Pratica, ricerca, addestramento nel peacebuilding

Autore
Abbas Aroua


All’interno di un buon ospedale universitario, non si può immaginare l’assenza di uno dei tre pilastri della sanità e del suo corretto funzionamento: pratica, addestramento e ricerca in campo medico così come nelle discipline sanitarie. Svariati ambiti dell’attività umana – come il peacebuilding – seguono lo stesso schema per ottimizzare l’accumulo di sapere, la condivisione e gestione di conoscenze, anche pratiche.

Il peacebuilding, l’equivalente della medicina per la “sanità”, trae enorme vantaggio da questo schema, nel migliorare il suo approccio e gli strumenti, per avere un impatto di maggiore efficacia. Infatti, lo sviluppo degli studi sulla pace, durante le scorse 7 decadi, si è svolto sul modello trifase “pratica, addestramento, ricerca”.

La pratica apre nuove strade alla ricerca e fornisce ricercatori con spunti nuovi e tematiche da esplorare come anche materiale grezzo da scoprire sul campo. Si previene così che i ricercatori girino in tondo, investigando su quello che hanno già esplorato.

La ricerca ha varie funzioni in questo processo: quando è direzionata e attuabile, trascina con sé la pratica: aiuta nell’analisi del conflitto, a comprendere il contesto, a elaborare la strategia migliore di intervento e progettare il processo di pace più efficace.

Quando la teoria ha una direzione, questa aiuta a formulare e impostare le lezioni apprese dalla pratica, affinando così la conoscenza alla base del peacebuilding.

Quando la teoria è supportata dalla politica, aiuta lo sviluppo di comunicazione mirata alla pace effettiva per rivolgersi ai decisori politici e altri influencer.

Pratica Ricerca Addestramento peacebuilding

Ascoltare il risultato di una ricerca consente di inserirlo tra le esperienze utilizzate in addestramento  e in capacità di costruzione. Attraverso metodi aggiornati aiuta nel far fronte a nuove situazioni e problematiche emerse.

Queste comprovate esperienze forniscono agli apprendisti effettivi strumenti teorici da utilizzare, nei loro ruoli da attori della pace, la cui pratica sul campo si basa sull’evidenza.

Si finisce il giro e così un altro.

Secondo questo ciclo, per funzionare davvero e produrre risultati innovativi nel peacebuilding, la ricerca dev’essere abbinata al compito e i bisogni dell’organizzazione di pace, l’addestramento dev’essere su misura per il profilo degli apprendisti e la pratica dovrà essere sensibile al contesto.

L’assenza di una delle tre componenti di questa combinazione magica, “pratica, addestramento, ricerca”, priva l’organizzazione di pace della dimensione fondamentale di incoraggiare la pace e la allontana da una potente sinergia capace di incrementare l’impatto dell’azione di questa organizzazione di pace sul territorio.


Abbas Aroua

Abbas Aroua è fisico medico e professore aggiunto presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Losanna, in Svizzera. È inoltre direttore del Cordoba Peace Institute Geneva ed esponente per il mondo arabo di TRANSCEND Network for Peace Development Environment.


EDITORIAL, 7 Dec 2020| #670 | Abbas Aroua | Cordoba Peace Institute Geneva – TRANSCEND Media Service

Traduzione di Fabrizio Caridi per il Centro Studi Sereno Regis


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