Aggressiva politica estera di Biden

John Scales Avery

Gli Stati Uniti hanno un motivo: tagliare alla Russia una fonte di reddito. Recentemente il giornalista premio Pulitzer Seymour Hersh ha descritto con dovizia di particolari come gli Stati Uniti hanno sabotato i due oleodotti. La decisione di farlo deve essere stata presa dall’alto, come segno dell’aggressiva politica estera di Biden.

Sabotaggio dei gasdotti Nord Stream

È del tutto ovvio che dietro la distruzione dei Nord Stream 1 e 2 ci sono gli Stati uniti, o più specificamente l’Amministrazione Biden. La difficoltà tecnica di piazzare l’esplosivo in acque profonde è tale che solo un paese sviluppato ne avrebbe avuto le risorse necessarie. La Russia si può escludere perché non ne ha motivo. Se i russi avessero volute fermare il flusso di gas, avrebbero potuto farlo semplicemente chiudendone le valvole. Anche la Germania non ne ha motivo. Gli Stati Uniti sì che hanno un motivo: tagliare una fonte di reddito alla Russia. Di recente il giornalista premio Pulitzer Seymour Hersh ha descritto in gran dettaglio come gli Stati Uniti hanno sabotato i due condotti. La decisione di farlo dev’essere stata presa dal presidente Biden.

La visita di Biden a Kiev

Biden’s visit to Kiev è un nuovo passo nell’escalation della guerra per procura fra Stati Uniti e Russia, passo che avvicina il mondo a una guerra diretta fra i due, con l’orrenda prospettiva di una guerra nucleare omnidistruttiva in cui perirebbe una gran parte della popolazione mondiale, anche in paesi neutrali. Un recente articolo in Countercurrents termina con le parole “La visita di Biden rende chiaro che gli Stati Uniti sono impegnati in una massiccia escalation della guerra, con conseguenze incalcolabili per la popolazione di Ucraina, Russia e mondo intero”.

Miliardi di dollari in armi inviate per armare l’Ucraina

Un recente articolo afferma che “Prima del solenne impegno di Biden in Ucraina questa settimana, gli USA avevano stanziato quasi 80 mld di dollari in aiuti all’Ucraina… dei quali circa 46,6 mld militari…”

La minaccia della guerra nucleare

L’aggressiva escalation bellica di Biden in Ucraina aumenta il pericolo di una guerra nucleare omnidistruttiva in cui perirebbe una gran parte della popolazione mondiale, anche in paesi neutrali. Vladimir Putin ha già posto le armi nucleari della Russia in massima allerta, dichiarando che sarebbero usate in certe circostanze. Ciò rende molto pericoloso continuare e intensificare la guerra. Si deve trovare una soluzione diplomatica, anziché una vittoria militare per l’uno o l’altro belligerante. ma questo è contrastato dagli strateghi di Washington perché vogliono usare ogni mezzo per indebolire la Russia ed aumentare l’egemonia globale americana.

Non concorrere, Joe

Foto Gage Skidmore | Joe Biden da Flickr (CC BY-SA 2.0)

Varie persone riflessive per il mondo hanno cominciato a preoccuparsi delle elezioni presidenziali USA del 2024. I probabili candidati Repubblicani sono Donald Trump o il governatore della Florida Ron DeSantis. Sarebbe un disastro se l’uno o l’altro di questi due dovesse venire eletto. Secondo un recente sondaggio, 63% dei Democratici pensa che Joe Biden non sia un candidato abbastanza forte da contrastare i Repubblicani. Ha 80 anni adesso e se eletto nel 2024 a fine mandato ne avrebbe 85 – decisamente troppi per far fronte ai brividi di una posizione così impegnativa. È proprio ora che venga data una chance a Democratici più giovani e più progressisti.


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EDITORIAL, 24 Apr 2023  | #793 | John Scales Avery, Ph.D. – TRANSCEND Media Service

Traduzione di Miki Lanza per il Centro Studi Sereno Regis


 

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