Aborto: CodePink condanna della decisione della Corte Suprema

Danaka Katovich

CODEPINK denuncia la decisione della Corte Suprema di rovesciare la Roe v. Wade e di revocare il diritto all’aborto per le donne in tutti gli Stati Uniti. Denunciamo anche i politici che non sono riusciti a proteggerci da una decisione che avrà conseguenze devastanti.

L’American Civil Liberties Union (ACLU) ha sottolineato che «la decisione di oggi è una catastrofe per la giustizia di genere, razziale ed economica con conseguenze mortali». In molti Stati americani i divieti sull’aborto sono pronti a entrare in vigore. Questo comporta molte implicazioni per i poveri e le classi lavoratrici. Limitare l’accesso all’aborto significa garantire che le persone povere rimangano tali o che abbiano più difficoltà a uscire dalla povertà attraverso il blocco delle opportunità di carriera e di istruzione.

CODEPINK crede nel riorientamento delle spese del Pentagono per fornire l’assistenza sanitaria universale a tutti i cittadini di questo Paese. In questo quadro, crediamo che l’aborto sia un’assistenza sanitaria e che l’accesso a un servizio come l’aborto debba essere gratuito e accessibile ovunque sia necessario.

Come organizzazione contro la guerra, ci rendiamo conto che l’imperialismo e la guerra puntano a togliere la possibilità di scelta alle persone e a metterla nelle mani dei potenti. In Yemen, Iraq, Afghanistan e in tutta l’America Latina, gli Stati Uniti sono stati parte integrante della negazione dell’autodeterminazione e della sovranità. Rovesciare la Roe è il nucleo imperiale che porta a casa quell’ideologia di controllo – qualcosa che abbiamo visto più e più volte, quando i nostri diritti sono stati fatti regredire. Siamo pienamente solidali con il movimento per la giustizia riproduttiva e crediamo che la nostra lotta sia una sola.

“Se i potenti avessero *veramente* a cuore la vita, avremmo l’assistenza sanitaria universale”, ha condiviso CODEPINK su Twitter. “Non ci sarebbero mezzo milione di persone negli Stati Uniti senza una casa. Gli Stati Uniti non sosterrebbero l’occupazione israeliana o non armerebbero la guerra in Yemen che ha ucciso centinaia di migliaia di yemeniti…”.

I diritti all’aborto sono stati ottenuti in primo luogo attraverso l’azione di massa e la solidarietà. Noi di CODEPINK ci impegniamo a lottare per un aborto sicuro, legale e gratuito.

Incoraggiamo i nostri sostenitori a partecipare alle proteste locali per i diritti all’aborto e, se ne hanno i mezzi, a donare ai fondi locali per l’aborto.


Fonte: Newsletter di Local Peace Economy

http://go.ind.media/webmail/546932/1087849846/26d5ac00014c4f4fb91b8e9285edccf848aa89edf3776e9df1ac65b0408d6de7

Traduzione di Enzo Gargano per il Centro Studi Sereno Regis

1 commento
  1. Antonino Drago
    Antonino Drago dice:

    invece di un articolo di "pressione"avrei preferito una articolo di chirificazione dei termini. Si vuole in USA una legge più "libertaria" di quella italiana? E quindi si vuole premere per ampliare il tempo di decisione della donna anche in Italia?
    Inoltre, quando tra non violenti si è discusso dell'aborto? Quali posizioni ufficiali hanno le associazioni non violente?

    Rispondi

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