Cinema | Recensioni ai tempi del #coronavirus | “Jojo Rabbit” di Taika Waititi
Un’analisi di gruppo di “Jojo Rabbit” (Taika Waititi, 2019), film che vi raccomandiamo assolutamente di vedere!
Una favola nera che misura l’impatto della guerra e dei fascismi sugli spiriti innocenti.
Jojo ha dieci anni e un amico immaginario dispotico: Adolf Hitler. Nazista fanatico, col padre ‘al fronte’ a boicottare il regime e madre a casa ‘a fare quello che può’ contro il regime, è integrato nella gioventù hitleriana. Tra un’esercitazione e un lancio di granata, Jojo scopre che la madre nasconde in casa Elsa, una ragazzina ebrea che ama il disegno, le poesie di Rilke e il fidanzato partigiano.
Nemici dichiarati, Elsa e Jojo sono costretti a convivere, lei per restare in vita, lui per proteggere sua madre che ama più di ogni altra cosa al mondo. Ma il ‘condizionamento’ del ragazzo svanirà progressivamente con l’amore e un’amicizia più forte dell’odio razziale.
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