Quanto credono che siamo stupidi? Un gruppetto pro-ucraino in uno yacht ha fatto che cooosa?

Jan Oberg

L’“intelligence” occidentale e il New York Times in acque più profonde del solito ci offrono un’ambigua trovata e una falsa storia – purtroppo trangugiata dagli stessi media che hanno omesso l’analisi di Hersh.

L’8 marzo 2023 il New York Times – che non ha scritto una parola sul formidabile resoconto sul Nord Stream del leggendario reporter USA Seymour Hersh – se ne esce con questo che ovviamente trova più credibile e notiziabile. Il che la dice lunga sul degrado del NYT:

L’intelligence lascia intendere che un gruppo pro-ucraino abbia sabotato i gasdotti, dicono funzionari USA – Nuove informazioni fresche sono il primo significativo indizio noto riguardo ai responsabili  dell’attentato alle condotte Nord Stream che portavano gas naturale dalla Russia all’Europa

Si legga qui come Reuters riferisce questa insinuazione dell’intelligence, presentate come “il primo significativo indizio noto sui responsabili…”   Come può il NYT essersi perso il report di Seymour Hersh?

Do un rapido sguardo (oggi) ai media di servizio pubblico dei paesi più prossimi al luogo del crimine:

la RTV danese, DR:  (Søk på dr.dk [Ricerca presso DRTV-DK]): Seymour Hersh – Risultati: irreperibili Seymour Hersh non è stato citato affatto!

la RTV svedese, SVT: [ricerca su Seymour Hersh presso sito web di SVT]: nessun risultato  Seymour Hersh non è mai stato citato!

il servizio RTV pubblico norvegese, NRK: [ricerca su Seymour Hersh presso sito web di NRK]: nessun risultato           Seymour Hersh non è mai stato citato – si badi che ha indicato la partecipazione della Norvegia alla distruzione USA del Nord Stream!

Oggi invece troviamo tre articoli sulla supposizione dello spionaggio – qui, qui e qui (su SVT), in nessuno dei quali si fa riferimento all’analisi di Seymour Hersh.        C’è però (su NRK) un articolo più ampio che termina con una ricercatrice che dice di credere che si tratti di un’operazione false . flag [per implicare l’Ucraina] dissimulando la probabile autrice, la Russia.

La situazione mediatica riguardo il caso NordStream grida vendetta al cielo – primo, per omissione del resoconto più importante e autorevole di uno dei giornalisti investigativi più rispettati al mondo; e poi, una storia che non esito a definire fasulla e inventata e semplicemente così stupida, improbabile e inverosimile che non vale neppure lo spazio occupato.

La distruzione dei gasdotti Nord Stream è un avvenimento enorme per l’Europa, per le relazioni transatlantiche (per principio, quanto meno per aver gli USA attaccato propri amici e alleati), e per il ruolo ovviamente orchestrato dei media occidentali mainstream nel senso di aver rivelato tutto il loro degrado professionale e morale facendo un lavoro su commissione, e servendo al proprio pubblico l’analisi fasulla omettendo quella sostanziosa (evitando pure di affrontare Hersh e criticarne semmai il contenuto).

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So io come fatto assodato chi l’ha fatto? Ovviamente no, come chiunque altro tratti il tema: non sono stato sul fondo marino a 70-80 metri sott’acqua a vedere personalmente – e non ne trarrei probabilmente alcuna prova pur facendolo.  E allora perché  asserisco vibratamente che sa stato fatto dagli USA con qualche aiuto della Norvegia e forse d’altri? Perché:

  1. Seymour Hersh è davvero indipendente, altamente qualificato, e ben connesso. Si vedano su Wikipedia le sue conquiste professionali incredibili – benché vi si denunci anche il suo rapporto.
  2. Il presidente Biden e Victoria Nuland hanno detto entrambi parecchio tempo fa che gli USA l’avrebbero fatto saltare se la Russia avesse invaso – e così hanno fatto senza aver consultato i loro amici europei, incluso il cancelliere tedesco Scholz.
  3. A quella conclusione porta anche un’analisi degli interessi, semplicemente chiedendosi: chi aveva interesse a distruggere questa importantissima infrastruttura energetica che inoltre collegava l’Europa alla Russia? E chi avrebbe (avuto) la capacità tecnica e più generale di farlo?
  4. La copertura mediatica che combina omission e falsità – omettere un report che è il meglio fatto finora e che indica gli USA come autori riservando invece un’ampia trattazione a una storia inventata, provvista di ben meno documentazione, analisi e credibilità che quella di Hersh. Intendo, figuriamoci i titoli di prima pagina se Hersh avesse imputato la Russia o, per dire, l’Iran o la Cina della distruzione del Nord Stream!

Forse si vedrà in futuro tutta questa faccenda come simile a un 11 settembre 2001 Europeo correlato da vicino al conflitto NATO-Russia in svolgimento in Ucraina e che potrebbe avere conseguenze ancor peggiori per tutti noi che l’11/9 [USA] che tragicamente uccise [insieme] più persone ma influì sulla vita di moltissime meno che questo 26 settembre [2022]?

Mi si permetta di elencare quanto ho scritto e detto finora a proposito della distruzione del Nord Stream:

29 settembre 2022
Biden e Nuland hanno promesso di distruggere Nordstream prima dell’invasione russa

12 febbraio 2023
Ovviamente, Nordstream è stato fatto salyare da USA e alleati NATO: una guerra economica USA ad alleati sottomessi.

14-17 febbraio 2023
Tre giorni di commenti alla Agenzia di stampa cinese Xinhua e alla televisione nazionale CCTV.

8 marzo 2023
Discussione fra esperti al programma The Point con Liu Xin alla China Global Televison Network (CGTN).

Nota:

Oggi [13.03.23] Joe Lauria di Consortium News ha un articolo interessante su questa nuova trovata/ipotesi/narrazione, che intitola Col cadere di Bakhmut, gli USA potrebbero ritrarsi dall’ Ucraina, cominciando com la storia del gasdotto. Se la città del Donbass cade in mano russa, gli USA hanno forse bisogno di salvare la faccia per invertire marcia in Ucraina.


TRANSCEND MEMBERS, 13 Mar 2023 | Jan Oberg, Ph.D. – TRANSCEND Media Service

Traduzione di Miki Lanza per il Centro Studi Sereno Regis


 

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