Le bocche inutili. Vecchi e fragili, persone, non corpi

redazione

Alberto Gaino, Le bocche inutili. Vecchi e fragili, persone, non corpi, Sensibili alle Foglie, Roma 2021, pp. 240, € 16,00

Le bocche inutili

La copertina del libro “Le bocche inutili”

Oggetto di queste pagine sono i più fragili fra noi: vittime designate della pandemia che ha segnato questi ultimi anni, ma anche dei pregiudizi che ne hanno accentuato l’isolamento sociale dentro strutture (Rsa, residenze psichiatriche e per disabili) sulle quali l’emergenza del Covid-19 ha contribuito drammaticamente a gettare luce, svelandone la natura di luoghi di internamento fragili quanto le persone che vi vegetano, condannate a essere solo corpi e non più persone.

Le Rsa oggi sono sempre più grandi, organizzate con logiche imprenditoriali e finalizzate al profitto di chi vi investe (banche, industriali). Non vi si ritrova, salvo eccezioni orribili, la ferocia dei vecchi manicomi, ma l’ipocrisia di legare le persone al letto per “il loro bene” ne salda la componente di disumanità al risparmio di gestione. E, a parte esempi virtuosi che fortunatamente esistono, rappresentano un sistema iniquo e precario, come la stagione del Covid ci ha mostrato.

L’alternativa è investire denaro pubblico nel ripartire dalle case, da piccole comunità, da una rete sociale e sanitaria che ci riscopra persone e non corpi. Va valorizzata in questo percorso anche una memoria popolare dimenticata che non è solo di sognatori, se a indicarlo con chiarezza è anche la Chiesa di Papa Francesco.


 

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