L’Archivio del Sereno Regis online il 1° marzo 2022

redazione

A partire da oggi 1° marzo 2022 è online l’Archivio del Sereno Regis. Si tratta di un’ampia selezione di documenti riguardanti la storia dell’obiezione di coscienza. È il primo passo di «Signornò», un progetto, finanziato dalla Compagnia di San Paolo, che si dispiegherà nel 2022 per ricordare il cinquantennale del riconoscimento dell’obiezione di coscienza con la legge 772 e il quarantennale della storia del Centro Sereno Regis, cominciata nel 1982. Il progetto è autorizzato dalla Soprintendenza ai Beni Archivistici di Piemonte e Valle d’Aosta.

«Ma è anche il primo passo di un percorso pluriennale che intende mettere a disposizione di studiosi e studiose un numero crescente di documenti», – afferma Enzo Ferrara, presidente del Centro Studi Sereno Regis, che continua: – «trattano temi differenti, sono custoditi negli archivi di questo Centro e, potenzialmente, anche di altri enti e associazioni che in Italia conservano materiali archivistici relativi al pacifismo e alla nonviolenza».

Nel sito, all’indirizzo archivio.serenoregis.org, si possono trovare quasi mille e cinquecento documenti tratti da cinque fondi conservati al Centro Studi: il fondo del Mir di Roma; il fondo del Mir Piemonte e Valle d’Aosta; i fondi personali di Bruno Segre, lo storico avvocato difensore degli obiettori di coscienza; e di due figure cardine del pacifismo nonviolento torinese, Giuseppe Marasso e Giovanni Salio.

Ma non soltanto questo. Sul portale, infatti, sono anche consultabili le serie quasi complete di nove fogli pacifisti e antimilitaristi: «Azione nonviolenta»; il «Bollettino del Coordinamento piemontese»; «L’Incontro»; «Loc Notizie»; il «Notiziario Mir»; «Nuova Difesa»; «Satyagraha»; «Signornò»; «We Shall Overcome». In gran parte materiale oggi non facile da reperire anche nelle emeroteche.

Marco Labbate, storico, responsabile scientifico del progetto precisa che «I documenti sono per la maggior parte dedicati alla storia dell’obiezione di coscienza al servizio militare. Si tratta di volantini, circolari interne, fotografie, rassegne stampa, comunicati stampa, lettere, opuscoli e pamphlet, atti di processi. Si riferiscono a un periodo che va dal 1948, anno dell’obiezione di Pietro Pinna, il primo obiettore a diventare un caso mediatico, al 1982, anno di fondazione del Centro Studi Sereno Regis».

«L’utilizzo della piattaforma è molto semplice. È infatti costruita sul form di Wikipedia e funziona allo stesso modo della nota enciclopedia online» – racconta Massimiliano Fortuna, responsabile della Biblioteca del Centro Studi Sereno Regis, che prosegue: – «Tutti i documenti sono accessibili per fondo di conservazione, per tematiche, per anni di riferimento, per parole chiave. Saranno indicizzati per nomi di persone, nomi di città, denominazioni di associazioni, partiti o confessioni religiose, citati al loro interno».

Infine, tutti i documenti hanno una riga di presentazione che cerca di contestualizzarli nella storia di quel periodo o di metterne in luce aspetti che potrebbero portare a un’interpretazione errata. I periodici, elencati in ordine alfabetico, sono naturalmente disposti in una scansione cronologica e suddivisi per annate e, all’interno di queste, per numeri e mensilità.

L’auspicio è che l’Archivio del Sereno Regis online possa diventare uno strumento informativo utile sia per gli studiosi e le studiose impegnate in ricerche storiche professionali, sia per l’ambito scolastico (docenti interessati ad approfondire questi temi o studenti che vogliono scrivere una tesi o una tesina), ma anche per un pubblico generico curioso della storia sociale e politica del Novecento italiano.


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