tanta e di qualità.
Le conferenze, gli incontri, le presentazioni. Interessantissimi e mai banali.
Le passeggiate informative con partecipazione mai vista.
Le partite di rugby e il loro terzo tempo solidale e resistente.
La marcia. Perché il Festival è momento di festa ma, soprattutto, di lotta.
E anche i tanti, continui ed assurdi tentativi di fermare tutto da parte di chi sa bene che il Festival veicola tanta (vera) informazione.
Tentativi che hanno solo rafforzato la già abbondante dose di resistenza.
E il dolore per chi ci ha lasciati proprio in questi giorni di allegria e condivisione, regalandoci però per sempre la sua ironia e la sua grande forza.
L’affetto per chi non ha potuto esserci ma c’era. Presente sempre.
E poi gli sguardi sognanti, curiosi, attenti dei mille e mille ragazzi e ragazze che ogni anno rendono il Festival fresco, colorato e bellissimo.
Ragazze e ragazzi ipertecnologici (come da copione per la loro nuovissima generazione) ma che per tre giorni hanno lasciato il cell da qualche parte per ascoltare, cantare, ballare, chiedere, confrontarsi, condividere, innamorarsi.
Sono i loro occhi aperti sul futuro che ci fanno sperare in un mondo migliore.
Occhi di chi naviga in un mondo complicato ma cerca di cambiarlo.
Arrivederci al prossimo Festival!
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