Julián è una sirena
Recensione di Beáta Mészárosová
Jessica Love, Julián è una sirena, Franco Cosimo Panini edizioni, Ozzano Emilia 2018, Vincitore del Bologna Ragazzi Award 2019-Sezione Opera prima, pp. 36, copertina rigida, rilegato, interamente illustrato a colori, € 16,00, età consigliata 4 anni
Diciamo ai bambini di inseguire i loro sogni, di non mollare mai davanti a una sfida, di essere perseveranti. Poi, però iniziamo a «correggere» a poco a poco questi loro desideri secondo i nostri pregiudizi, presupposti, status sociale… il classico «giusto -sbagliato» entra in scena.
Ultimamente abbiamo tanta paura della parola gender ( che ormai viene usata anche eccessivamente) e cerchiamo di guidare il nostro bimbo verso una «sana» adolescenza.
Anche Julián ha un sogno. Vuole diventare una sirena.
Viaggiando insieme alla nonna in metropolitana, vide tre bellissime sirene dirette a una festa. La sua immaginazione partì, e lui stesso iniziò a trasformarsi in una vera sirena.
Qui la bravura dell’autrice – anche illustratrice – Jessica Love, ha proprio stupito. Per me è stata la più bella «descrizione» della fantasia e dell’immaginazione. Naturalmente, come a tutti i bambini, non basta solo l’immaginazione, e Julian una volta arrivato a casa iniziò a giocare. Si travestì, con l’aiuto della pianta, di una tenda e di un po’ di trucchi della nonna, in una bellissima sirena. Quando la nonna lo sorprese, Julian le rivelò il suo sogno segreto e lei fece la cosa più bella e apprezzabile. Lo supportò e incoraggiò nel suo gioco. Infatti, all’inizio ci siamo detti proprio quello. I bambini vanno amati, supportati e incoraggiati.
Julián è una sirena è un libro incredibilmente dolce, con degli acquarelli stupendi e non dispone di molto testo. Però contiene un’idea preziosa. Quella dell’amore senza precedenti.
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