L’avidità ci sospinge verso il disastro

John Scales Avery

Compassione e avidità: due lati della natura umana

Gli umani sono capaci di grande compassione ed altruismo. Madri e padre fanno molti sacrifici per amore delle proprie famiglie. Insegnanti gentili ci aiutano lungo l’infanzia e ci mostrano la retta via. Dottori e infermiere/i si dedicano al benessere dei propri pazienti. Purtroppo c’è un altro lato della natura umana, più cupo. la storia umana è macchiata dal sangue di guerre e genocidi. Oggi, questo aspetto buio e aggressive della natura umana minaccia di piombare la nostra civiltà in una guerra termonucleare totalmente distruttiva: l’avidità ci sospinge verso il disastro

Gli umani sovente mostrano gentilezza a chi gli è vicino, alle famiglie e agli amici, al proprio gruppo sociale o alla propria nazione, Al contrario, la terribile aggressione che si vede in guerra e nei genocidi è diretta ad estranei.

La natura umana sembra mostrare quel che si potrebbe chiamare “tribalismo”: altruismo verso il proprio gruppo; aggressione verso gli estranei. Oggi questa tendenza al tribalismo minaccia sia la civiltà umana, sia la biosfera.

L’avidità, in particolare l’avidità delle mega-aziende e degli oligarchi miliardari, sta sospingendo la civiltà umana e la biosfera verso il disastro.  L’avidità delle mega-aziende dei combustibili fossili ci sta sospingendo verso un punto in bilico oltre cui gli sforzi umani di controllare il cambiamento climatico saranno futili perché si sarà in balia di retroazioni concatenate. E l’avidità del complesso militar-industriale ci sta sospingendo verso una Terza Guerra Mondiale  che potrebbe svilupparsi in una catastrofica guerra termonucleare. L’avidità delle nostre istituzioni finanziarie ci sta sospingendo anch’essa verso il crollo economico.

Fino all’inizio della Rivoluzione Industriale nei secoli 18° e 19°, la società umana mantenne un rapporto più o meno sostenibile con la natura. Tuttavia, con l’inizio dell’era industrial, i modi tradizionali di vivere, contenenti elementi di etica sociale ed ambientale, furono sostituiti dalla vita odierna centrata sul denaro e orientata alla crescita, dove tali elementi vitali mancano.

Secondo i seguaci di Adam Smith (1723-1790), l’auto-interesse (o addirittura l’avidità) è una guida sufficiente per le azioni economiche umane. il passare del tempo ha mostrato che Smith aveva ragione sotto molti aspetti. Il mercato libero, che patrocinava, è risultato essere la ricotta ottimale per la crescita economica. Però la storia ha anche mostrato che c’è qualcosa di orribilmente sbagliato o incomplete nell’idea che il solo auto-interesse, non influenzato da considerazioni etiche ed ecologiche, e del tutto libero dall’intervento dello stato, possa essere la principale forza motivante di una società felice e giusta. Qualcosa di altrettanto terribilmente sbagliato s’è dimostrato esserci nel concetto di crescita economica illimitata.

La rivoluzione industriale ha marcato l’inizio del massiccio uso umano dei combustibili fossili. L’energia immagazzinata da parecchi milioni di secoli di crescita vegetale cominciò ad essere usata a un tasso circa un milione di volte più rapido di quello con cui s’era formata. L’effetto sulla società umana fu come quello di un narcotico. C’è stata una crescita impetuosa, euforica (e del tutto insostenibile) sia della popolazione sia della produzione industriale. Frattanto, il carbonio rilasciato nell’atmosfera dalla combustione dei combustibili fossili iniziò a duplicare le condizioni che condussero alle 5 estinzioni di massa constatate geologicamente, durante ciascuna delle quali oltre metà di tutte le specie viventi scomparvero per sempre.

L’avidità delle gigantesche aziende dei combustibili fossili le ha recentemente condotte a fare campagne pubblicitarie su vasta scala per convincere il pubblico che il cambiamento climatico antropogenico – d’origine umana – non sia reale. Tali mega-aziende posseggono vaste riserve di petrolio, carbone e gas da tenere assolutamente nel terreno se dobbiamo evitare un riscaldamento globale catastrofico. Non sembra turbare i giganti dei combustibili fossili che, se la terra viene resa inabitabile, periranno le future generazioni umane e animali.

Quando l’ONU fu istituita nel 1945, lo scopo dell’organizzazione era abolire l’istituzione della guerra, obiettivo incorporato in molti articoli dello statuto ONU. Conformemente, molti ministeri della guerra in tutto il mondo furono rinominati divenendo ministeri della difesa. Ma il nome stesso è una bugia. In un’era di minacce e controminacce nucleari le popolazioni non sono affatto protette. I comuni cittadini non sono che ostaggi in una partita per il potere e il denaro. Si tratta solo di avidità.

L’avidità ci sospinge verso il disastro

Perché si minaccia continuamente guerra? Perché la Russia è minacciata? E perché si minaccia guerra con l’Iran? Perché si soffia sulle fiamme del conflitto con la Cina? E’ per “proteggere” civili? Assolutamente no! In una guerra termonucleare, centinaia di milioni di civili morrebbero orribilmente ovunque per il mondo, anche nei paesi neutrali. Ciò che viene davvero protetto sono i profitti dei fabbricanti d’armi. Fintanto che ci sono tensioni, minacce di guerra, i bilanci militari sono al sicuro; e sono al sicuro i profitti dei fabbricanti d’armi. In parecchie “democrazie”, per esempio gli stati Uniti, non governa la gente al momento. Governa l’avidità.

Avidità e mancanza di etica sono incorporate nelle strutture delle mega-aziende. Per legge, l’amministratore delegato di una mega-azienda dev’essere interamente motivato dall’avidità collettiva degli azionisti. Deve massimizzare i profitti. Nulla deve contare salvo il risultato gestionale finale. Se l’AD abbandona tale caccia maniacale ai profitti aziendali per ragioni etiche o per amor d’umanità o di biosfera o del futuro, dev’essere per legge licenziato e sostituito.

Occasionalmente, per amor della propria immagine pubblica, le corporation sembrano fare qualcosa per altri motivi che il loro risultato gestionale finale, ma si tratta di solito di allestimento vetrine. Per esempio, Shell asserisce di sostenere la ricercar sull’energia rinnovabile. Forse c’è un laboratorietto di energia rinnovabile da qualche parte di questa vasta mega-azienda; ma il vero interesse dell’organizzazione sta da qualche altra parte. Shell sta mandando attrezzature di perforazione in vasta scala nell’artico per ancor sempre altro petrolio a distruzione dell’ambiente.

Nella sua enciclica Laudato Si’, e nela sua visita al SudAmerica, papa Francesco ha parlato in toni forti contro l’attività economica che manchi di etica sociale ed ambientale.

Molto dipende da se siamo in grado di rompere il potere che mega-aziende e ricchissimi oligarchi detengono ormai sui nostri governi e i nostri mass media. Papa Francesco ha mostrato per esempio che cosa può fare un leader mondiale di coraggio ed onestà. Gran parte di noi non è in tale posizione, ma ciascuno/a può fare del suo meglio per restaurare la democrazia dove si sia persa per il denaro e l’avidità megaziendali. Se i mass media si sono venduti al miglior offerente, possiamo farci i nostri media. Se gran parte dei politici è corrotta, possiamo farci i nostri movimenti politici. Come disse Shelly, “Noi siamo molti, loro sono pochi”.


EDITORIAL, 6 Feb 2023 | #782 | John Scales Avery, Ph.D. – TRANSCEND Media Service

Traduzione di Miki Lanza per il Centro Studi Sereno Regis


 

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