Costruire reti più forti

Costruire reti più forti di approccio vicario

René Wadlow

Il perdurante conflitto armato in Ucraina e la probabilità che si trascino fin oltre l’inverno  – nonché conflitti armati in altre parti del mondo – ci costringono a chiederci se si possa fare di più da parte di organizzazioni non-governative per incoraggiare negoziati in buona fede. Un conflitto armato che vada per le lunghe fiacca gravemente il tessuto sociale di un paese distruggendone comunità, generando una cultura d violenza, e creando un senso di sfiducia che rende difficile conseguire collaborazione in seno alla società. Bisogna costruire reti più forti di approccio vicario.

Ci sono stati tentativi mediante l’ONU e singoli governi d’incoraggiare tregue e negoziati. Si deve sperare che tali sforzi governativi continuino, li si può chiamare Pista d’approccio Uno, la cui diplomazia consiste in negoziati sostenuti da risorse e agenzie d’intelligence. Per la Pista Uno si possono fare proposte formali in ambito ONU o con dichiarazioni pubbliche ad altri governi. Ci possono essere anche contatti informali o ufficiosi da Pista Uno “sottobanco”.

La diplomazia [vicaria] su Pista Due consiste in tentativi basati su cittadini mediante ricerche, proposte politiche, mediazione e la creazione di rapporti collaborativi. La Pista Due è uno sforzo ufficioso, di solito fatto da una ONG sovente in cooperazione con istituti accademici o quantomeno con persone attive nel campo delle ricerche sulla pace. Nessuna ONG ha le risorse di un governo. Sicché i tentativi su Pista Due devono sovente attuarsi in cooperazione mediante alleanze trans-frontaliere.

Tale genere di tentativi sta diventando sempre più importante nella politica mondiale. Esistono sempre più conflitti fra un governo e uno o più movimenti non-governativi armati, come vediamo in Yemen, nella Repubblica Democratica del Congo, coi Curdi in Siria, le minoranze etniche in Myanmar. I governi sono spesso riluttanti a negoziare apertamente con tali gruppi armati nel timore di fornirgli legittimità o d’incoraggiare all’azione altri gruppi armati del genere. Tuttavia dei negoziati di pace richiedono discussioni con tali gruppi. Gli sforzi su Pista Due si possono fare in modi ufficiosi che in seguito i governi possono negare se necessario.

I conflitti armati nell’ex-Jugoslavia hanno evidenziato le difficoltà dei tentativi non-governativi di  peacebuilding benché il Parlamento Europeo abbia adottato una risoluzione in cui s’incoraggiano attività antibelliche di base. Quei tentativi erano condotti da chiese, istituzioni educative e centri culturali, che però ebbero effetti relativamente modesti nel fermare la violenza. Possono tuttavia avere un ruolo più a lungo termine nel costruire ponti fra i vari spartiacque nazionali e religiosi risultanti.

Preparare il terreno fra rappresentanti non-governativi, ricercatori sulla pace e personale dei media è un compito importante. Una leadership emerge di rado spontaneamente. C’è bisogno di preparazione e addestramento; e anche di continuità. Ci sono di rado vittorie subitanee nei tentativi su Pista Due. Si deve essere pronti a riprovarci il giorno dopo. C’è anche bisogno di tenere aperte le porte ai rappresentanti di governo. Come scrisse l’economista e attivo pacifista quacchero Kenneth Boulding:

    “Quando la Pista Uno non sortisce l’effetto, dobbiamo percorrere la Pista Due.
      Ma affinché i risultati siano durevoli, le due piste devono incontrarsi su qualche raccordo”


NOTE:

Hussein Agha, Shai Feldman, Ahmad Khahdi, Zeev Schiff. Track II Diplomacy: Lessons from the Middle East [Diplomazia su Pista 2: lezioni dal Medio Oriente] (Cambridge, MA: MIT Press, 2003)

John Davies and Eddy Kaufman.  Second Track/Citizen’s Diplomacy: Concepts and Techniques for Conflict [Secondo binario/Diplomazia del cittadino: concetti e tecniche per il cofllitto] (Lanham. MD: Rowman and Litlefield, 2002)

W.E.De Mars.  NGOs and Transnational Networks [ONG e reti transnazionali] (London: Pluto Press, 2005)

Willets (Ed.) The Conscience of the World: The Influence of NGOs in the UN System [La coscienza del mondo. L’influenza delle ONG nel sistema ONU] (London: Hurst, 1996)


 EDITORIAL, 12 Dec 2022 | #775 | René Wadlow – TRANSCEND Media Service

Costruire reti più forti di approccio vicario

Traduzione di Miki Lanza per il Centro Studi Sereno Regis


 

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