Alternative alla guerra: rinnovamento e impatto

René Wadlow

Peace is nor the absence of conflict, but the ability to cope with it (M.K. Gandhi)

C’è anche una tradizione dai primi anni del 1900 di proposte non-governative di alternative alla guerra. le prime messe in pratica furono Convenzioni della Croce Rossa. Se non si può evitare la guerra, se ne possono rendere meno letali le conseguenze proteggendo i civili, aiutando i soldati feriti, migliorando le condizioni dei prigionieri di guerra.

Da un anno nella guerra Russia-Ucraina, si ha una sensazione “stati lì, fatto quello”. Comporre le argomentazioni con la guerra non è un’idea nuova. Possono esserci modifiche col tempo. I conflitti armati in Siria sono andati avanti per 12 anni. Possono esserci modifiche nel numero di attori coinvolti. Si dice che ci sono 120 gruppi armati nelle province orientali della Repubblica Democratica del Congo. Tuttavia, la natura della guerra rimane la stessa: uccidere quanti più possibile del lato opposto così da avere l’argomentazione vincente.

La guerra Russia-Ucraina ha condotto ad aumentare i metodi del guerreggiare in molti paesi come USA, Germania e Francia. Ci sono stati aumenti nelle spese militari, nella possibilità di fabbricare munizioni e nella strategia militare strategy. È quanto mai probabile che altri paesi seguano l’esempio.

Insieme alla prassi della guerra, c’è stata una lunga tradizione di cercare alternative alla guerra per comporre le discordie. Sicché oggi, in quanto a questa guerra, abbiamo l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) e l’Organizzazione per la sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE); due organizzazioni governative che però non sono state in grado di stabilire una tregua e tanto meno di aprire negoziati. Come in altri conflitti armati, ci sono state proposte di organizzare negoziati fatte da un paese, la più recente dalla Cina. prima ci sono stati sforzi franco-tedeschi nonché proposte di leader individuali di paesi come la Turchia, Israele e Messico.Tali proposte sono utile nel creare un’atmosfera che potrebbe condurre a negoziati, ma su nessuna si è agito per il momento.

C’è anche una tradizione dai primi anni del 1900 di proposte non-governative di alternative alla guerra. le prime messe in pratica furono Convenzioni della Croce Rossa. Se non si può evitare la guerra, se ne possono rendere meno letali le conseguenze proteggendo i civili, aiutando i soldati feriti, migliorando le condizioni dei prigionieri di guerra. Ci sono state molte violazioni del diritto umanitario internazionale nel conflitto Russia-Ucraina, ma nessuno stato ha messo in discussione la validità delle Convenzioni della Croce Rossa.

Ci sono stati anche appelli per la pace da parte di organizzazioni religiose come le suppliche di papa Francesco, echeggianti l’etica cristiana e gli sforzi della diplomazia vaticana nella composizione di altri conflitti armati. Altri leader religiosi hanno fatto implorazioni analoghe, a nessun altro movimento religioso ha l’infrastruttura diplomatica del Vaticano.

In molti paesi ci sono organizzazioni non-governative dedite alla pace e ad operare per alternative alla guerra – generalmente chiamate “the movimento per la pace” In passato ci sono state alcune mobilitazioni impressionanti, come quelle in molti paesi alla vigilia dell’attacco USA all’Iraq nel 2003 o a New York al tempo dell’Assemblea Generale ONU volta al disarmo.

Pur essendoci gruppi pacifisti preoccupati della guerra Russia-Ucraina, non c’è stata una politica unificata per le condizioni necessarie per por fine alla guerra. Taluni hanno proposto un nuovo sistema di sicurezza pan-europeo con la fine della NATO e un’OSCE rafforzata. Però l’influenza delle organizzazioni per la pace sulla definizione delle politiche governative è trascurabile.

Alternative alla guerra

A fianco del movimento per la pace ma separate nella funzione ci sono gli istituti accademici di ricerca sulla pace, sovente collegati con università. Transcend Media Service (TMS) è un riflesso di questa ricerca di pace. Di tali istituzioni ce no sono varie, spesso con proprie pubblicazioni. Ci sono stati in passato tentativi di collegare insieme istituzioni e individui all’opera nella ricerca per la pace, nella ricerca per lo sviluppo di quel che ora si chiama “il Sud Globale” e “Studi sul Futuro”.  Non ho visto proposte politiche di tali associazioni sulla guerra Russia-Ucraina, ma probabilmente mi son perso parecchie cose.

Molti hanno indicato la guerra Russia-Ucraina come punto di svolta – la prima guerra in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale (se si trascurano i conflitti nell’ex-Jugoslavia). Un tale punto di svolta richiede un esame delle nostre attività, la loro forza e la loro debolezza. Per chi di noi lavora per alternative alla guerra, è imperative rinnovare gli sforzi per trovare modi di aumentare il nostro impatto. Non ci si può fidare dei governi attuali affinché trattino i conflitti in modo nonviolento o costruiscano la pace con mezzi pacifici. Che sono diventati compiti della Società Civile. Come la guerra, la pace è troppo importante per essere lasciata ai generali.


EDITORIAL, 6 Mar 2023

#786 | René Wadlow – TRANSCEND Media Service

Traduzione di Miki Lanza per il Centro Studi Sereno Regis


 

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