Giovani attraverso la partecipazione civica

A cura di Civic Europe


Giovani attraverso la partecipazione civica

Tra i progetti vincitori dell’idea Challenge 2020, diversi si concentrano sull’empowerment (potenziamento) dei giovani nelle proprie attività. Vogliamo condividere tre differenti progetti che stanno offrendo potere ai giovani attraverso la partecipazione civica in diversi contesti.

Impegnarsi con PEACEBUILDERS di Lesbo in Grecia

Lesbo, un’isola remota nel Mar Egeo e sconosciuta dalla maggior parte delle persone al di fuori della Grecia. Negli ultimi anni è diventata il centro della crisi migratoria europea. Dal 2015, Lesbo ha visto un afflusso di rifugiati, di cui si stima che circa un milione sia passato attraverso l’isola. L’accordo europeo del 2016 sulla migrazione con la Turchia, ha portato molti rifugiati a rimanere bloccati sull’isola. I campi profughi come quello di Moria sono diventati il fulcro della cronaca mondiale. Durante l’anno, coesione e solidarietà tra le comunità locali hanno iniziato a sgretolarsi lentamente; il discorso locale è stato alimentato dall’estremismo continentale, dal nazionalismo e dalla xenofobia.

Lesbo ha anche un’alta concentrazione di giovani rifugiati con alle spalle difficoltà inimmaginabili, che partono dal difficile viaggio in Europa, all’emarginazione sociale, al razzismo e alla xenofobia al loro arrivo. Questi giovani, nonostante cerchino di integrarsi, hanno difficoltà nell’esprimere individualmente le proprie preoccupazioni riguardanti le sfide sociali, comunitarie e personali.

ILIAKTIDA è un’organizzazione locale della società civile con sede a Lesbo. Accoglie e protegge i richiedenti asilo come i minori non accompagnati e le famiglie con bambini, testimone delle innumerevoli lotte e difficoltà che i giovani rifugiati devono affrontare. Con la loro idea vincente i PEACEBUILDERS di Lesbo hanno collaborato assieme alla LATRA Innovation Lab, un laboratorio di base locale, per creare un innovativo programma di costruzione della pace, guidato dai giovani, che combatte i sentimenti xenofobi di differenti comunità locai coinvolgendo bambini rifugiati, minori non accompagnati e giovani; dando l’avvio ad un dialogo incentrato sui temi della solidarietà, inclusione e l’accettazione dell’altro.

Giovani attraverso la partecipazione civica
Foto ILIAKTIDA

Sono state organizzate diverse attività per responsabilizzare i giovani e per ricostruire un tessuto civico resiliente basato sui valori fondamentali della comunità europea. Un esempio è il workshop intitolato “Zines come potente strumento di autoriflessione”. Durante questo workshop, i giovani rifugiati sono in grado di imparare come esprimersi in modo creativo sui valori europei, producendo le cosiddette “zines”. Il workshop serve come base per una campagna di advocacy pubblica che è stata co-organizzata con questo gruppo di giovani. La campagna serve come strumento per diminuire il nazionalismo e l’estremismo tra le comunità locali di Lesbo e includere i giovani nelle loro voci e opinioni sull’attuale discorso sull’isola.

I nostri colleghi in Grecia hanno dato un esempio di come coinvolgere i giovani in modo innovativo affinché partecipino in modo significativo alla vita civica, sociale, culturale e politica. Anche se questi giovani aspettano di diventare cittadini europei, hanno ancora il diritto di esprimere le loro preoccupazioni per le comunità locali in cui vivono. Perché, dopo tutto, tutti hanno diritto a sperimentare l’uguaglianza e la libertà dalla discriminazione.

Connettiti con HumanBodyText in Ungheria

La libertà dei media è fondamentale per la democrazia e per società trasparenti e aperte. Tuttavia, l’Ungheria mostra una tendenza al deterioramento rispetto agli anni precedenti per quanto riguarda la pluralità e l’indipendenza dei media e quanto sia sicuro e libero per i giornalisti fare il proprio lavoro.

Nella città di Eger, nel nord dell’Ungheria, la maggior parte dei media (cioè radio, TV, stampa) è di proprietà statale e principalmente influenzata dai più importanti partiti politici. Ciò significa che la maggior parte delle persone si affida ai media statali. Esistono solo una manciata di media online indipendenti. La maggior parte di essi è situata in aree urbane più grandi e penzola da un filo. Pertanto i cittadini di Eger e dei suoi dintorni non hanno accesso a contenuti mediatici indipendenti sulla loro regione.

Allo stesso tempo, la pandemia ha messo a dura prova i giovani dei villaggi rurali poiché non possono più spostarsi verso aree urbane più grandi. Inoltre, a causa dei vincoli educativi online dell’istruzione a domicilio, le attività e le comunicazioni online dei giovani sono aumentate. Molti di loro stanno diventando i propri fornitori di contenuti sui social media.

La Labor Collective House, un’associazione che è un hub per idee creative e innovative, e l’ Associazione dei giornalisti di Eger hanno identificato questa opportunità e hanno chiesto: “E se i giovani di Eger diventassero i principali creatori e divulgatori di contenuti dei media locali?” Con questo in mente, hanno lanciatoHumanBodyText, un progetto che offre a giovani di diversa estrazione uno studio comunitario dove possono incontrarsi. Poco dopo, hanno lanciato un programma di giornalismo civico per studenti e gruppi minoritari, come i giovani delle comunità rom. A marzo avevano già otto diversi team editoriali che realizzavano podcast, vlog, blog e altri contenuti multimediali.

HumanBodyText costituisce un esempio di come consentire ai giovani di ampliare le proprie competenze e diventare influencer delle proprie comunità locali. Attraverso il giornalismo cittadino, imparano a svolgere un ruolo attivo nell’elaborazione, nella segnalazione, nell’analisi e nella diffusione delle informazioni. Anche se l’ambiente dei media non è produttivo in Ungheria, HumanBodyText mostra come i giovani possano ancora avere il potere di esprimere le proprie opinioni ed essere dotati degli strumenti per una cittadinanza attiva utilizzando i media come mezzo per promuovere la democrazia e la libertà di parola. Questo video ti dà un’ottima impressione di ciò che hanno fatto i team editoriali.

Potenziamento prendendo i soldi e facendo qualcosa per i giovani in Croazia

Krapina Zagorje è una contea nel nord della Croazia al confine con la Slovenia. La regione è caratterizzata da innumerevoli città e villaggi rurali, con una ricca storia alle spalle. Anche con il suo ricco passato storico, i giovani di questa contea spesso non hanno accesso alle opportunità che spesso hanno i giovani nelle aree urbani maggiori e più grandi. Secondo un sondaggio; circa 1/3 dei giovani della contea di Krapina Zagarje ritiene di non avere responsabilità civiche o il dovere di risolvere i problemi della società locale. Inoltre quasi il 60,4% dei giovani diffida dei propri governi locali.

Il GAL Zagorje-Sutla e la rete di associazioni Zagori si sono uniti e hanno creato un’idea di progetto per cambiare la mancanza di partecipazione civica e aumentare la partecipazione dei giovani rurali. Con la loro idea di progetto Prendi i soldi e fai qualcosa per i giovani, miravano a introdurre i giovani al bilancio partecipativo e a sostenerli nella realizzazione democratica dei loro progetti comunitari.

LAG Zagorje-Sutla
Foto LAG Zagorje-Sutla

Miravano a incoraggiare i giovani a essere coinvolti attivamente nei processi decisionali con la loro municipalità locale ea rafforzare il dialogo tra i giovani ed i decisori pubblici. Cosa più importante, hanno anche introdotto un’opportunità per i decisori pubblici per approfondire la loro comprensione dei bisogni e degli interessi dei giovani. Nei primi mesi sono stati avviate partnership con alcuni comuni e i giovani locali hanno ricevuto un’introduzione al bilancio partecipativo.

Negli ultimi mesi, oltre 80 giovani provenienti da 11 diversi comuni hanno trascorso ore a progettare e co-creare i propri progetti comunitari. In tutto, per il concorso di idee sono state presentate 30 idee creative e innovative. Di questi 30, circa 11 sono stati selezionati come progetti vincitori e sono attualmente in fase di attuazione. Alcuni dei progetti vincitori si sono concentrati fortemente sul rilancio e il mantenimento di spazi comuni all’aperto come parchi, campi da gioco e impianti sportivi pubblici. Altri progetti hanno installato telescopi nelle aree pubbliche per rendere la scienza più attraente per i giovani e hanno ridisegnato un vecchio spogliatoio in uno spazio comune per i giovani. Questo progetto mostra che se i giovani ricevono il sostegno finanziario e non finanziario appropriato, possono apportare cambiamenti nei loro villaggi e città che servono il bene pubblico.

Potete leggere di più su questi progetti e su tutti i progetti vincitori qui.


Fonte: Civic Europe, 6 ottobre 2021

http://civic-europe.eu/storys/moving-youth-forward-through-civic-participation/

Traduzione di Francesca Calvo per il Centro Studi Sereno Regis


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